francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio milleri giancarlo giorgetti

ULTIME DAL “CONCERTO” – DALLA PROCURA DI MILANO FANNO SAPERE CHE IL RUOLO DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE "NON È OGGETTO DI ACCERTAMENTO, NON È UNA PERSONA FISICA E NON PUÒ COMMETTERE REATI". PUR NON POTENDO COMMETTERE REATI, EMERGE COMUNQUE IL RUOLO DEL MINISTERO, CHE AVREBBE DATO “UN SOSTEGNO” ALL’OPERAZIONE CON UN RUOLO DI “FACILITATORE” (TRE CONSIGLIERI “INDIPENDENTI” DI MPS SOSTENGONO DI ESSERSI DIMESSI SU INDICAZIONE DEL TESORO E DELLA LEGA) – L’AD DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, È INDAGATO COME “CONCORRENTE ESTERNO” DEL PROGETTO DI CALTAGIRONE E MILLERI

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

GIANCARLO GIORGETTI E FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE (FOTOMONTAGGIO)

MPS-MEDIOBANCA, RUOLO DEL MEF NON È OGGETTO DI INDAGINE

(ANSA) - Nell'indagine della Procura di Milano sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps il ministero dell'Economia e delle Finanze "non è oggetto di accertamento, non è una persona fisica e non può commettere reati".

 

È quanto viene riferito in ambienti giudiziari milanesi a proposito dell'inchiesta in cui sono indagati l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin Francesco Milleri e l'ad del Mps, Luigi Lovaglio.

 

luigi lovaglio

Secondo inquirenti ed investigatori il ruolo del Mef è stato "significativo" in uno dei 5 punti del presunto concerto occulto contestato nell'inchiesta ma non è oggetto di indagine.

 

L'elemento principale, come fanno notare in ambienti giudiziari, in base al quale non possono essere contestati reati sulle "anomalie e opacità" della procedura, che ha portato nel novembre del 2024 il Mef a dismettere il 15% di Mps a favore di Delfin, del gruppo Caltagirone, di Banco Bpm e Anima, è che non si è trattato di una "gara pubblica".  

 

MONTE DEI PASCHI DI SIENA

Da quanto è stato riferito, quindi, "non è centrale" il ruolo del Mef nell'inchiesta, condotta dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf e coordinata dall'aggiunto Pellicano e dai pm Polizzi e Gaglio col procuratore Marcello Viola.

 

Il Ministero, è stato precisato, "non commette reati", avrebbe dato sì un "sostegno" all'operazione, come risulta chiaramente anche dalle 35 pagine del decreto di perquisizione firmato dai pm, ma più in generale "il governo non scala" le banche, "non ha interesse".   

 

alberto nagel

Sempre stando a quanto ricostruito, nella procedura di Abb per la dismissione di quelle quote del Monte dei Paschi che erano in capo al ministero, nelle due fasi precedenti è stata "seguita alla lettera la norma", prevista da un Dpcm, ma "nell'ultima no", ossia in quella di poco più di un anno fa.

 

Tuttavia, non si può individuare un reato in quella presunta cessione pilotata, perché "non è una gara pubblica" e perché un'azionista in linea di principio "può cedere a chi vuole le quote". E la "violazione dell'obbligo di trasparenza" in questo caso non configura un reato.   

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE MEDIOBANCA

Il focus degli inquirenti si è concentrato, dunque, su quella "dismissione" del novembre 2024, perché ha rappresentato, come è stato chiarito, uno dei "tasselli" della più ampia "strategia coordinata" tra Delfin e Caltagirone, per l'accusa, e con l'avallo di Lovaglio, per arrivare al controllo di Mediobanca, attraverso Mps, e a cascata, dunque, anche di Generali.

 

MPS-MEDIOBANCA, INDAGINE VA AVANTI PER RAFFORZARE ACCUSE

(ANSA) - L'indagine della Procura di Milano sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps è "tutt'altro che conclusa". Il materiale raccolto con le perquisizioni e acquisizioni è molto e ora va analizzato da investigatori e inquirenti.

 

FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE - FRANCESCO MILLERI

E' quanto riferito in ambienti giudiziari milanesi in merito all'indagine in cui sono indagati l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin, Francesco Milleri, e l'ad di Montepaschi, Luigi Lovaglio. L'indagine va avanti e punta a rafforzare il quadro del presunto concerto occulto ipotizzato e che ha al centro l'operazione che avrebbe avuto come obiettivo finale Generali.

