
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
Video di Veronica Del Soldà per Dagospia
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Annalisa Ausilio per www.ilfattoquotidiano.it
"Ha gli stessi poteri di un monarca assoluto: decide le maggioranze di governo, dà ordini ai partiti, monita sulla magistratura e sul voto degli elettori. Addirittura non può essere nominato in Parlamento". Marco Travaglio, vicedirettore de Il Fatto Quotidiano e scrittore, presenta con Antonio Padellaro (direttore de il Fatto Quotidiano), Paolo Flores D'Arcais (direttore di Micromega) e Daniela Ranieri (scrittrice) e al teatro Quirino di Roma il suo ultimo saggio "Viva il Re!" (edito da Chiarelettere, 16,90 euro, 640 pagine).
Un libro che ripercorre il disegno politico di Giorgio Napolitano, il primo presidente eletto due volte al Quirinale: blindare le larghe intese, distruggere il bipolarismo e accentrare sempre più poteri ignorando la Costituzione. "Renzi per lui rappresenta uno smacco, gli ha sfilato la carica da segretario del Pd che esercitava da anni". La minaccia di dimissioni? "E' la sua spada di Damocle sulla testa dei parlamentari e dei partiti, un abuso di potere dato che non spetta a lui concepire disegni politici".
"Credo - conclude Travaglio leggendo il messaggio che Indro Montanelli inviò al presidente Sandro Pertini dopo la sua elezione - che se in questi anni avesse ricevuto più critiche avrebbe fatto meno errori".
DALL'INTRODUZIONE AL LIBRO
Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l'è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l'automobile. Ma lo Stato sì...
Qui si racconta il suo lato B, finora - salvo rare eccezioni - ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce "lesa maestà ". Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico intendo, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù.
Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti... Fra uno strappo oggi, una forzatura domani e un abuso dopodomani, Napolitano è diventato quello che tutti vediamo: il capo dello Stato di Emergenza, di Eccezione e di Necessità , che tutto può, anzi tutto deve... Può un presidente della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione - quella vera, quella del 1948 - modificarla progressivamente a sua immagine e somiglianza, e intanto sollecitare continuamente i partiti a riformarla?... In questi anni di democrazia sottovuoto spinto, per mancanza di veri politici e di una vera politica, l'unico disegno politico chiaro e netto è stato ed è il suo. E lui lo persegue con certosina, scientifica, pervicace metodicità .
Marco Travaglio
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