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Estratto dell’articolo di Francesco Bertolino per www.corriere.it
pepsi tolta dai carrefour in francia
Carrefour non rifornirà più di prodotti del gruppo Pepsi gli scaffali degli oltre 1.500 punti vendita in Italia. […] La ragione dell’esclusione è comunque quella già avanzata da Carrefour per l’analoga misura già adottata in Francia: «i rincari inaccettabili» applicati dalla multinazionale americana sui prezzi di Pepsi, Lay’s, Doritos e altri brand. Da parte sua, Pepsico ha spiegato di essere in discussione da mesi con la catena di supermercati francese e di voler continuare il negoziato in buona fede per riportare i suoi prodotti sugli scaffali.
LO SCONTRO FRA GDO E MULTINAZIONALI
[…] la catena della grande distribuzione non venderà più i marchi di Pepsico neanche in Spagna e Belgio. La mossa di Carrefour è l’ultimo capitolo dello scontro in atto da mesi fra catene della grande distribuzione e produttori di beni di largo consumo. […]
[…]
Il PRECEDENTE IN GERMANIA
Finché i consumatori sono disposti a comprare, le multinazionali possono aumentare i prezzi. Una parte di questi rincari è spesso assorbita dalla grande distribuzione che accetta minori margini pur di conservare elevati volumi. Dopo un anno e mezzo di elevata inflazione, però, in alcuni Paesi alcune catene di supermercati hanno giudicato di aver raggiunto il limite di sopportazione nei loro bilanci. In Germania due delle principali insegne della gdo, Edeka e Rewe, hanno interrotto per qualche tempo i contratti di fornitura con Mars, Kellogg’s, Pepsico e Coca-Cola sempre a causa di rincari considerati eccessivi. […]
LA SITUAZIONE IN ITALIA
In Italia qualche eco della disputa fra grande distribuzione e produttori si era già avvertita ai tempi del trimestre anti-inflazione promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy fra ottobre e dicembre del 2023. Al momento, però, stando a quanto riferiscono fonti di settore, non risultano iniziative simili a quella attuata da Carrefour da parte di altre grandi catene. Secondo le stime preliminari dell’Istata, a dicembre l’inflazione in Italia è scesa al +0,6% annuo e, seppure ancora in forte crescita, il carrello della spesa è salito meno che a novembre, da +5,4% a +5,3%, così come i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto, da +4,6% di novembre a +4,4%.
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