MONTE DI PIETÀ DI SIENA - LA UE APPROVA LA ‘’NAZIONALIZZAZIONE’’ DI MPS – CON I SOLDI DELL’IMU SULLA PRIMA CASA RIGOR MONTIS RIESCE A SGANCIARE UN AIUTO DA 3,9 MLD E COSI’ MPS POTRÀ ALLINEARSI ALLE RICHIESTE PATRIMONIALI DELL'EBA - ORA IL DUO PROFUMO-VIOLA DOVRÀ PRESENTARE, ENTRO SEI MESI, UN PIANO DI RISTRUTTURAZIONE PER RENDERE EFFETTIVA LA DECISIONE ODIERNA...

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Andrea Greco per "Repubblica.it"

La Commissione europea ha approvato temporaneamente, in base alle norme Ue sugli aiuti di stato, una ricapitalizzazione da 3,9 miliardi di euro del Monte dei Paschi di Siena tramite sottoscrizione di un prestito del Tesoro italiano. La misura, "dettata da ragioni di stabilità finanziaria - si legge nella nota di Bruxelles - consentirà alla banca di conformarsi alle raccomandazioni dell'autorità bancaria europea (Eba)", che prevede una riserva supplementare temporanea di patrimonio per contrastare l'esposizione al rischio sovrano.

Negli ultimi anni a Siena si è investito eccessivamente in Btp, che attualmente ammontano a circa 25 miliardi nel portafoglio dell'istituto, e non rendono quasi niente per via di operazioni di copertura sui tassi andate nella direzione contraria a quella dei grafici.

L'approvazione, puntualizza Bruxelles, è subordinata alla presentazione di un piano di ristrutturazione entro i sei mesi successivi alla decisione odierna. I senesi, messi nei guai da un quinquennio di gestione contrassegnata da molti errori riceveranno l'apporto di capitali freschi in contanti, sotto forma di strumenti ibridi di capitale che andranno a sostituire un simile prestito (il cosiddetto Tremonti bond) da 1,9 miliardi di euro, sottoscritto da Via XX settembre nel 2009, per aiutare la banca a mantenere gli impieghi e un patrimonio adeguato alle nuove norme.

Dopo il nuovo prestito, che dovrebbe essere emesso entro qualche settimana - la settimana scorsa il Dl stabilità che ha sbloccato la norma ad hoc ha dato tempo fino a fine marzo perchè il Tesoro sottoscriva - il coefficiente di patrimonializzazione di base (Core tier 1) salirà al 9%, e la banca risulterà in linea con le raccomandazioni Eba. La Commissione ritiene che la ricapitalizzazione di Mps mediante strumenti ibridi di capitale sia "necessaria per preservare la stabilità del sistema finanziario italiano", in linea con la comunicazione della Commissione sulle norme in materia di aiuti di stato alle banche nel contesto della crisi finanziaria.

Il principale argomento di confronto tra Roma e Bruxelles, sul dossier, era il prezzo a cui emettere eventuali nuove azioni Mps nel caso in cui la banca non avesse utili da destinare alla corresponsione degli interessi sul prestito, che si avvicineranno al 10% e quindi graveranno per circa 400 milioni l'anno dal prossimo bilancio d'esercizio. Gli italiani preferivano emettere i titoli a valore di patrimonio, per non far diventare il Tesoro socio forte della banca.

Invece è passata la linea di emettere le nuove azioni a valore di Borsa, per non incappare nell'accusa di "aiuto di stato". Tuttavia, una postilla della nuova norma ha sciolto il nodo, prevedendo che i frutti del prestito siano rimborsabili anche con un ampliamento del prestito stesso (l'ammontare complessivo della prima emissione è infatti previsto salire a 4,07 miliardi, per tenere conto degli interessi 2012 sui Tremonti bond).

 

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