PIAZZA AFFARI EFFERVESCENTE (+2,28%) DOPO LA BCE - VOLANO LE BANCHE, AZIMUT (+6,35%), MEDIASET (+4,15%) ED ENEL (+4,43%) - NEL LISTINO PRINCIPALE SI FERMA SOLO PIRELLI (-1%) PER COLPA DI ALCUNI ANALISTI

Carlotta Scozzari per Dagospia

Giornata su di giri per le Borse europee e, soprattutto, per Piazza Affari, che ha terminato con l'indice di riferimento Ftse Mib in deciso progresso del 2,28% a 19.504,24 punti. A spingere verso l'alto i mercati, secondo gli addetti ai lavori, sarebbero state le parole del numero uno della Banca centrale europea, Mario Draghi, che ancora una volta ha assicurato che l'Eurotower è pronta a intervenire a favore dell'economia dell'Eurozona in caso di necessità.

Tuttavia, dalla riunione di oggi della Bce è arrivato un doppio nulla di fatto, sia per quel che riguarda i tassi di interesse di riferimento, rimasti allo 0,25%, sia circa l'adozione di misure straordinarie a sostegno dell'economia.

A Piazza Affari hanno corso soprattutto le banche, complice anche uno spread tra Btp e Bund tedeschi stabile a 210 punti dopo la decisione della Bce. In volata soprattutto Mps (+5,43%) e Bper (+4,65%), mentre, sempre all'interno del comparto finanziario, Azimut ha guadagnato il 6,35% nel giorno in cui ha annunciato di avere archiviato il mese di gennaio con una raccolta totale positiva per 701 milioni di euro.

Fuori dal Ftse Mib, Banca Profilo ha messo a segno una fiammata di poco più del 21 per cento. E' in corso a Milano la presentazione del nuovo piano industriale dell'istituto presieduto da Matteo Arpe.

Tra le migliori performance, da segnalare anche Mediaset, su del 4,15% in scia alle dichiarazioni del vicepresidente Piersilvio Berlusconi che ha intravvisto all'orizzonte "qualche leggero segnale positivo nella raccolta pubblicitaria". Rialzo di oltre il 4% anche per Enel (+4,43%), in attesa del nuovo piano industriale al 2018.

Bene Telecom Italia (+2,43%), con il consiglio di amministrazione di oggi che ha designato alla presidenza Aldo Minucci, già vicepresidente vicario, rimandando al 27 febbraio qualsiasi decisione sulla governance. Unico titolo in rosso del Ftse Mib Pirelli, che ha ceduto poco più dell'1% scontando in parte anche la bocciatura arrivata oggi dagli analisti di Natixis.

 

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