VENEZIA RIFIUTA LE CROCIERE, MA IL MINISTRO DELL’AMBIENTE CLINI NON È D’ACCORDO (PROPRIO LUI!) - NELLA LIQUIDAZIONE DELLA BRANCH ITALIANA DI DEWEY & LEBOEUF, GLI AVVOCATI BRUNO GATTAI E SOCI DOVRANNO RESTITUIRE UNA PARTE DELLO STIPENDIO DELL’ULTIMO BIENNIO - LA FARMACISTA ITALIANA CHE HA CONQUISTATO LONDRA E GLI USA ISTITUISCE IL PREMIO “DONNA DELL’ANNO”…

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

Carlo Cinelli e Federico De Rosa per "Corriere Economia"

1 - Non è Wikileaks ma l'autorevole «Above the law» ad aver scoperchiato la pentola. Il sito americano specializzato in gossip legale ha rivelato i retroscena della liquidazione di Dewey & LeBoeuf, una delle più note law firm internazionali finita in Chapter 11. C'è un'appendice anche sulla branch italiana, piuttosto interessante. I liquidatori hanno chiesto a Bruno Gattai e soci di aderire al Partner Contribution Plan.

Il «gettone» è decisamente costoso. Gli avvocati dovranno restituire una parte dello stipendio dell'ultimo biennio (i liquidatori la chiamano excess compensation) oltre alle somme contributive e previdenziali non versate. A Gattai, che nel 2011-2012 ha incassato 3,75 milioni di dollari, sono stati chiesti indietro 1,4 milioni, a Stefano Speroni quasi un milione di dollari su 2,83 milioni incassati nel biennio e a Davide Contini 670 mila dollari a fronte di compensi per 2,49 milioni. In cambio potranno avere una liberatoria.

2 - Non solo Schettino. Dopo il naufragio della Costa Concordia i veneziani non vogliono più vedere navi da crociera ancorate a pochi metri da piazza San Marco. «Hanno la sindrome di Gulliver», sostiene (pro domo sua) il presidente dell'autorità portuale di Venezia, Paolo Costa, che gestisce otto terminal dedicati alle navi da crociera. La tesi - controcorrente - del manager è contenuta in «Venezia dal mare. Le crociere» edito da Marsilio, da domani in libreria. Ma più di Costa chi va controcorrente è l'insospettabile ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a cui è stata affidata la prefazione del libro.

3 - Ornella Barra, la farmacista di Chiavari che con Stefano Pessina, ingegnere nucleare, ha conquistato il primato mondiale della salute con una catena di drug store che va da Londra agli Stati Uniti, sa cosa vuol dire essere una donna in carriera e distinguersi in un mondo di uomini.

Sarà per questo che ha voluto sponsorizzare il premio internazionale «Donna dell'Anno», assegnato nei giorni scorsi allo Sporting d'Hiver nella Salle des Arts di Montecarlo. Il riconoscimento, a due signore che si sono distinte nell'ambito della ricerca scientifica e dell'assistenza all'infanzia, è andato a Maria Betti, la direttrice del Laboratorio Ambientale Marino dell'IAEA (Agenzia Internazionale di Energia Atomica) e a Françoise Bardon, infermiera, da più di 15 anni in Colombia per la ONG internazionale Mission Enfance.

 

IL FALLIMENTO DI DEWEY LEBOEUF COSA HA AFFONDATO DEWEY LEBOEUF ILLUSTRAZIONE DI COLONEL FLICK LA NAVE MSC DIVINA ENTRA NEL PORTO DI VENEZIA IL MINISTRO CORRADO CLINI ornella barra