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Non c’è pace in Unicredit. Jean Pierre Mustier, che continua a vendere pezzi pregiati della banca senza una strategia che giustifichi il suo operato (lunedì 8 luglio ha annunciato la cessione della partecipazione che gli restava in Fineco, la miglior piattaforma di home banking e trading on line sul mercato), non è contento di come viene gestita la sua immagine e quella dell’istituto.
Ma siccome Louise Tingstrom, colei che di fatto è la responsabile della comunicazione pur avendo solo un rapporto di consulenza, non è in discussione, nel mirino è finito Max Hohenberg, il manager austriaco che nel maggio 2018 proprio Tingstrom aveva voluto assumere come capo delle relazioni esterne della banca. Con tanto di mal di pancia della struttura, a cominciare da Renato Vichi, il capo della comunicazione che in disaccordo con il nuovo organigramma appena tre mesi dopo l’arrivo di Hohenberg è andato via trovando pronta accoglienza in Ubi.
L’IRRITAZIONE DEGLI AZIONISTI
Eppure, nonostante rivolgimenti e riorganizzazione degli uffici cui più volte ha messo mano imponendo, oltre che la cravatta rossa con l’alce (Elkette è il simbolo ufficiale della banca) anche la sua regola del divide et impera, ovvero una diarchia a capo di ogni divisione, il banchiere francese è ben lungi dall’essere contento.
jean pierre mustier con elkette versione disegno
Nemmeno le compiacenti e inginocchiate interviste che ha rilasciato negli ultimi mesi a mani basse sono riuscite a placare prima la perplessità poi l’irritazione degli azionisti, le cui partecipazioni sono state falcidiate dal pesante crollo del titolo in Borsa (nei mesi scorsi ha viaggiato per molto tempo sotto i 10 euro) dopo essere stati chiamati ad aprire il portafoglio per finanziare un aumento di capitale monstre da 13 miliardi, e soprattutto dopo aver visto Unicredit sottoposta a una dismissione costante dei suoi asset una cui spiegazione, forse, verrà data nella presentazione del nuovo piano industriale prevista per dicembre. (Anche qui, non si può non notare l’anomalia: Mustier aveva annunciato con largo anticipo la presentazione di un piano industriale posponendo di quasi un anno la data del suo disvelamento).
BERETTA INCARICATO PRO TEMPORE DEI RAPPORTI CON I MEDIA
Per il momento l’ad ha chiesto a Maurizio Beretta, direttore degli affari istituzionali del gruppo fin qui miracolosamente sopravvissuto alle purghe dell’ex legionario francese (è uno dei pochi manager della vecchia gestione Ghizzoni ad aver conservato posto e lauto stipendio) di occuparsi pro tempore anche dei rapporti con i media. In attesa, forse, che l’intoccabile Tingstrom, la Luisona come viene affettuosamente chiamata dai dipendenti del grattacielo di piazza Aulenti, tiri fuori dal cassetto qualche altro nome da proporgli.
louise tingstromjean pierre mustier con elkette l alce peluche di mustier
Louise Tingstrom e Teresa Wincrantzjean pierre mustier con elkette l alce peluche di mustierlouise tingstrom and partner
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