LA TROIKA AVREBBE DATO 15 GIORNI IN PIÙ ALLA GRECIA PER TROVARE I SOLDI (MA L’UE NON CONFERMA) - MILANO DEBOLUCCIA A -0,1%, CALANO I BANCARI - IL GOL DELL’EX: PASSERA VALUTA DI SEPARARE BANCO POSTA DAI SERVIZI - POSSIBILE MORATORIA DEL CREDITO ALLE IMPRESE - LA BANCA D’INGHILTERRA INIETTA 50 MILIARDI DI STERLINE - MERAVIGLIE SINDACALI: IN FRANCIA SCIOPERO SENZA PREAVVISO CONTRO IL DIVIETO DI SCIOPERO SENZA PREAVVISO - ENEL RADDOPPIA SUL BOND - ARPE SI RICOMPRA SIENA - 1 SICILIANO SU 2 VIVE CON UNA PENSIONE…

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1 - BORSA, MILANO DEBOLE (-0,1%): PESANO REALIZZI, BENE FIAT E FERRAGAMO
Lapresse - Gira in negativo la Borsa di Milano in attesa delle decisioni di Bce ed Eurogruppo. L'indice Ftse Mib perde lo 0,12% a 16.649,39 punti e il Ftse All-Share lascia lo 0,06% a 17.610,71 euro. Su Piazza Affari pesano anche le prese di beneficio dopo che ieri i listini milanesi hanno fatto meglio di quelli europei. Tra i titoli in perdita, Mps (-4,52%), A2A (-2,28%), Impregilo (-2,28%) e Telecom Italia (-1,28%). Acquisti invece su Ferragamo (+2,19%), Fiat (+2,03%), Azimut (+1,68%) e Tod's (+1,46%). Tra i bancari, deboli Intesa Sanpaolo (-0,25%) e Unicredit (-0,49%).

2 - BORSE EUROPEE ATTENDONO DECISIONI BCE ED EUROGRUPPO IN LEGGERO RIALZO
(LaPresse) - Andamento in moderato rialzo per le principali Borse europee nella tarda mattinata di scambi, mentre c'è attesa per le decisioni della Bce e per l'Eurogruppo di stasera sulla Grecia. Il Ftse 100 di Londra sale dello 0,24% a 5.890,04 punti, il Dax di Francoforte cresce dello 0,55% a 6.786,03 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un incremento dello 0,41% a 3.424,01 punti. A Madrid, l'Ibex avanza dello 0,54% a 3.424,01 punti.

3 - SPREAD BTP-BUND TORNA SOTTO QUOTA 360 PUNTI BASE
(LaPresse) - Torna a calare sotto quota 360 punti base lo spread tra Btp e Bund a 10 anni, attestandosi a 358 punti. Il differenziale ha chiuso ieri a 360 punti. Il rendimento dei Btp decennali sul mercato secondario è al 5,55%.

4 - GRECIA, DA TROIKA 15 GIORNI DI TEMPO PER TROVARE 300 MLN DI EURO
(LaPresse/AP) - I creditori internazionali della Grecia, ovvero la cosiddetta troika composta da Banca centrale europea, Unione europea e Fondo monetario internazionale, hanno dato altri 15 giorni di tempo al governo di Atene per trovare i 300 milioni di euro mancanti per finalizzare l'accordo sul secondo pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro. Lo ha annunciato un parlamentare greco, Evangelos Antonaros, in un'intervista all'emittente radiofonica di Stato Net.

La troika "ci ha dato 15 giorni per trovare un'alternativa, spero che riusciremo a farcela", ha detto. Il deputato ha poi fatto riferimento al principale nodo dei negoziati sui cui non si riesce a trovare un'intesa, ovvero i tagli al sistema pensionistico. "Qui - ha spiegato - stiamo parlando delle pensioni per persone con salari bassi, quindi la questione è molto importante".

5 - GRECIA; UE NON CONFERMA PROROGA 15 GIORNI...
(ANSA) - La Commissione Ue non ha avuto notizia della proroga di 15 giorni che la Grecia avrebbe ottenuto dalla troika Ue-Bce-Fmi, e non può quindi confermare la notizia che si è diffusa questa mattina: lo ha detto oggi un portavoce della Commissione Ue.

6 - GRECIA, SINDACATI PROCLAMANO SCIOPERO GENERALE DOMANI E SABATO
(LaPresse/AP) - I sindacati greci hanno indetto uno sciopero generale di due giorni, domani e sabato, contro le nuove misure di austerità decise per ottenere il prestito di salvataggio. Ilias Iliopoulos, segretario del sindacato Adedy dei lavoratori del settore pubblico, ha spiegato che la decisione è stata concordata con il principale sindacato del settore privato, Gsee. Ha annunciato inoltre che si terranno manifestazioni fuori dal Parlamento nel centro di Atene in entrambi i giorni e anche domenica, quando i deputati voteranno sulle nuove misure di austerità.

7 - REGNO UNITO, BANCA D'INGHILTERRA: NUOVO STIMOLO DA 50 MLD STERLINE
(LaPresse/AP) - La Banca d'Inghilterra ha deciso per una nuova iniezione di liquidità da 50 miliardi di sterline per l'economia britannica, che si è contratta negli ultimi tre mesi del 2011. Dal 2009, quando l'istituto centrale ha avviato il suo programma di stimoli, sono stati immessi nel sistema 325 miliardi di sterline. La Banca d'Inghilterra ha deciso inoltre di mantenere i tassi di interesse invariati al minimo storico dello 0,5%. Attraverso l'operazione di quantitative easing la banca centrale tenta di scongiurare il pericolo di un credit crunch per le imprese.

8 - POSTE: PASSERA, VALUTAZIONE SU SEPARAZIONE BANCO POSTA DA SERVIZI...
(Adnkronos) - Il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, conferma la disponibilita' a 'valutare la separazione del servizio banco posta da quello postale'. E' quanto si legge nei resoconti stenografici dell'audizione informale che si e' tenuta ieri in commissione Industria al Senato, che sta esaminando il decreto legge liberalizzazioni.

9 - PASSERA, POSSIBILE MORATORIA CREDITO IMPRESE
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Adnkronos) - Una 'possibile moratoria del credito alle imprese'. L'apertura e' arrivata dal ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, secondo quanto si legge nei resoconti stenografici dell'audizione informale che si e' tenuta ieri in commissione Industria al Senato, che sta esaminando il decreto legge liberalizzazioni. Il ministro ha inoltre sottolineato la necessita' di 'approfondire alcuni aspetti fiscali legati ai ritardati pagamenti'.

10 - PASSERA, INTOLLERABILE IMMOBILISMO SU PRODUZIONE GAS
(Adnkronos) - 'E' intollerabile l'immobilismo amministrativo rispetto ad alcune importanti prospettive di crescita delle infrastrutture legate alla produzione del gas'. E' quanto ha sottolineato il ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, secondo quanto si legge nei resoconti stenografici dell'audizione informale che si e' tenuta ieri in commissione Industria al Senato, che sta esaminando il decreto legge liberalizzazioni.

11 - FRANCIA, VOLI CANCELLATI IN QUARTO GIORNO SCIOPERO SETTORE AEREO
(LaPresse/AP) - I passeggeri degli aeroporti francesi affrontano oggi il quarto giorno di cancellazioni e ritardi, dovuti allo sciopero dei dipendenti del settore, in protesta contro la proposta del governo di cancellare il loro diritto di sciopero senza preavviso. Air France prevede l'annullamento di circa il 35% dei voli a lunga distanza e del 25% degli altri, soprattutto per la protesta di piloti e altro personale di terra. Quasi tutti i collegamenti all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi sono stati cancellati.

Lo sciopero dovrebbe concludersi domani, quando i sindacati incontreranno il governo per discutere la riforma che prevede un preavviso minimo di 48 ore prima di incrociare le braccia. Se i colloqui falliranno, le associazioni di categoria hanno minacciato di riprendere la protesta. Intanto, a causa dello sciopero Air France ha perso circa 10 milioni di euro al giorno.

12 - CREDIT SUISSE, IV TRIMESTRE DELUDENTE: PERDITA PER 637 MLN FRANCHI
(LaPresse/AP) - Quarto trimestre in rosso per Credit Suisse. La seconda più grande banca elvetica ha chiuso il periodo ottobre-dicembre 2011 in perdita di 637 milioni di franchi svizzeri (526 milioni di euro), un risultato di gran lunga inferiore alle attese degli analisti. Il ceo Brady Dougan ha affermato che i conti "deludenti" sono dovuti a tagli aggressivi e al possesso di più capitale del necessario. Il consensus era per un utile di 431 milioni di franchi. Nel trimestre luglio-settembre Credit Suisse aveva riportato un utile debole di 683 milioni di franchi e aveva annunciato il 3% di tagli al personale entro la fine del 2013.

13 - LA SPARTIZIONE CILENA...
Sara Bennewitz per "la Repubblica" - Vinci, gigante francese delle costruzioni da 21 miliardi, non è interessato a Impregilo perché «l´Italia è un paese complicato e le società italiane sono complicate». E complicati sono anche i rapporti tra gli azionisti delle aziende italiane. C´è voluto un outsider, il gruppo di costruzioni Salini, per risvegliare dal torpore il leader italiano delle grandi opere.

