feretro di papa francesco accolto a santa maria maggiore da un gruppo di poveri, migranti, transgender e detenuti 3

“PAPA FRANCESCO ERA VICINO AI POVERI, CONTRO LA GUERRA, E CON LE PERSONE LGBT+. FATELO SANTO SUBITO” – LA COMUNITÀ TRANS RICORDA IL PONTEFICE: “QUALCUNO DICE CHE PER LA NOSTRA COMUNITÀ NON HA FATTO ABBASTANZA. MA A VOLTE 'FARE' NON È TANTO IMPORTANTE QUANTO 'DIRE'. SARANNO ALTRI A 'FARE', MA FRANCESCO INTANTO HA SEMINATO LA SUA VICINANZA ALLA COMUNITÀ LGBT+. PAROLE DI AFFETTO, E ANCHE…”

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FERETRO DI PAPA FRANCESCO ACCOLTO A SANTA MARIA MAGGIORE da un gruppo di poveri, migranti, transgender e detenuti

(ANSA) - Coi suoi grandi occhiali da sole bianchi, il foulard al collo e un cappello a fantasie animalier, Regina non si fa illusioni: "Trent'anni fa, io qui: sarebbe stato impossibile". E invece oggi, a sessant'anni d'età e dopo tanti momenti di difficoltà in gioventù, è possibile grazie a Papa Francesco che lei, esponente ("non militante") della comunità LGBT+ possa stare sulla piazza della basilica di Santa Maria Maggiore.

 

A chiedere, con un cartello con l'effigie del Pontefice, una cosa semplice e insieme grande: 'Santo subito'. Santo perché? "Perché con la santità si fermano, si 'congelano' i valori di un personaggio - spiega - la sua santità era nell'essere vicino ai poveri, contro la guerra, e con le persone LGBT+. Quindi meglio farlo santo subito, il prima possibile".

FERETRO DI PAPA FRANCESCO ACCOLTO A SANTA MARIA MAGGIORE da un gruppo di poveri, migranti, transgender e detenuti

 

Regina è di Ostia. È un'artista, pittrice, ma fa anche degli show, partecipa a eventi "con la corona in testa: sono una Regina, è il mio personaggio". Ed è cattolica, profondamente religiosa, spiega: "Io mi sono sempre sentita donna - racconta - fin da quando da giovane frequentavo la chiesa, i gruppi parrocchiali. Erano tempi in cui era anche proibito dirlo. Adesso vado in chiesa, prego, sono devota ai miei santi, ho uno zio monsignore. Penso che il messaggio di Cristo sia universale, e che la Storia sia fatta anche di momenti di passaggio".

FERETRO DI PAPA FRANCESCO ACCOLTO A SANTA MARIA MAGGIORE da un gruppo di poveri, migranti, transgender e detenuti

 

 Il pontificato di Francesco, ne è convinta, è uno di questi. "Qualcuno dice che per la nostra comunità LGBT+ non ha fatto abbastanza - prosegue Regina - Ma io penso che a volte 'fare' non è tanto importante quanto 'dire'. Saranno altri a 'fare', ma Francesco intanto ha seminato la sua vicinanza alla comunità LGBT+. Parole di affetto, e anche solo quelle danno il valore della sua persona, un messaggio di amore per le persone".

 

Parole, ma anche azioni: è noto il calore con cui Francesco accoglieva il mercoledì mattina le ragazze trans latinoamericane della parrocchia di Torvaianica, in provincia di Roma, che per lui preparavano le empanadas, una delizia della sua terra che il Pontefice argentino amava molto.

bergoglio papa francesco e l'incontro con una trans

 

Gesti che contano, che lasciano il segno nella loro apparente semplicità. E quindi eccola qui, Regina, in un pomeriggio di fine aprile mentre si seppellisce un Papa, che porta con sé nelle mani, di fronte a una basilica, la storia della sua vita insieme a un cartello dal messaggio forte e chiaro. "Francesco era santo, ora santo subito".

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