christine lagarde donald trump

LAGARDE DA’ UNA SCOSSA ALLA VECCHIA E SONNACCHIOSA EUROPA – PER LA PRESIDENTE DELLA BCE, BRUXELLES DEVE ESSERE PRONTA A CONTROBATTERE DAZIO SU DAZIO A TRUMP: “QUALORA I NEGOZIATI CON GLI USA SI RIVELASSERO INFRUTTUOSI, LA REAZIONE DELL’UE DEVE AVERE UN IMPATTO FORTE. SIGNIFICA CHE L’UNIONE DEVE AVER GIÀ INDIVIDUATO I SETTORI E LE REGIONI PER LE MISURE DI RITORSIONE DISPONIBILI” – LAGARDE INVITA L’EUROPA A “LIBERARSI DALLE DIPENDENZE ENERGETICHE, MILITARI E FINANZIARIE IN CUI SI È INGENUAMENTE CULLATA” – L’ACCELERAZIONE SULL’EURO DIGITALE: “SAREMO PRONTI DA OTTOBRE...”

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1. LAGARDE ALL’UE: “SENZA ACCORDO RISPOSTA DURA ALLA CASA BIANCA LIBERIAMOCI DALLE DIPENDENZE”

Estratto dell’articolo di Emma Bonotti per “la Repubblica”

 

CHRISTINE LAGARDE - FOTO LAPRESSE.

Prima le parole, ma se queste non dovessero bastare che l’Unione passi subito ai fatti. E con decisione. La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, non lascia spazio a fraintendimenti nello snocciolare, senza indugi, il proprio punto di vista su come l’Ue dovrebbe posizionarsi di fronte alle minacce di dazi di Donald Trump.

 

«L’Unione deve negoziare (con gli Stati Uniti, ndr) », ha spiegato la governatrice europea in una lunga intervista al quotidiano economico francese, La Tribune Dimanche.

 Valutare il margine di manovra, comprendere le esigenze della controparte e capire se sia possibile raggiungere un accordo».

 

DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI

E se così non fosse, il polso deve restare fermo: «Qualora i negoziati si rivelassero infruttuosi, la reazione dell’Ue dovrebbe avere un impatto forte: significa che Bruxelles deve aver già individuato i settori, le regioni, gli importi e le percentuali pertinenti per poter determinare le misure di ritorsione disponibili».[…]

 

Il ritorno di Trump ha rimescolato le carte sullo scenario internazionale, ma con un filo di ottimismo Lagarde vede in questo «un’opportunità » per l’Europa per rafforzare i suoi legami interni e «liberarsi dalle dipendenze energetiche, militari e finanziarie in cui si è ingenuamente cullata».

 

In parte lo ha già fatto, diversificando le sue fonti di approvvigionamento energetico. «E dovrebbe ridurre ulteriormente le forniture di gas provenienti dalla Russia», ha ribadito.

 

lagarde trump

La numero uno della Bce non ha potuto tacere sugli attacchi sferrati da Trump alla Federal Reserve e al suo presidente, Jerome Powell. «Non è mai finita bene quando una banca centrale si è trovata sotto il giogo di un’autorità fiscale», ha ricordato con fermezza. Una situazione simile potrebbe verificarsi anche nel Vecchio continente? No, ha risposto secca. «L’indipendenza della Banca Centrale Europea è garantita dai Trattati».

 

Così è su questo lato dell’Atlantico e così dovrebbe essere dovunque, perché «l’indipendenza di una banca centrale è fondamentale affinché un Paese, o un gruppo di Paesi, possa avere un sistema monetario e finanziario sano». […]

 

2- LAGARDE: "LA REAZIONE UE AI DAZI SIA FORTE A OTTOBRE PRONTI COL PROGETTO EURO DIGITALE"

Estratto dell’articolo di Sandra Riccio per “la Stampa”

 

CHRISTINE LAGARDE - FOTO LAPRESSE 1

Nel nuovo scenario globale segnato dalla minaccia dei dazi voluti dal presidente degli Stati Uniti, la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, invoca il dialogo tra le parti. Se però le trattative non dovessero portare risultati, è pronta a sostenere una risposta decisa da parte dell'Unione europea. Nel frattempo, l'arrivo di Donald Trump alla presidenza Usa «più che una minaccia può essere un'opportunità» che spinga l'Europa ad essere più unita e a rendersi indipendente su temi come la difesa, la finanza, l'energia».

 

È il messaggio lanciato dalla numero uno della Bce in una intervista apparsa ieri su La Tribune Dimanche, l'edizione domenicale del quotidiano economico francese La Tribune.

 

[…]

 

lagarde trump

Per il Vecchio continente non mancano i punti di forza. «Non sono affatto pessimista – afferma parlando del contesto economico –. In Europa, l'occupazione tiene, il potere d'acquisto è in aumento e l'inflazione è in calo.

 

Consumi e investimenti dovrebbero riprendere a crescere, anche se l'incertezza generata dagli annunci dell'amministrazione statunitense sta pesando sulla fiducia e frenando la ripresa». In questo contesto «l'Europa è più necessaria che mai».

 

[…]

 

EURO DIGITALE

Sul fronte finanziario Lagarde invita a «creare soluzioni europee che ci aiutino a evitare il tipo di dipendenza che avevamo dall'energia, in particolare per le infrastrutture di pagamento e l'euro digitale».

 

Per la presidente Bce sono settori su cui si può recuperare terreno. «L'Europa non è il Far West» afferma Lagarde tracciando alcuni obiettivi, come l'euro digitale, presto all'esame del Parlamento Ue, e la necessaria armonizzazione della vigilanza. Sulla moneta unica online, sembra esserci una accelerata: «È un argomento su cui la Bce sta lavorando insieme al Parlamento, che deve approvare il progetto.

 

unione europea e le piattaforme di pagamento

Da parte nostra, a partire da ottobre saremo tecnicamente pronti a completare i preparativi per implementare gradualmente il progetto» afferma Lagarde. L'ipotesi è che venga introdotto nel 2026.  […]

donald trump e la guerra dei dazi