UBER-FLOP! - TERZO SCHIAFFONE PER L'APP: IL TRIBUNALE DI MILANO CONFERMA IL BLOCCO IN TUTTA ITALIA DI UBERPOP E DÀ RAGIONE AI TASSISTI: CONCORRENZA SLEALE - UNA MULTA ANCHE ALLE BERLINE NERE

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Da www.corriere.it

 

Il tribunale di Milano ha confermato il blocco in tutta Italia della app Uberpop, respingendo il reclamo nel merito presentato dalla multinazionale. Il 26 maggio scorso il tribunale milanese aveva disposto l’inibitoria all’utilizzo del servizio, accogliendo il ricorso presentato dalle associazioni di categoria dei tassisti.

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Uber poi ha fatto, a sua volta, reclamo contro la decisione chiedendo in prima battuta la sospensione dell’inibitoria, bocciata nei giorni scorsi. Giovedì è stato respinto anche il reclamo nel merito. Il tribunale di Milano ha confermato il blocco e l’inibizione del servizio Uberpop in Italia e ha deliberato di estendere l’ordine anche ai driver che egualmente concorrono slealmente nei confronti degli operatori taxi regolari.

 

ESULTANZA DEI TASSISTI

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«Il Tribunale ha definitivamente confermato che Uberpop agisce in concorrenza sleale rispetto ai taxi regolari - scrivono in una nota gli avvocati Marco Giustiniani, Nico Moravia, Giovanni Gigliotti dello Studio Legale Pavia e Ansaldo e l’avvocato Alessandro Fabbi, che rappresentano il gruppo di associazioni e sindacati dei tassisti autori del ricorso - e per questo ha confermato il blocco del servizio su tutto il territorio italiano, per evidente concorrenza sleale, ed estendendo l’inibizione anche nei confronti del singolo driver. Siamo estremamente soddisfatti. È la terza volta, infatti e nell’arco di meno di tre mesi, che un tribunale ha emesso provvedimenti finalizzati a bloccare la App. Ora non ci sono davvero più alibi: il servizio non può riattivato».

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Gli avvocati dei tassisti si erano rivolti al tribunale di Milano in virtù di una procedura cautelare di urgenza per far sospendere il servizio Uberpop che permette a chiunque - nel rispetto di alcuni parametri - di diventare autista. Il tribunale si è pronunciato fino a ora sempre contro Uber che, se vuole far ripartire l’applicazione Uberpop, a questo punto dovrà scegliere di avviare una causa di merito.

 

LA SOSPENSIONE

Lo scorso 26 maggio il giudice monocratico della Sezione specializzata imprese Claudio Marangoni aveva accolto il ricorso in via cautelare ed urgente presentato dalle organizzazioni sindacali e di categoria dei tassisti e dei radiotaxi, che avevano chiesto l’oscuramento di Uberpop e l’inibitoria del servizio, in quanto la multinazionale avrebbe fatto «concorrenza sleale» riuscendo a praticare tariffe più basse con autisti senza licenza. Il 10 giugno, inoltre, il presidente della sezione Marina Tavassi aveva respinto la richiesta di Uber di sospendere il blocco della app in attesa della decisione nel merito sul reclamo. Decisione che ora arrivata.

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Da www.ilgiorno.it

 

Il giudice del Tribunale civile di Milano Anna Cattaneo ha accolto il ricorso del Comune di Milano contro la sentenza del giudice di pace, che aveva annullato una multa a un autista del servizio Uber Black per aver "effettuato un servizio di noleggio con conducente senza attenersi alle disposizioni della licenza" in quanto "acquisiva un servizio al di fuori della rimessa".  "Il sistema di noleggio con conducente nelle città in cui è operativo il servizio di taxi non può effettuarsi con le modalità della applicazione introdotta da Uber, che lo assimila al servizio di radio-taxi". 

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Come ha ricordato il giudice, "nel servizio di noleggio con conducente la richiesta di effettuare una determinata prestazione deve pervenire presso la rimessa" e "lo stazionamento dei mezzi deve avvenire all'interno delle rimesse", oltre al fatto che "nei comuni dove vi sia un servizio di taxi è vietata la sosta delle autovetture in posteggio su suolo pubblico, atteso che le vetture devono sostare esclusivamente all'interno della rimessa" dove deve avere "inizio e termine ogni singolo servizio".

 

UBER PER IPHONE UBER PER IPHONE

Nel caso in esame, invece, l'autista si trovava fuori dalla rimessa quando ha ricevuto la prenotazione attraverso il servizio Uber e quindi per la polizia municipale che lo ha multato avrebbe violato i termini della sua licenza. Il giudice di pace aveva annullato la multa mentre ora, come comunicato dall'unione artigiani, il Tribunale di Milano ha ribaltato quella sentenza e confermato la sanzione all'autista.