 

Secondo l'indagine condotta dal Nucleo Speciale di Polizia valutaria della Gdf e coordinata dai pm Giovanni Polizzi e Luca Gaglio, con l'aggiunto Roberto Pellicano, tra gli elementi che sono a base dell'ipotesi del presunto concerto occulto, oltre all'Abb del novembre 2024 ritenuto caratterizzato, si legge nel decrato di perqusizione eseguito giovedì scorso, da "opacità e anomalie", c'è anche il capitolo che riguarda la "mossa difensiva" di Mediobanca con l'ops su Banca Generali in cambio del 13% della compagnia assicurativa detenuto da piazzetta Cuccia.

 

giancarlo giorgetti - americas cup 2027

Mossa di cui l'assemblea dello scorso agosto, per i pubblici ministeri, è stato un "momento di estrema rilevanza", il cui esito, come hanno riferito fonti qualificate, è stato "un passaggio rivelatorio" per via della "chiamata a raccolta" di chi poteva astenersi o votare contro l'offerta pubblica di scambio, poi bocciata.   

 

In questo quadro tra i "simpatizzati" del piano che Caltagirone e Delfin, con il concorso esterno di Lovaglio, avrebbero portato avanti, si collocano anche Casse di previdenza, tra cui Enasarco che, si legge nell'atto, ha acquisito quote Mediobanca attraverso intermediari "situati in Paesi non collaboranti con le autorità di vigilanza", ossia a Malta, e "in assenza di delibera del Cda, necessaria per acquisti estranei alla policy di investimento prevista dallo statuto".

 

 

FRANCESCO MILLERI

Per rafforzare l'ipotesi investigativa i pm sono al lavoro su quanto sequestrato. Tra cui il materiale contenuto nei cellulari e negli altri dispositivi elettronici, che verrà selezionato tramite una ricerca per data e 66 parole chiave, tra le quali ci sono, per esempio, "concerto", "ingegnere", "Grilli" (Vittorio, presidente di Mediobanca ed ex ministro dell'Economia, ndr), "Di Stefano" (Stefano, dg delle partecipazioni del Mef), "Corsico" (Fabio, dirigente gruppo Caltagirone), "Bardin" (Romolo, ad di Delfin) fino a "collocamento" e "price guidance".

 

MPS-MEDIOBANCA, 'DA LOVAGLIO CONCORSO ESTERNO NELLA STRATEGIA'

(ANSA) - L’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, è indagato come "concorrente esterno" del "progetto" portato avanti, per l'accusa, da Francesco Milleri, numero uno di Delfin e Luxottica, e da Francesco Gaetano Caltagirone, presidente dell'omonimo gruppo. E' quanto viene chiarito in ambienti giudiziari milanesi a proposito della sua iscrizione nel registro degli indagati per aggiotaggio e ostacolo alle autorità di vigilanza, così come gli altri due indagati.   

francesco gaetano caltagirone - giorgia meloni

 

Stando a quanto riferito, nell'ipotesi di inquirenti e investigatori Lovaglio, nella presunta operazione illecita che ha portato al controllo di Mediobanca e di riflesso su Generali, non avrebbe agito "nell'interesse di Mps e nemmeno per conto del Mef", ma avrebbe fornito un "contributo causale" alla manipolazione del mercato portata avanti dagli altri due indagati con una "strategia coordinata".  

 

Ora con l'acquisizione di una grossa mole di materiale informatico nelle perquisizioni di quattro giorni fa, tra cui telefoni e altri dispositivi dei tre indagati, gli investigatori, attraverso una sfilza di "parole chiave", andranno a cercare altri elementi probatori su quel presunto "concerto" nascosto al mercato e pure sull'interesse di Lovaglio ad avallare la loro azione in una scalata, quella all'istituto senese, "tutta illecita", per i pm, nel suo svolgimento.   

L'operazione, da quanto riferito, "non è stata fatta nell'interesse della banca" e per questo motivo è indagato l'ad Lovaglio, ma non Monte dei Paschi per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.

 

UE, 'NO COMMENT SU MPS, PER NOI NO VINCOLI AD ACQUISIZIONI'

OLOF GILL

(ANSA) - "Abbiamo visto i resoconti sulla stampa, come si sa di principio la Commissione non commenta le indagini penali nazionali in corso". Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Olof Gill, interpellato nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa sulle indagini sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps.