Per anni, tre azionisti di peso come Gavio, Ligresti e Benetton non sono riusciti a risollevare le sorti della società di costruzioni. Ma in questi giorni il gruppo di Tortona che ha già liquidato Fonsai starebbe negoziando una buonuscita anche per Atlantia. La società dei Benetton vorrebbe riappropriarsi delle autostrade in Cile, che ha in condominio con Gavio, e che aveva acquistato nel 2005 proprio da Impregilo quando i due ne erano già soci. Complicazioni sudamericane.

14 - TLC: FASTWEB, NEL FISSO TRANNE TELECOM NESSUNO GENERA CASSA...
Adnkronos) - "Per lo sviluppo delle nuove reti e' essenziale riequilibrare le risorse nel mercato delle telecomunicazioni fisse: oggi nessun operatore di rete fissa in Italia, tranne Telecom Italia, genera cassa". Lo ha affermato Alberto Calcagno, Direttore Generale di Fastweb, nel corso dell'audizione oggi alla Commissione Trasporti della Camera, riguardo le prospettive di realizzazione delle reti Ngn in Italia.

"L'aumento dei prezzi all'ingrosso per la banda larga, il canone per l'affitto da Telecom Italia dell'ultimo miglio, cosiddetto unbundling, e il prezzo del bitstream, che e' stato deciso da Agcom a partire del 2008, in controtendenza rispetto al resto di Europa, ha determinato -ha proseguito Calcagno- un peggioramento delle condizioni competitive del mercato delle telecomunicazioni fisse". "Gli operatori alternativi, e tra essi Fastweb in primis, -ha sottolineato Calcagno- dall'inizio della liberalizzazione del mercato, hanno portato in Italia innovazione e investimenti".

"Fastweb da sola -ha ricordato il dg di Fastweb- ha investito 5 miliardi di euro per realizzare la rete in fibra ottica piu' capillare d'Europa e ha recentemente rinnovato il proprio impegno sull'Ngn acquisendo una quota di Metroweb". "Per continuare ad essere promotori di innovazione e concorrenza gli operatori alternativi -ha detto ancora Calcagno- hanno bisogno di un riequilibrio sul mercato delle telecomunicazioni fisse, attraverso la riduzione di prezzi all'ingrosso della banda larga che sono oggi immotivatamente inflazionati".

15 - BOLLORE': NEL 2011 FATTURATO A 8,491 MLD (+21%)...
(Adnkronos) - Il gruppo Bollore' ha chiuso il 2011 con un fatturato pari a 8,491 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto ai 7,01 mld del 2010. Lo rende noto lo stesso gruppo in un comunicato. Nel quarto trimestre il giro d'affari del gruppo e' pari a 2,289 mld di euro, in progressione del 19% rispetto al 2010.

16 - QUASI UN SICILIANO SU DUE VIVE DI PENSIONE, PER 7 SU 10 ASSEGNO INFERIORE AI MILLE EURO...

Nino Amadore per il "Sole 24 Ore" - Quasi un siciliano su due percepisce una pensione. Gli assegni erogati ogni anno dagli istituti di previdenza sono poco più di 2,35 milioni a fronte di una popolazione complessiva nella regione di cinque milioni di abitanti: quasi il 70 per cento percepisce un assegno inferiore ai mille euro. È uno dei dati contenuti nel rapporto congiunturale della Fondazione Res presieduta da Carlo Trigilia e presentato oggi nell'Aula Magna della facoltà di Economia del capoluogo siciliano. Il rapporto congiunturale, in quinto elaborato dalla Fondazione e che è possibile consultare integralmente sul sito CongiunturaRes, mette in luce un pessimo andamento dell'economia siciliana, anche rispetto a quella nazionale.

Illuminanti in questo caso i dati sul Pil: per quello siciliano il 2012 sarà ancora un anno nero con un dato che si assesta a - 2,1% rispetto al 2011. Altro dato poco confortante, nella relazione fatta dall'economista della Fondazione Adam Asmundo, è quello che riguarda le imprese, diminuite decisamente: si è passati da 394.488 circa del 2007 a 380.715 dell'anno scorso. Altro elemento è quello che riguarda la pressione fiscale: «In Sicilia era già alta - dice Asmundo - e con i provvedimenti ultimi si è creato un paradosso: cresce di più nelle regioni povere». Se in Sicilia su un reddito di 10mila euro l'addizionale Irpef è tra 140 e 170 euro a Bolzano è zero. La spesa delle famiglie è in calo del 2,5 per cento.

