MILANO +1%, SPREAD A 360 - L’EURO AI MASSIMI DA 3 MESI (1,34 $) - GRECIA: PARTE L’OFFERTA SUI BOND IN MANO AI CREDITORI (TAGLIO DEL 53%) - SCHAEUBLE: ATENE POTRÀ AVERE BISOGNO DI ALTRI AIUTI - MEDIOBANCA: SVALUTAZIONI IN VISTA - CIMBRI CONTRO PALLADIO: “UNIPOL OPZIONE INDUSTRIALE, LE ALTRE NON SI CAPISCE” - FASSINA A MARPIONNE: ART.18 C’È IN 15 STATI UE - POSTE CRAC (L’EMAIL NON PERDONA): IN USA 35MILA LICENZIAMENTI - GENERALI GESTIRÀ GLI IMMOBILI DEI PENSIONATI UNICREDIT…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: BENE MILANO CON BANCHE, BRILLA TELECOM
(LaPresse) - Giornata positiva per la Borsa di Milano sulla scia del collocamento del Ctz indicizzati all'inflazione, con l'indice Ftse Mib che sale dell'1,07% a 16.487,53 punti e il Ftse All-Share che mostra un incremento dell'1% a 17.512,1 punti. Il Tesoro ha collocato 3 miliardi di euro di titoli con scadenza al gennaio 2014, con un rendimento in calo al 3,013% rispetto al 3,762% dell'asta comparabile di gennaio. Lo spread tra Btp e Bund a 10 anni ha stretto vicino a 360 punti.

Negli Stati Uniti le vendite di nuove case sono diminuite a gennaio dello 0,9% dopo quattro mesi consecutivi di aumento. In questo contesto, chiusure miste per le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,05% a 5.935,13 punti, mentre il Dax di Francoforte avanza dello 0,81% a 6.864,43 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,57% a 3.467,03 punti. A Madrid l'Ibex termina sulla parità a 8.527,7 punti, mentre ad Atene il listino generale cresce dello 0,42% a 749,69 punti.

A Milano bene il comparto bancario, con Banca Montepaschi (+1,55% a 0,392 euro), Popolare di Milano (+2,01% a 0,4932 euro), Banco Popolare (+0,85% a 1,425 euro), Intesa Sanpaolo (+2,9% a 1,49 euro), Madiobanca (+2,35% a 4,968 euro), Unicredit (+2,21% a 3,894 euro) e Ubi Banca (+2,17% a 3,586 euro). Nel paniere principale andamento contrastato per Fiat (-0,22% a 4,564 euro) e Fiat Industrial (+1,46% a 7,985 euro). Debole invece Generali (-0,73% a 12,22 euro), dopo la diffusione dei dati preliminari dell'esercizio 2011 che mostrano un calo dei premi lordi complessivi del 5,5% a 69,2 miliardi.

Vola Telecom Italia (+6,2%), dopo i risultati preliminari di esercizio che mostrano ricavi in crescita dell'8,7% nel 2011, a 29.958 milioni di euro, e un debito ridotto a 30.414 milioni. Rimbalza Mediaset (+1,99%), mentre termina debole Finmeccanica (-0,38% a 4,152 euro). Per quanto riguarda la galassia Ligresti, fuori dal paniere principale bene Fondiaria Sai (+3,61% a 1,523 euro) e Milano Assicurazioni (+1,19% a 0,322 euro), mentre Premafin, sospesa più volte nel corso della giornata per eccesso di rialzo, chiude il rally con un incremento del 23,44% a 0,465 euro. Sale anche Unipol (+1,47%).

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND CHIUDE IN CALO A 360 PUNTI BASE
(LaPresse) - Chiusura in calo per lo spread tra Btp e Bund a 10 anni a 360 punti base. Il differenziale aveva terminato ieri gli scambi a 366 punti. Il rendimento dei buoni del Tesoro italiani sul mercato secondario si attesta al 5,48%.

3 - CRISI, EURO A 1,3474 DOLLARI AI MASSIMI DA INIZIO DICEMBRE
(LaPresse) - L'euro si è rafforzato oggi toccando i massimi da inizio dicembre. La moneta unica europea ha raggiunto una punta intraday di 1,3474 dollari e viaggia ora poco sopra quota 1,346 sulla valuta statunitense.

4 - GRECIA, GOVERNO LANCIA OFFERTA SU BOND SWAP CREDITORI PRIVATI
(LaPresse) - Il governo greco ha lanciato ufficialmente l'offerta pubblica per il bond swap sui titoli di Stato in possesso dei creditori privati, volto a ottenere un diminuzione dei debito di 107 miliardi di euro.

