CAFONALINO DERBY - DOPO LA GUERRIGLIA NELLA MANIFESTAZIONE DI SABATO, ANCHE LAZIO-ROMA DIVENTA PALCOSCENICO DI EPISODI DA DIMENTICARE. PRIMA DEL FISCHIO D´INIZIO DEL MATCH DALLA CURVA BIANCOCELESTE PIOVONO RIPETUTAMENTE CORI ANTISEMITI INDIRIZZATI AI SUPPORTER GIALLOROSSI - LUIS ENRIQUE, LA SCONFITTA TE LA SEI CERCATA…

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Foto GMT-Mezzelani

1- E IN CURVA NORD TORNA LA VERGOGNA DEI CORI ANTISEMITI
Matteo Pinci per "la Repubblica - edizione Roma"

Dopo la guerriglia nella manifestazione di sabato, anche il derby Lazio-Roma diventa, nella capitale, palcoscenico di episodi da dimenticare. Prima del fischio d´inizio del match dalla curva biancoceleste piovono ripetutamente cori antisemiti indirizzati ai supporter giallorossi. Ma che colpiscono, in maniera molto più diretta, la comunità ebraica di Roma. In un giorno, tra l´altro particolare: perché proprio ieri, 16 ottobre, ricorreva il 68esimo anniversario della deportazione degli ebrei romani da parte dei nazisti.

Una pagina nerissima della storia di questo paese. Dura la replica di Riccardo Pacifici, presidente della comunità ebraica, durante la fiaccolata organizzata per ricordare il triste anniversario: «Anche adesso dalla Curva Nord continuano ad arrivare insulti agli ebrei e non solo. Accade questo nonostante si faccia una manifestazione come il Trofeo della Memoria. Di questo siamo stanchi e non vogliamo continuare a parlare».

Chissà se dei cori dei suoi tifosi si è invece accorto Lotito, con la testa ancora alle parole con cui Totti aveva ironicamente pronosticato Reja come "uomo derby". «Lo sfottò va bene in determinanti momenti, in altri invece può creare delle istigazioni indirette. Anche se in buonafede. Ma Totti non è un mio omologo, non rispondo a chi svolge ruoli diversi dai miei. Gli ha risposto il capitano della Lazio». Difficile però imputare alle frasi del capitano della Roma il fermo di tre tifosi prima del match.

Un 23enne sorpreso in possesso di un coltello è stato arrestato per porto d´armi e oggetti atti ad offendere. Stessa sorte per un ragazzo minorenne, per questo denunciato esclusivamente in stato di libertà. Denuncia anche per un altro 22enne che aveva con sé un petardo di grosso calibro e un fumogeno. I tre sono già stati colpiti da daspo per 3 anni. Identificate anche altre 7 persone in compagnia dei tre fermati. Per tutti, il derby è finito prima ancora di cominciare.

2- LUIS ENRIQUE, TE LA SEI CERCATA
(Leggo - F.Maccheroni)
Perché Luis Enrique si è rimangiato i cotillon. Per la prima volta da quando ha messo piede a Trigoria ha schierato dietro le punte un trequartista di ruolo (Pjanic). E il vecchio noioso possesso palla s'è visto soltanto con Stekelenburg che veniva continuamente chiamato a dialogare con la difesa per allentare la pressione della Lazio.

L.E. rifletterà su alcune scelte, fra cui quella di preferire l'ingenuotto Kjaer a Burdisso, un peccato che si è rivelato mortale in occasione del fallo da rigore su Brocchi (è svenuto su una carezza) che ha consentito a Hernanes di siglare il pareggio e ha lasciato la Roma in dieci. Non fosse stata frettolosa e sfortunata, la Lazio avrebbe portato a casa il risultato senza tutti questi patemi. Ma i pali (due) e un superbo Heinze, ben sostenuto dal solito De Rossi, hanno alzato una barriera che ha resistito anche all'inferiorità numerica.

Eccellente la risposta sulle palle alte, grazie anche a Osvaldo, preziosissimo nei recuperi. La Lazio è stata esaltata da Hernanes, da un Ledesma sempre grintoso e da Brocchi, che non avrà pedigree nobile, ma macina chilometri e risulta sempre decisivo. In difesa si arrangia, ma centrocampo e attacco sono super. E il terzo posto in compagnia del Cagliari non sembra un premio eccessivo.
Infine Tagliavento. A parte il rigore, inadeguato, come Luis Enrique.

 

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