17 - PASSO INDIETRO DI ROSSIGNOLO, CEDUTA DE TOMASO
M.Ver. per il "Corriere della Sera" - Passa di mano il controllo della De Tomaso, lo storico marchio automobilistico acquisito a fine 2009 dalla IAI dell'imprenditore torinese Gian Mario Rossignolo. La De Tomaso, sotto le cui insegne è venuta alla luce dalla fondazione nel 1959 una lunga serie di auto sportive di alto profilo, navigava da tempo in cattive acque; negli ultimi mesi si erano succedute le ipotesi sull'ingresso di nuovi soci che potessero portare alle casse dell'azienda le risorse finanziarie necessarie per sostenere il piano industriale previsto dalla famiglia Rossignolo. Ieri, quest'ultima ha annunciato in una nota di avere sottoscritto un'intesa per la cessione del controllo dell'azienda a un nuovo socio, che «agisce attraverso un istituto di credito ed è costituito da un gruppo di investitori esperti del settore automobilistico, che si sono dichiarati assolutamente convinti della validità del piano industriale».

Sulla nuova proprietà i Rossignolo mantengono il riserbo, anche se voci di corridoio parlano di una società asiatica, forse cinese. Al nuovo socio di maggioranza, dicono i Rossignolo, «faranno capo tutte le decisioni finanziarie», mentre la famiglia occuperà ruoli «legati soprattutto alla produzione e alla commercializzazione del prodotto». «Quello che è importante è che vengano confermati gli impegni industriali», commenta il segretario della Fiom torinese Federico Bellono. Il piano industriale prevede la produzione di due modelli (tra cui la nuova Deauville presentata al Salone di Ginevra) nei due stabilimenti di Grugliasco (Torino) e di Guasticce (Livorno); dovrebbe partire entro fine anno impegnando i circa 1.100 lavoratori, attualmente in cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria).

18 - SATOR RICOMPRA LA QUOTA DI FONDAZIONE MPS
A.Pu. per "Corriere della Sera" Prosegue la retromarcia della Fondazione Montepaschi sui fondi di private equity. Dopo l'accordo di cessione per la quota in Cassa depositi e prestiti (Cdp) - il 12,57% per un valore di 90 milioni -, sono ora in corso le manovre con Sator. Nulla è ancora formalizzato, ma secondo fonti accreditate la società del banchiere Matteo Arpe è in trattativa in questi giorni per riacquistare la quota della Fondazione presieduta da Gabriello Mancini, del valore complessivo (a bilancio della Fondazione) di una sessantina di milioni (fra partecipazioni in Sator, 1,1 %, e nel fondo Sator Private Equity Value).

La Fondazione, interpellata, inserisce l'operazione fra le «varie ipotesi di cessione di asset value», per fronteggiare il piano di ristrutturazione del debito di circa un miliardo. L'eventuale riacquisto della quota della Fondazione Mps, da parte di Sator, sarebbe formalmente alla pari, per una sessantina di milioni quindi, ma con un esborso effettivo di una decina di milioni per il capitale versato in Sator e quello già utilizzato dal fondo di private equity: il resto dei 60 milioni iscritti a bilancio sono infatti semplici commitment, impegni d'investimento. In totale, l'ente di Palazzo Sansedoni ha ancora investimenti iscritti a bilancio per un valore di circa 130 milioni nei fondi di private equity: tolti i 90 milioni in Cdp, restano i 60 milioni in Sator, 15 milioni (per un 5,7%) nel fondo infrastrutturale F2i guidato da Vito Gamberale, 31 milioni nella Clessidra di Claudio Sposito (nei due fondi Clessidra I e Clessidra II) e 25 milioni nell'Idea di De Agostini.

Con tutti si tratta per l'uscita, ma il caso di Clessidra e Sator è particolare. Se non dovesse andare in porto la «rete italiana» delle banche che rinegoziano l'attuale debito dell'ente, la Fondazione dovrebbe cedere attorno al 15% del Montepaschi. In questo caso il fondo di Sposito potrebbe entrare nella banca, anche in cordata con i fondi paneuropei (avrebbero i requisiti Cinven, Apax e Cvc). Anche Arpe aveva accarezzato e poi accantonato (per questioni di governance) l'idea. Se ora la Fondazione Mps esce da Sator e Clessidra, cade l'intreccio. E il filo che la lega ai fondi si assottiglia.

19 - LA CORSA AL BOND, ENEL RADDOPPIA
G.Dos. per il "Corriere della Sera" - I dati ufficiali mancano ancora. Ma ieri sera le indiscrezioni parlavano di una richiesta superiore a 2 miliardi per il bond a 6 anni lanciato dall'Enel lo scorso lunedì. Nel giro di 48 ore era già stata superata la soglia del primo traguardo, fissato a 1,5 miliardi. E adesso, per l'ex monopolista elettrico, dovrebbe scattare, automatico, il raddoppio dell'offerta a 3 miliardi, come peraltro non aveva escluso l'amministratore delegato Fulvio Conti. E se la corsa all'acquisto da parte dell'«Enel-people» dovesse continuare a questo ritmo, diventerà scontata la chiusura anticipata, rispetto alla scadenza prevista del 24 febbraio.

 

 

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