Il ministero delle Finanze di Atene ha comunicato a banche e fondi di investimento l'offerta, che prevede un haircut del 53,5% dei titoli in loro possesso. In cambio gli investitori riceveranno altri bond greci a scadenza successiva e rendimento più basso. Ieri il Parlamento ha approvato una legge di emergenza sulla svalutazione del debito in mano ai privati, condizione necessaria per ricevere il nuovo pacchetto di aiuti internazionali da 130 miliardi di euro.

5 - PAPADEMOS: ABBIAMO FATTO SFORZO TITANICO PER OTTENERE AIUTI
(LaPresse/AP) - "Abbiamo fatto uno sforzo titanico - e credo che 'titanico' sia la parola giusta - per completare le azioni necessarie per l'approvazione degli aiuti finanziari al Paese e il processo del coinvolgimento del settore privato che sarà lanciato ufficialmente oggi". Lo ha detto il primo ministro greco Lucas Papademos in un discorso ai ministri. Oggi il governo di Atene dovrebbe lanciare infatti l'offerta pubblica per il bond swap sui titoli di Stato in possesso dei creditori privati, volto a ottenere un diminuzione dei debito di 107 miliardi di euro.

Durante l'incontro di oggi il governo discuterà anche dell'applicazione del nuovo programma di austerità. Papademos ha promesso che le nuove misure di austerità saranno approvate entro il 29 febbraio, prima del summit europeo in programma il giorno dopo. I sindacati greci hanno intanto aderito a una campagna di proteste europea contro l'austerità prevista per il 29 febbraio, annunciando uno sciopero di tre ore e un corteo verso il Parlamento di Atene.

6 - GRECIA, SCHAEUBLE: ATENE POTREBBE NECESSITARE DI ALTRI AIUTI IN FUTURO
(LaPresse/AP) - "Non ci sono garanzie sul fatto che la strada da noi intrapresa ci porterà al successo, potrebbe anche non essere l'ultima volta in cui il Bundestag tedesco si deve occupare di inviare aiuti finanziari alla Grecia". Così il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, in una lettera inviata ai deputati per spingerli ad appoggiare il nuovo pacchetto di salvataggio per Atene.

La Camera bassa del Parlamento tedesco voterà lunedì prossimo sul prestito da 130 miliardi di euro, necessario per evitare il default greco. Questo pacchetto di aiuti combinato con riforme e l'accordo per lo swap dei bond, ha aggiunto Schaeuble nella lettera, resta comunque la strada più promettente. "Le prospettive di successo di strade alternative - conclude il ministro - mi appaiono significativamente più basse a questo punto".

7 - MEDIOBANCA: IN SECONDA META' ESERCIZIO PREVEDE ALTRE SVALUTAZIONI
Radiocor - Mediobanca prevede per la seconda meta' dell'esercizio in corso 'un discreto andamento' delle attivita' ordinarie in un contesto economic o 'molto difficile' e si attende anche 'ulteriori svalutazioni'. E' quanto indica la relazione semestrale dell'istituto di Piazzetta Cuccia, consultata da Radiocor. La banca, mercoledi' scorso, ha reso noto di avere chiuso il primo semestre (al 30 dicembre scorso) con un utile netto consolidato di 63 milioni di euro, dopo svalutazioni per 269 milioni relative principalmente a titoli di Stato greci e alle quote in Rcs e Delmi.

'La seconda parte dell'esercizio dovrebbe confermare un discreto andamento della gestione caratteristica pur in un quadro congiunturale molto difficile', si legge nella relazione, che aggiunge: 'Come nella prima parte dell'anno, sono tuttavia prevedibili ulteriori svalutazioni di titoli e partecipazioni'. I costi di struttura sono attesi stabili.

8 - UNIPOL:CIMBRI,SU FONSAI OPZIONE INDUSTRIALE,ALTRE NON SI CAPISCE COSA SIANO
Radiocor - 'La nostra e' un'opzione industriale, le altre non si capisce cosa siano'. Cosi' l'amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, a margine di un convegno a Bologna, ha commentato la proposta alternativa su Premafin-Fonsai formalizzata mercoledi' scorso da Sator e Palladio. L'a.d. del colosso assicurativo bolognese ha quindi assicurato che 'andremo avanti con il nostro progetto senza modifiche'.

9 - FASSINA (PD) A MARCHIONNE: ARTICOLO 18 C'È IN 15 STATI UE SU 27
(LaPresse) - "Il dottor Marchionne è poco informato. La possibilità di reintegro, anche in caso di licenziamento non discriminatorio ingiustificato, è prevista in 15 dei 27 Stati dell'Unione europea". Lo scrive in una nota il responsabile Economia e lavoro del Pd, Stefano Fassina, ribattendo alle affermazioni dell'ad del Lingotto sul Corriere della sera, secondo il quale l'articolo 18 "ce l'ha solo l'Italia". "Non solo - spiega - in Bulgaria, Estonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Romania, Slovenia e Ungheria ma anche in Germania, Gran Bretagna, Olanda, Austria. L'anomalia in Europa non è l'Italia, ma una cultura aziendale che punta inutilmente a recuperare competitività attraverso l'arretramento delle condizioni del lavoro".

