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SE CADE IL MURO DI BERLINO QUESTA VOLTA CADE TUTTA L’EUROPA – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DEL CANCELLIERE FRIEDRICH MERZ HA MANDATO NEL PANICO I MERCATI EUROPEI: È BASTATA LA POSSIBILITÀ CHE IL GOVERNO NON AVESSE UNA MAGGIORANZA, E CHE QUINDI SI INCEPPASSE IL MAXI PIANO DI INVESTIMENTI DA MILLE MILIARDI, PER FAR SCHIZZARE IN ALTO I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO TEDESCHI – SI È SCATENATO UN EFFETTO A CATENA SUI BOND DI TUTTA EUROPA, COMPRESI QUELLI ITALIANI (I PIÙ ESPOSTI DEL CONTINENTE)
Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”
friedrich merz al bundestag per essere nominato cancelliere foto lapresse 2
Cosa è in gioco per l’Italia e l’intera area euro con il successo o il fallimento di Friedrich Merz si è visto ieri mattina poco prima delle dieci.
Per la prima volta nella storia della Repubblica federale tedesca, il Bundesbank aveva appena respinto al primo voto la conferma del governo: il candidato cancelliere aveva raggiunto appena 310 dei 316 voti che gli servivano, con diciotto defezioni nella maggioranza.
Nel giro di pochi minuti, gli operatori dei mercati finanziari hanno iniziato a manifestare quel che pensavano. Il principale indice azionario di Francoforte - il Dax - ha perso l’1,65% nel giro di un’ora e mezza, trascinandosi dietro le principali borse europee.
La chiusura di giornata non sarà altrettanto negativa (giù dello 0,41% a Francoforte, dopo il passaggio del governo al secondo voto), ma il segnale è stato innegabile: una maggioranza fragile e inquieta a Berlino - se si confermasse tale - restringerebbe i margini di manovra del cancelliere nell’eseguire per intero il suo piano di investimenti da mille miliardi di euro in cinque anni sulle infrastrutture e sulla difesa.
Il solo sospetto che le ambizioni di spesa potrebbero essere ridotte - innescando in Germania una ripresa industriale più debole - è bastato a far scivolare verso il basso tutte le borse europee.
friedrich merz al bundestag foto lapresse.
Ma questo è stato l’aspetto meno sorprendente. I segnali più emblematici sono emersi nei comportamenti degli investitori in titoli di Stato europei.
Perché alla stessa ora in cui Merz era stato respinto al Bundestag al primo tentativo, i rendimenti dei titoli di Stato tedeschi a scadenza decennale si sono impennati: dal 2,51% al 2,55% in soli venti minuti;
a cascata anche le emissioni di debito di tutti gli altri governi della zona euro hanno seguito lo stesso movimento, improvvisamente al rialzo i rendimenti perché erano improvvisamente scesi i prezzi. Come se fosse aumentato un po’ il rischio-Paese sul debito in Germania e in tutta l’area, Italia inclusa.
FRIEDRICH MERZ ACCOLTO ALL ELISEO DA EMMANUEL MACRON - FOTO LAPRESSE
In teoria sarebbe dovuto andare al contrario. Se il cancelliere Merz si rivelasse debole, incapace di controllare la sua maggioranza, allora forse potrebbe non riuscire a varare spesa pubblica per investimenti per tutti i mille miliardi promessi in deficit, appunto per la difesa e le infrastrutture.
Dunque con un governo potenzialmente diviso, in teoria, la Germania dovrebbe fare meno debito pubblico […] e i bond sovrani di Berlino avrebbero dovuto reagire […] con un calo dei rendimenti.
Avere potenzialmente meno deficit significa infatti vendere meno titoli di Stato, a prezzi più alti e di riflesso interessi più bassi.
Invece i rendimenti sono saliti e i prezzi scesi, in Germania e in tutta Europa. Il mercato pensa che, senza quei mille miliardi di investimenti tedeschi, la Germania e tutta l’area euro sarebbero più debole.
Non solo. Pensa anche che se Merz finisse prigioniero di una maggioranza divisa, esposto a nuove imboscate al Bundestag, avrebbe più difficoltà ad annunciare nuovi piani per l’Europa con Emmanuel Macron.
[…]
Ieri il secondo voto su Merz al parlamento tedesco si è consumato poco dopo le 16. E non appena si è capito che l Germania aveva un nuovo governo, le borse e i mercati europei dei titoli di Stato si sono ripresi.
IL RIARMO TEDESCO - GRAFICO DEL CORRIERE DELLA SERA
Ne hanno beneficiato anche il Btp e il Ftse-Mib di Milano. Così questi riflessi degli investitori dicono quel che in gioco con il destino politico di Merz: la credibilità istituzionale ed economica dell’Europa e dei Paesi che ne fanno parte - Italia inclusa - in un mondo dominato dalle guerre commerciali di Donald Trump e quelle reali di Vladimir Putin.
Paradossalmente solo un’Europa che finanzia in comune la risposta a queste sfide può farcela: i mercati lo hanno capito, probabilmente Friedrich Merz anche; il Bundestag, lo vedremo presto.
FRIEDRICH MERZ DOPO LA BOCCIATURA DEL BUNDESTAG
friedrich merz al bundestag per essere nominato cancelliere foto lapresse
friedrich merz al bundestag per essere nominato cancelliere foto lapresse.
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