DAGOREPORT – MATTEO FA IL MATTO E GIORGIA INCATENA LA SANTANCHÈ ALLA POLTRONA: SALVINI, ASSOLTO AL…
Video di Veronica del Soldà per Dagospia
Richard Gere e Marco Pannella, Frattini e Er Piotta, Il Principe Giovannelli e Venditti: misto frutta al Festival del Cinema
Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
1. LOVE, ROSIE OVVERO #SCRIVIMI ANCORA, FAN IN DELIRIO PER I DUE 'INNAMORATI' LILY COLLINS E SAM CLAFIN
Dalle prime ore del mattino si sono sistemati a bordo del red carpet. Centinaia di ragazzini che non vogliono perdersi, alle 16.30, Lily Collins e Sam Clafin protagonisti di Love, Rosie (#ScrivimiAncora), adattamento cinematografico del best seller “Scrivimi ancora” della scrittrice Cecelia Ahern. Il film è diretto dal regista tedesco Christian Ditter, famoso per French for Beginners – Lezioni d’amore.
Love, Rosie racconta la storia di due ragazzi, Rosie e Alex, amici per la pelle fin da bambini, costretti a separarsi: il loro rapporto prosegue via e-mail, lettere, sms, cartoline, fra riavvicinamenti e distacchi, sempre in bilico fra amicizia e amore. Protagonista femminile è Lily Collins, attrice e modella resa celebre dal film Biancaneve, al fianco di Julia Roberts. Con lei, Sam Claflin, attore di Hunger Games, Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare e di Biancaneve e il cacciatore.
2. IL GIULIO CESARE COMPIE 80 ANNI. POLITICA, FILM E CANZONI NEL LICEO MODELLO DEL DUCE
Sara Grattoggi per “la Repubblica - Roma”
Ottant'anni di scuola e storia del Paese sono passati dalle sue aule. E il Giulio Cesare, il liceo classico più grande d'Italia, si prepara a festeggiarli, con una tre giorni che il prossimo week-end coinvolgerà l'intero quartiere, i professori, ma soprattutto gli alunni di ieri e di oggi. Anticipata dalla presentazione al Festival del Film di Roma del documentario di Antonello Sarno, "Giulio Cesare - Compagni di scuola", a cui parteciperanno 150 alunni dell'istituto, l'iniziativa prenderà il via venerdì, quando in cattedra saliranno diversi ex studenti, fra i 28 e i 45 anni che diventeranno "professori per un giorno".
Sabato e domenica, invece, si guarderà al passato, con la mostra interattiva "Correva l'anno": attraverso filmati dell'Istituto Luce, documenti storici, fotografie e libri d'epoca e interviste a ex alunni, i ragazzi nei mesi scorsi hanno ricostruito la storia della scuola fondata nel '34. E della sua attuale sede di corso Trieste, inaugurata nel 1936 da Mussolini come scuola modello, occupata nel '43 dai tedeschi, che la devastarono, e usata nel dopoguerra come ricovero per i senzatetto, fino al '46, anno in cui finalmente fu libera di riprendere l'attività didattica.
Terreno di scontro politico studentesco negli anni di piombo, la scuola ha vissuto controverse pagine di storia. Ma dalle sue aule, punto di riferimento per la borghesia del quartiere Trieste, ma non solo, sono usciti personaggi di spicco del mondo accademico, politico e dello spettacolo: dal decano dei critici cinematografici italiani, Gian Luigi Rondi, a Marco Pannella. Da Serena Dandini a Maurizio Costanzo. Da Tullio De Mauro ad Antonello Venditti, che della scuola si è fatto cantore. Alcuni di loro, sabato, discuteranno del futuro, attraverso temi chiave come "legalità", "poesia", "sostenibilità", nel convegno "Quali parole per domani?".