10 - USA: LE POSTE TAGLIANO 35MILA POSTI, EFFETTO E-MAIL E RECESSIONE
Radiocor - Le Poste statunitensi, pesantemente in deficit, hanno annunciato la prossima chiusura, a partire da maggio, di 223 centri di smistamento della posta: misura che si tradurra' nella soppressione di 35 mila posti di lavoro. 'I cambiamenti previsti - spiega una nota - sono necessari nell'ambito del piano globale elaborato dalle Poste per ridurre i propri costi di gestione di 20 miliardi di dollari entro il 2015 e ritornare in utile'. La sola chiusura di questi centri di trattamento della posta potra' comportare risparmi per 2,1 miliardi di dollari. I nuovi tagli annunciati oggi si aggiungono ai 140 mila posti che le 'Us Postal Services' (Usps) hanno soppresso negli ultimi quattro anni.

Ma va ricordato, sottolineano le stesse Poste, che l'adozione di queste misure non ha finora comportato il licenziamento di 'un solo dipendente sotto contratto indeterminato'. I responsabili di Usps hanno assicurato che intendono lavorare, soprattutto con i sindacati, per garantire il ricollocamento dei dipendenti che sono interessati dai nuovi tagli.

La societa' delle poste sta facendo fronte ai perversi effetti combinati della recessione economica, della crescita dei mezzi di comunicazione elettronica, che hanno soppiantato i servizi cartacei, e dell'obbligo di finanziamento delle spese dei propri pensionati. In novembre Usps ha pubblicato il bilancio che ha denunciato una perdita annuale di 5,1 miliardi di dollari, una rosso operativo moltiplicato per quattro a 2,2 miliardi e un calo del fatturato del 2%.

11 - CRISI: OCSE,ITALIA RIDUCA IMPOSTE SU SALARI E RIVEDA MERCATO LAVORO
Radiocor - 'Riduzione delle barriere alla competizione', 'miglioramento dell'efficienza della struttura fiscale', in particolare riducendo le tasse sui salari e spostandole su consumi e proprieta'. Sono le priorita' che l'Ocse indica all'Italia. Come si legge nel rapporto Going for Growth - Economic Policy Reforms, l'Italia dovrebbe anche 'ridurre la partecipazione pubblica', soprattutto in televisioni, trasporti, settore energetico e servizi locali.

Secondo l'Ocse, il nostro Paese deve inoltre rivedere il dualismo del mercato del lavoro, 'allentando le tutele sui contratti di lavoro standard' e 'promuovendo una maggiore differenziazione dei salari'. Dovrebbero anche essere aumentati gli incentivi per l'innovazione e si dovrebbe procedere con 'una riforma della governance aziendale', per esempio rivedendo la regolamentazione fallimentare e migliorando la trasparenza degli strumenti finanziari. L'Ocse sottolinea che l'Italia, come la Spagna e altri Paesi sottoposti a forte stress finanzi ario, 'hanno volontariamente messo in atto una serie di misure credibili di consolidamento fiscale'.

12 - GENERALI: +3,1% A 22,8 MLD PREMI DANNI IN 2011, -9,3% PREMI VITA
Radiocor - Premi danni in crescita e premi vita in flessione 'rispetto a un 2010 caratterizzato da livelli di raccolta particolarmente elevati' per un totale di premi lordi in discesa a 69,2 miliardi (-5,5%) nel 2011. E questo l'andamento della produzione di Generali nell'esercizio 2011. Secondo l'a.d. di Generali, Giovanni Perissinotto 'la crisi del 2011 ha messo in evidenza i punti di forza del nostro gruppo: il modello di business, la diversificazione territoriale e la prudente politica di investimento. Tutto cio' contribuisce oggi in un quadro finanziario particolarmente stressato a mantenere adeguata la solidita' del nostro gruppo in grado di sostenere con le proprie forze lo sviluppo del business'.

13 - UNICREDIT, GENERALI GESTIRÀ IMMOBILI FONDO PENSIONE
(LaPresse) - Generali Immobiliare Italia SGR, la società specializzata nella gestione di fondi immobiliari del gruppo Generali, si è aggiudicata la gara per la gestione del Fondo Immobiliare promosso dal Fondo Pensione Unicredit. E' quanto si legge in una nota del Leone di Trieste. Il mandato di gestione prevede l'istituzione e la gestione del fondo, in cui confluiranno immobili del Fondo Pensione Unicredit per un valore complessivo di circa 500 milioni di euro. Generali Immobiliare Italia SGR amministra oggi attivi per più di 5 miliardi di euro.

 

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