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Francesco Bonazzi per Dagospia
La vita è tutta un gran premio. Prendete "l'Oscar di bilancio", ambitissimo riconoscimento concesso ogni anno dalla Ferpi (Federazione relazioni pubbliche) sotto "l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Le maggiori società italiane, quotate e non, fanno a gara ogni anno per aggiudicarselo. Quando lo si vince, il giorno dopo ne parlano ammirate tutte le gazzette del Regno, finanziarie e non. E ti danno anche una bella e pomposa pergamena. Di quelle da incorniciare bene nella sala del consiglio di amministrazione per la serie "Guardate come siamo trasparenti".
alla voce "Società e Grandi Imprese non Quotate", c'è un nome che oggi toglie il sonno alle banche e non solo. Un nome diventato sinonimo di 2 miliardi di debito e due settimane di cassa residua. E' la "Sorgenia" della famiglia De Benedetti.
In un comunicato stampa del 3 dicembre 2012, Sorgenia annuncia la lieta novella e spiega che il premio è stato ritirato dall'amministratore delegato Massimo Orlandi, che ha così commentato: "Il premio testimonia l'impegno e il lavoro dedicati negli anni da Sorgenia alla comunicazione dei propri risultati economici e delle performance socio-ambientali in una visione integrata con tutti gli stakeoholder. Fin dall'inizio della nostra storia, circa 13 anni fa, siamo sempre stati convinti che anche per un'azienda non quotata come Sorgenia fosse prioritaria una comunicazione completa e trasparente delle proprie attività ".
E in effetti, basta rileggersi le prime righe del premiato "Annual Report 2011" di Sorgenia per apprezzare la comunicazione "completa e trasparente" della quale parlava l'ingegner Orlandi, il cui posto è stato poi preso da Andrea Mangoni giusto l'estate scorsa.
"A livello internazionale, il 2011è stato il terzo anno di una crisi profonda, che ha inevitabilmente colpito anche il mercato energetico italiano, peraltro alle prese con un problema di sovracapacità di generazione.
Proprio in questa difficile congiuntura, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e margine operativo lordo di Sorgenia è sceso da 14,8% del 31 dicembre 2009, all'11,6% del 2010 fino all'8,7% del 31 dicembre 2011. Numeri espliciti, che dimostrano come Sorgenia abbia continuato a crescere e creare valore, premessa coerente con i nuovi obiettivi finanziari del Business Plan al 2016".
A proposito di "creare valore", va detto che un anno dopo gli austriaci di Verbund hanno ritenuto di azzerare a bilancio il valore della loro quota in Sorgenia. Mentre a proposito di trasparenza, siamo sicuri che nell'"Annual Report 2013" di Sorgenia troveremo anche l'ammontare esatto della buonuscita di Orlandi e la sua eventuale indicizzazione all'aumento della potenza installata del gruppo.
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