Ci saranno, fra gli altri, il linguista De Mauro e l'ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò, lo scrittore e critico Arnaldo Colasanti e il chimico Luigi Campanella. "Ma anche Silvio Micali, premio Turing (il Nobel dell'informatica ndr) nel 2012 ci manderà un saluto dal Mit di Boston", annuncia la preside Micaela Ricciardi. "Abbiamo disegnato un programma in cui il ricordo del passato conviva con la proiezione nel futuro, perché è questo anche il compito della scuola" spiega la dirigente. Ancora avvolta dal mistero, invece, la visita di Venditti: "Arriverà di sicuro, ma non sappiamo quando. Sarà una sorpresa". E in molti si aspettano già uno dei suoi concerti improvvisati nel cortile, come fece nel 2012.
Domenica, invece, a aprire la giornata sarà la "Corsa di Giulio", una mini-maratona di 5 chilometri nel quartiere, a cui seguirà un concerto in aula magna e l'assegnazione del premio "La gens più Julia" allo studente iscritto che vanta in famiglia il maggior numero di ex alunni. A chiudere la festa, alle 18, sarà infine la proiezione del film di Sarno, che tornerà "a casa", dove nei mesi scorsi è stato girato.
3. FESTIVAL ROMA: IL GANGSTER-DRAMA FIRMATO PIVA
Francesco Gallo per “Ansa.it”
Tratto da una storia vera e con tanto di libro omonimo firmato dal pubblico ministero Luigi Alberto Cannavale e Giacomo Gensini, sono piombati al Festival di Roma la camorra napoletana anni Settanta firmata da Alessandro Piva con 'I milionari' (Cinema d'Oggi), quarto lungometraggio del regista autore del pluripremiato La Capa Gira (David di Donatello). Il film narra l'ascesa e la caduta di un clan criminale napoletano attraverso il racconto di un boss Marcello Cavani detto 'Alendelon' (Francesco Scianna) e della sua famiglia, divisa tra aspirazione a una vita borghese e desiderio di potere.
Oltre Scianna nel film, una sorta di gangster-drama che sarà distribuito da Teodora a novembre, la moglie di Marcello Cavani Rosaria (Valentina Lodovini), Gennaro (Carmine Recano), Babbà (Francesco Di Leva), 'O Piragna (Salvatore Striano) e Don Carmine Gianfranco Gallo. ''Mi rendo conto che questo film ha un tema molto praticato anche da alcune serie tv come 'Gomorra', che però noi abbiamo anticipato temporalmente, ma l'idea di fondo è molto diversa. Ovvero che la vita criminale non può che implodere se convivono anima borghese e vita da latitante''.
E spiega meglio Piva:''ci sono molti modi diversi per guardare questi temi, diverse angolazioni, e io ho scelto la strada meno battuta, quella di fare un gangster-drama all'Americana che permette, tra l'altro, un maggiore approfondimento dei personaggi''.
Dice invece Valentina Lodovini che al festival di Roma sta in ben tre film (Buoni a nulla di Gianni di Gregorio e Tre Tocchi di Marco Risi): ''Per un attore la cosa più importante è che ti fanno fare ruoli diversi. E questa volta mi è toccata Rosaria, moglie di un criminale, ma soprattutto, una donna che viene dalla provincia e si sposa a 16 anni. Lei pensa di poter tenere fuori dalla porta il mondo del marito. Una cosa impossibile. Rosaria è un po' un archetipo di un certo tipo di donna''.
Per Francesco Scianna fare l'attore invece ''vuol dire avvicinarsi senza alcun pregiudizio ai nuovi ruoli. Dimenticare chi sei e onorare personaggio da abitare o che vorresti abitare''. Nel caso di Marcello Cavani, ''è un personaggio che esiste davvero, ma che non ho potuto incontrare perché sotto copertura. Lui è sicuramente un uomo attratto dal potere anche se la sua natura più profonda gli dice che in realtà lui è di un'altra pasta. Spero che questa cosa arrivi al pubblico, l'angoscia che questo uomo prova di fronte a questa sua difficoltà''.
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