tommaso foti pnrr recovery

SUL PNRR L’ITALIA È IN RITARDO ANCHE NEL CHIEDERE LA REVISIONE DEL PIANO – PALAZZO CHIGI PUNTAVA A PRESENTARE A BRUXELLES LA PROPOSTA DI MODIFICHE DEL RECOVERY ENTRO FINE GIUGNO, MA TUTTO È SLITTATO A LUGLIO. E LA COMMISSIONE INCALZA – I VARI MINISTERI NON HANNO COMPLETATO L'ELENCO DEGLI INVESTIMENTI CHE NON POTRANNO ESSERE COMPLETATI ENTRO LA DEADLINE DEL 2026, RIBADITA DALL’UE – IL NODO È IL “TRAVASO” DI RISORSE DAI PROGETTI LENTI A QUELLI CHE PROCEDONO SECONDO I TEMPI PREVISTI. MA INEVITABILMENTE UNA PARTE DEI FONDI ANDRA’ PERSA…

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Estratto dell’articolo di Giuseppe Colombo per “la Repubblica”

 

PNRR

L'appello a fare presto lo lancia Tommaso Foti. «Non possiamo perdere tempo, sui progetti da spostare bisogna decidere ora», dice il ministro per il Pnrr quando la riunione della cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza a palazzo Chigi ha esaurito la discussione sul tagliando ai 40 obiettivi dell'ottava rata. Al tavolo si parla della revisione del Piano. L'ultima possibile.

 

[...]  La tabella di marcia immaginata fino a qualche settimana fa non regge più: la proposta di rimodulazione non sarà inviata alla Commissione europea entro fine giugno. Slitta a luglio, ma per centrare il nuovo impegno bisognerà correre. Alle questioni tecniche, legate all'attivazione delle linee guida europee sulla revisione, si sommano i ritardi dei ministri nell'indicare i progetti che dovranno cambiare fonte di finanziamento.

 

giorgia meloni tommaso foti - foto lapresse

Finiranno fuori dal Pnrr. Dovranno traslocare altrove. Per questo Foti insiste: «Ricordiamoci che dobbiamo fare una riprogrammazione per raggiungere gli obiettivi». [...]

 

Oltre alla rendicontazione dei target dell'ottava rata, da completare entro venerdì, i ministri dovranno chiudere urgentemente l'elenco degli investimenti che non potranno essere completati entro la deadline ribadita dalla Commissione europea. Anche se il Parlamento europeo ha chiesto una proroga di 18 mesi, il termine - spiega il ministro - resterà invariato.

 

URSULA VON DER LEYEN RAFFAELE FITTO

A disposizione ci sono i fondi di coesione: più tempo per spendere, in alcuni casi fino al 2030, ma anche l'effetto collaterale di una realizzazione tardiva delle opere. In alternativa, i progetti "lumaca" potranno restare formalmente dentro il Piano, affidati a veicoli finanziari che congeleranno le risorse: due anni in più, fino al 2028, per portare a termine gli investimenti, ma anche in questo caso bisognerà mettere in conto il prezzo dello slittamento.

 

[...]

 

Fin qui i tagli. La revisione prevederà anche una serie di travasi di risorse dai progetti lenti a quelli che procedono secondo i tempi previsti. La traccia è la stessa: investimenti da cestinare, soldi persi. A beneficiare del rimescolamento saranno invece le imprese. Le tensioni internazionali spingono il governo a liberare risorse per aiutarle a fronteggiare il caro energia.

 

CHIAGNI E FOTI - MEME BY EMILIANO CARLI

Le misure saranno messe a punto nelle prossime settimane, ma la consapevolezza che bisogna agire in questa direzione - spiegano fonti ministeriali - è stata già acquisita. Prima i dazi, poi l'incertezza legata al Medio Oriente: l'idea è mettere a disposizione incentivi, quindi risorse che possono essere spese con facilità. Nel frattempo Palazzo Chigi si prepara a incassare la settima rata da 18,3 miliardi: il via libera è atteso nei prossimi giorni.

 

La richiesta di pagamento dell'ottava tranche (12,8 miliardi) sarà inviata a Bruxelles entro fine mese: l'esecutivo punta al disco verde tra novembre e dicembre. A quel punto, il totale delle risorse ottenute dall'Italia salirebbe a circa 150 miliardi, mentre la percentuale degli obiettivi raggiunti passerebbe dal 54% (al 31 dicembre 2024) al 79%.

 

FINANZIAMENTI EUROPEI

Ma intanto bisognerà portare avanti il nuovo Piano. L'Europa lo aspetta «al massimo entro l'estate», come rivelano fonti della Commissione Ue. Andare oltre - è il ragionamento - renderebbe impossibile il rispetto della scadenza. Dentro o fuori il Pnrr. L'ora delle scelte è scattata.

raffaele fitto ursula von der leyen