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Marialuisa Miraglia per Stonemusic.it
Rolling Stones in America, 1964
C'è una prima volta per tutto. I Rolling Stones avevano esordito in uno dei templi del rock, il Marquee di Londra, il 12 luglio 1962; avevano pubblicato due singoli e qualche LP. Poi, il 16 aprile 1964 il loro primo album, THE ROLLING STONES, uscito in America il 30 maggio con il sottotitolo ENGLAND'S NEWEST HIT MARKERS (ve ne abbiamo parlato in questo articolo).
Sei giorni dopo, arrivò il momento di far ballare gli Stati Uniti.
La storia di come i Rolling Stones arrivarono a San Bernardino è molto curiosa. Una prima versione narra che il promoter locale Bob Lewis avrebbe voluto i Beatles, ma quando l'affare fallì gli vennero offerti i Rolling Stones come "premio di consolazione" da un'agenzia di prenotazioni di New York. Il prezzo? Fa sorridere, se si pensa ai costi di oggi: 1500 dollari. “Papà, i Rolling Stones sono fighi”. Gli avrebbe detto il figlio.
Rolling Stones in America, 1964
Un altro racconto attribuisce invece il merito di aver portato gli Stones in California alla stazione radio di San Bernardino, la radio "KMEN AM". Il deejay Bill Watson aveva mandato in onda l'intero album, con grande riscontro. E negli anni avrebbe detto di essere stato lui ad aver contattato il manager del gruppo, Andrew Loog Oldham.
Comunque sia andata, la band arrivò all'aeroporto internazionale dell'Ontario, dove venne accolta in modo meno caloroso rispetto ai loro amici-nemici Beatles, sbarcati a New York giusto quattro mesi prima.
Rolling Stones in America, 1964
E anche i fan che accolsero la band allo Swing Auditorium non erano molti: circa 3.500 in un locale che ne avrebbe potuti ospitare quasi il doppio. Pensate, inoltre, che i biglietti costavano 3.50 dollari ed erano ancora disponibili la sera dello spettacolo.
Eppure, la magia di quella sera fu indimenticabile. Quando Mick Jagger, Keith Richards, Brian Jones, Bill Wyman e Charlie Watts salirono sul palco, vennero salutati da un crescendo di urla lungo un minuto. I fan saltarono sulle sedie del locale, le ragazze sfondarono le linee del palco quattro volte per baciare i membri della band, gettando calze di seta, fermagli, calzini, persino una banana.
Jagger, invece, ondeggiò così tanto sul palco che il pubblico alzò le braccia per afferrarlo se fosse caduto, ma l'asta del microfono che stava stringendo gli impedì più volte di perdere l'equilibrio.
Rolling Stones in America, 1964
Non dimentichiamo che siamo ancora agli inizi della carriera della band. La formazione eseguì quella sera 11 canzoni, tra le quali Not Fade Away, Can I Get a Witness, Hi-Heel Sneakers, I Just Want to Make Love to You e un solo originale: Tell Me. Poi, la celebre Route 66, la canzone del loro primo album che nomina proprio San Bernardino.
Il resto del tour fu un flop: gli Stati Uniti, ancora, non erano pronti ad accogliere quella band un po' selvaggia che arrivava dall'Inghilterra.
Ma a San Bernardino, decisamente nostalgici, gli Stones sarebbero tornati altre tre volte: il 31 ottobre 1964, meno di cinque mesi dopo, con una scaletta quasi completamente nuova;
Rolling Stones in America, 1964
Rolling Stones in America, 1964
rolling stones con bill wyman
rolling stones 2
rolling stones brian
rolling stones 1966
rolling stones charlie watts 1965
BEATLES ROLLING STONES
mick jagger keith richards 5
Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962
phil spector rolling stones
Rolling Stones con il pianista Ian Stewart, 1962
rolling stones
gli stones nel 1976
rolling stones londra 1966
dago a lucca per i rolling stones
dago a lucca per i rolling stones
rolling stones 1
rolling stones
rolling stones 4
mick jagger
muddy waters rolling stones 2
muddy waters rolling stones 1
mick jagger in costume a miami
mick jagger con un fan in california
Rolling Stones in America
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