1- LA FORNARINA PIAGNENS INCONTRA PER LA PRIMA VOLTA L’INOSSIDABILE ROMA CAFONAL 2- ECCOLA LA PICCOLA THATCHER CONCIATA DA CINESINA FARE IL SUO INGRESSO AL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA PER ASCOLTARE IL ZUM-PA-PA’ DI QUEL MODESTISSIMO UOMO CHIAMATO RICCARDO MUTI, UN TIPINO CHE ANCHE QUANDO DICE “BUONA SERA” SI GONFIA COME UN PALLONE E SEMBRA IN CONNESSIONE CON LE ANIME DI MOZART E WAGNER 3- E TRA GIORGIO “BANALITANO” E CALTARICCONE CON FIDANZATINA DELL’EST, PAOLA SEVERINO E ANNA MARIA CANCELLIERI, S’APPALESA ROMA GODONA: MARTA MARZOTTO TRAVESTITA AL SOLITO DA MADONNA PELLEGRINA ALLA FACCIA DEI SUOI OTTANT’ANNI 4- ESSI’: UNA VOLTA CHE I NOSTRI ALGIDI TECNICI FINISCONO “OUTDOOR”, LONTANI DAI LORO “CENACOLI” E “TORRI D’AVORIO”, ACCADE SEMPRE LO STESSO FENONEMO: SI CAFONALIZZANO (PER LA SERIE PROFETIZZATA DA ANDY WARHOL: “E’ LA CORNICE CHE FA IL QUADRO”)

Mario Pizzi da Zagarolo

1- ALTA SOCIETÀ
Carlo Rossella perr "Il Foglio" - Dopo concerto. Cena international dalla marchesa Giovanna Sacchetti in onore del grande Riccardo Muti. Gelato favoloso.

2- MUTI E SUONATI
Roberta Petronio per "Il Messaggero"

Riccardo Muti torna sul podio a Roma, si rinnova la magia della grande musica al Teatro dell'Opera. Il celebre direttore d'orchestra italiano, nominato direttore a vita dell'istituzione di piazza Beniamino Gigli, ieri sera ha diretto i musicisti della Chicago Symphony Orchestra ai quali è legato con un rapporto molto stretto dal settembre 2010, da quando ha assunto il ruolo di direttore musicale.

Il ponte fra Stati Uniti e Italia, e in particolare tra Roma e Chicago dopo l'evento di ieri è una realtà. La tournèe dell'orchestra americana, tra le più famose per la sua forza d'espressione e per le sue radici antiche, è partita dalla Capitale come voluto dallo stesso maestro Muti, con una soirèe che ha fatto registrare il parterre delle grandi occasioni.

Non c'è il tradizionale tappeto rosso a sottolineare il valzer degli arrivi, ma il rito è ugualmente solenne. Le istituzioni, il mondo dell'imprenditoria, l'alta società si trovano d'accordo sull'importanza della première e partecipano in forze. I volti noti sono tantissimi.

Arrivano il ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, il ministro del Lavoro Elsa Fornero, il ministro della Giustizia Paola Severino, il ministro del Turismo Piero Gnudi. Nel parterre, ecco Francesco Gaetano Caltagirone, presidente dell'omonimo gruppo, l'amministratore delegato dell'Enel Fulvio Conti, il presidente di Unindustria Aurelio Regina, il vicepresidente del Csm Michele Vietti, e poi il deputato Rocco Crimi, la senatrice Anna Finocchiaro, Franco Bassanini.

Una lunga fila di auto blu lascia scendere ospiti eccellenti, tra loro l'ambasciatore degli Stati Uniti David Thorne accompagnato dalla moglie Rose, e preceduto da una folta delegazione di ospiti americani.

Il sindaco Gianni Alemanno va incontro alla moglie Isabella Rauti, poi insieme davanti all'ingresso del foyer attendono l'arrivo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accolto tra gli applausi e con l'affetto dei presenti.

Nel frattempo, avevano già preso posto in platea il collezionista Giuseppe Calabresi con la moglie Sabina, Laura Melidoni, Augusta Iannini, Milly Marchini, Enrico Cisnetto, Renato Balestra, Maite Bulgari, Camilla Morabito e Walter Galleni, Mario e Marisa Stirpe, Stefano Pulsoni.

«Ciò che l'Opera di Roma sta esprimendo con Muti può e deve diventare uno degli esempi di riferimento, un luogo dove si crea cultura con sentimento» aveva scritto e dichiarato il sovrintendente Catello De Martino alla vigilia dell'attesissimo concerto. Per le signore sono pronte centinaia di rose bianche a gambo lungo.

Marta Marzotto in caftano verde smeraldo saluta le sue amiche tra cui Sandra Carraro. Il concerto, inizia con una suite di Rota, è prosegue con due esecuzioni di alto profilo come il poema sinfonico op.24 Tod und Verklärung (Morte e Trasfigurazione) di Richard Strauss, e la Quinta Sinfonia in re minore op. 47 di Dimitrji Shostakovich.

«Il nostro Paese di cultura e arte si è nutrito, in passato, più e meglio di tanti altri. Testimoniare che questa tradizione non è estinta è il modo migliore per cominciare a rinascere», è l'augurio espresso da Muti prima dell'esibizione. Ancora una volta, spazio alla musica.

 

 

TEATRO DELL OPERA DI ROMA WALTER GALLENI E CAMILLA MORABITO SPETTATORI STEFANO PULSONI MINISTRO PIERO GNUDI RICCARDO MUTI MINISTRO PAOLA SEVERINO MINISTRO PAOLA SEVERINO MARTA MARZOTTO