MONTEPACCHI VA DI NUOVO IN ROSSO - GLI EXTRA COSTI DEI MONTI BOND (CHIEDERE ALLA FONDAZIONE DELLA MANSI) AFFONDANO I CONTI TRIMESTRALI DI MPS: IN TRE MESI PERDE 174 MILIONI - UNICREDIT SOFFRE MENO E CHIUDE CON UN UTILE OLTRE LE STIME: 700 MILIONI

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1.UNICREDIT, UTILI SOPRA 700 MILIONI - RIPARTONO PRESTITI E MUTUI
Luca Fornovo per "La Stampa"

La maxi pulizia sul bilancio 2013 che portò a una perdita di 14 miliardi comincia a produrre i primi risultati positivi per Unicredit. Ieri il colosso bancario, guidato dall'amministratore delegato Federico Ghizzoni, ha annunciato che tra gennaio e marzo 2014 ha messo a segno una crescita dell'utile netto del 58,8% a 712 milioni di euro (su ricavi in calo del 3,6% a 5,6 miliardi). Profitti che hanno battuto le stime degli analisti di 550 milioni e anche la perfomance di un anno fa (i 449 milioni).

Una corsa che consente all'istituto di credito di mettere in cascina già un terzo di quei 2 miliardi di euro indicati come target per quest'anno nel piano strategico. L'obiettivo «è più vicino», sottolinea l'ad Ghizzoni tanto che Piazza Cordusio guarda al futuro «con fiducia e con la consapevolezza di poter sostenere la ripresa che comincia a delinearsi».

La trimestrale, alla vigilia dell'assemblea a Roma, evidenzia anche una forte ripresa dei finanziamenti a imprese e famiglie: in Italia sono a quota 2,7 miliardi di euro (+14,3% trimestre su trimestre, +63,2% anno su anno), con i mutui che sull'anno volano a +153% (+31% sul trimestre).

Ma c'è anche un altro dato che lascia ben sperare gli investitori di Unicredit. Per la prima volta dall'inizio delle crisi del 2008, la banca segna un calo dei crediti deteriorati lordi: a quota 82,5 miliardi di euro.

La flessione è dell'1,3% sul trimestre ossia 1,1 miliardi di crediti deteriorati in meno per lo più concentrati nella non core bank varata con il nuovo piano. Il tasso di copertura si conferma al 52,4%, il più alto tra le banche italiane e tra i migliori in Europa.

Le sofferenze restano, comunque, stabili: 49,2 miliardi di euro con un elevato tasso di copertura del 62,9%. In questo nuovo contesto, gli accantonamenti scendono a 838 milioni (il 28,5% in meno rispetto a un anno fa).

L'utile della core Bank (1 miliardo di euro) è supportato in particolare dal contributo del settore Commercial Bank Italia: a quota mezzo miliardo di euro con ricavi a +8,7% trimestre su trimestre) e costi a -0,8% trimestre su trimestre.

Unicredit nei primi tre mesi del 2014 ha poi rimborsato altri 5 miliardi di euro di prestiti della Banca centrale europe a (i cosiddetti Ltro). Il totale ad oggi è di 10 miliardi. Da rimborsare ne restano quindi ancora sedici.

Il trimestre è stato anche favorevole per Fineco Bank. La banca multicanale del gruppo, che sbarcherà in Borsa in estate, ha segnato attività finanziarie investite per 45,6 miliardi di euro (+2,0 miliardi di euro trimestre su trimestre), vendite nette di 1,1 miliardi (+72% trimestre su trimestre) e un utile netto di 37 milioni (+37% trimestre su trimestre).

In conferenza stampa Ghizzoni ha poi indicato che la stangata del Governo Renzi sulle quote della Banca d'Italia, possedute dalle banche, avrebbe un impatto sui conti di Unicredit per 215 milioni di euro. Mentre sul piano di ristrutturazione di Sorgenia (gruppo De Benedetti) Ghizzoni ha tagliato corto: «Vediamo cosa decideranno» Cir e l'azionista austriaco Verbund.

2.PERDITA DI 174 MILIONI I MONTI BOND AFFONDANO I CONTI DI MONTEPASCHI
g. pao. per "La Stampa"

Poteva essere il primo utile da molto tempo, quello del primo trimestre 2014 di Montepaschi. Ma gli oneri dei Monti bond schiacciano il risultato netto, che chiude invece in rosso per 174,1 milioni di euro.

A trascinare in rosso il trimestre è stata la rideterminazione del valore di rimborso dei Monti bond legato al corrispettivo che la Fondazione Mps ha comunicato di aver ricevuto per la cessione delle azioni.

Per il solo fatto che l'Ente ha venduto le proprie quote a un prezzo medio superiore rispetto a quello espresso dal titolo in Borsa, la banca ha dovuto pagare un onere una tantum di 142,6 milioni che si va ad aggiungere ai 94,6 milioni di interessi dovuti al Tesoro.

Numeri questi che hanno penalizzato soprattutto il margine d'interesse (nel trimestre pari a 446 milioni), che senza queste voci si sarebbe attestato a quota 588 milioni. E come precisato dal Ceo Fabrizio Viola il trimestre sarebbe stato in pareggio se non ci fossero state queste componenti straordinarie.

Al di là di questo poi nel trimestre, Mps, ha incrementato l'esposizione su crediti deteriorati, saliti a 22 miliardi (+900 milioni rispetto a fine anno) con le sofferenze che sono aumentate del +5,1% e gli incagli del +2,3%. In salita anche i crediti ristrutturati (+9,5%) e le esposizioni scadute (+5%) «a riflesso di una congiuntura economica ancora difficile, ancorché in ripresa», ha spiegato la banca.

In attesa dell'assemblea straordinaria per l'approvazione dell'aumento di capitale da 5 miliardi (20, 21 o 22 maggio), Viola si è detto fiducioso per gli stress-test.

 

 

MATTEO RENZI E ANTONELLA MANSIAntonella Mansi f bcdb c d a acff ad ee ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA ghizzonimonte-dei-paschi-di-siena-sedeSede Unicredit