 

"Più in generale possiamo ricordare - ha affermato - che per quanto riguarda la decisione del 2022 sugli aiuti di Stato da parte della Commissione a seguito della cessione della maggior parte della partecipazione italiana in Mps, Mps non è più vincolata dal suo impegno ad astenersi dalle acquisizioni, il che significa che è autorizzata a intraprendere qualsiasi azione aziendale ritenga appropriata per perseguire i propri interessi commerciali".

 

 

alberto bagnai foto di bacco

"L'ultima cosa che posso dire è che dal punto di vista del controllo delle concentrazioni - ha ricordato Gill -, l'acquisizione di Mediobanca da parte di Mps non è stata notificata alla Commissione come non ha raggiunto le soglie Ue è stato esaminato dall'autorità nazionale garante della concorrenza italiana che lo ha approvato nel luglio 2025 questo è tutto ciò che possiamo dire sulla questione da questo podio grazie".

 

MPS-MEDIOBANCA, A CONSOB E BCE RELAZIONE PRIMA DI SEQUESTRI

(ANSA) - Nell'indagine sulla scalata a Mediobanca da parte di Mps la procura di Milano ha sempre interloquito con Consob e la Bce, tant'è che alcuni giorni prima delle perquisizioni e acquisizioni di giovedì scorso, alle due autorità di vigilanza è stata inviata una relazione informativa.

 

È quanto è stato riferito in ambienti giudiziari milanesi in merito all'inchiesta in cui sono indagati l'imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone, il presidente di Luxottica e Delfin Francesco Milleri e l'ad del Montepaschi, Luigi Lovaglio ed anche le due società come persone giuridiche.

 

LUIGI LOVAGLIO AL SENATO - COMMISSIONE DI INCHIESTA SULLE BANCHE - FOTO LAPRESSE

I PM SULL’INCHIESTA MEDIOBANCA “MPS, 5 CONSIGLIERI LASCIARONO PER LE PRESSIONI DEL TESORO

Estratto dell’articolo di Andrea Siravo per “La Stampa”

 

A chi deve credere la Consob? Ai tre consiglieri indipendenti Annapaola Negri Clementi, Paolo Fabris De Fabris e Lucia Foti Belligambi che hanno dichiarato che le loro dimissioni […] «sono state richieste o imposte dal Mef o, in un caso, dal deputato della Lega» Alberto Bagnai «che aveva detto di esprimersi per conto» del Tesoro.

 

O alle altre due dimissionarie Laura Martiniello e Donatella Visconti che hanno riferito – secondo la lettura della procura di Milano – «invece, poco credibilmente, vista la contemporaneità delle dimissioni, di aver maturato autonomamente l'intenzione di dimettersi».

 

MPS MEDIOBANCA

L'uscita dei cinque componenti eletti nella lista del dicastero, guidato da Giancarlo Giorgetti, lascerà lo spazio ai due soci di minoranza di Siena, Delfin e Gruppo Caltagirone, per «entrare nella cabina di regia» dell'istituto di Rocca Salimbeni. Il successivo 27 dicembre il cda ha cooptato i nuovi consiglieri Alessandro Caltagirone ed Elena De Simone, su indicazione del gruppo Caltagirone, Barbara Tadolini, espressa da Delfin, Francesca Renzulli e Marcella Panucci, su indicazione di Anima.

 

L'avvicendamento è uno degli atti preparatori della scalata a Mediobanca attraverso la loro crescente partecipazione in Siena. Un'operazione che, decisa dal board guidato da Luigi Lovaglio, a gennaio prende corpo con il voto determinante dei sette consiglieri espressione del Mef e dei nuovi cinque consiglieri nell'approvare il lancio dell'ops volontaria verso Piazzetta Cuccia. Un piano di cui, per ammissione alla Consob dello stesso amministratore delegato di Mps, il ministero dell'Economia era stato informato.

 

luigi lovaglio il gordon gekko dei riccarelli

La diversità di versioni fornite dai consiglieri, che erano indicati nella lista presentata dal Tesoro il 27 marzo 2023, portalo scorso luglio la Consob a chiedere un chiarimento direttamente a via XX Settembre.

 

La posizione del ministero è affidata, con risposta scritta, al direttore generale Stefano Soro che nega di aver avuto alcun ruolo nella scelta operata dai consiglieri. «Si precisa – dichiara il dirigente del Tesoro – che non vi è stata alcuna interlocuzione tra il Mef e i detti consiglieri dimissionari con il fine di sollecitarne o stimolarne le dimissioni ; le loro dimissioni non sono state richieste o imposte dal Mef». [...]

giorgia meloni giancarlo giorgetti foto lapresseFRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE