FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
Estratto dell’articolo di Andrea Priante per il “Corriere della Sera”
Steso sull'erba, ferito, sanguinante. E solo. Così, Chris Abom, il tredicenne che lunedì è stato travolto da un pirata della strada a Negrar (Verona), è rimasto per un tempo che pare infinito: quasi due ore.
Le indagini portano a indicare l'ora dell'investimento alle 21.50, mentre l'allarme è arrivato solo alle 23.30, quando alcuni passanti hanno trovato il ragazzino agonizzante. Secondo i medici, se l'investitore avesse chiamato subito i soccorsi, Chris sarebbe riuscito a salvarsi.
Un «buco» di un'ora e quaranta. O forse anche di più, se dovesse venir fuori che Davide B., il 39enne indagato per omicidio stradale e omissione di soccorso, dice la verità quando sostiene che alle 21.40 l'incidente si era già consumato […]
i familiari di Chris Abom sul luogo dell'incidente
«Non sapevo di aver investito una persona — sostiene —. Ho percorso quella strada dove non c'è illuminazione e nemmeno il marciapiede, ea un certo punto ho sbattuto contro qualcosa. Pensavo fosse un cartello stradale, perché poco lontano ce n'è uno tutto accartocciato. Io il ragazzo non l'ho proprio visto: né prima, né durante, né dopo l'incidente».
Nega perfino di essere fuggito: «Mi sono fermato, sono sceso e mi sono guardato intorno». In quel punto la strada costeggia un vigneto che si trova un metro più in basso rispetto al livello della carreggiata: il tredicenne era stato sbalzato lì, a pochi metri da lui. «Ma c'è l'erba alta e, a quell'ora, è buio pesto. Non si vedeva niente. Non ho sentito nulla, per questo sono salito in auto e sono ripartito».
I danni alla vettura sono tali che, secondo i carabinieri, non può non essersi reso conto di aver investito qualcosa di ben più grosso di un segnale stradale. Ad ogni modo, Davide B. ora si dice sconvolto: «Mi dispiace. Vivrò sempre il rimorso ei sensi di colpa».
I genitori del ragazzino, originari del Ghana, chiedono giustizia. «Chris era intelligente, giocava a calcio e sognava di fare l'ingegnere — racconta il papà, Emmanuel Abom —. Ringrazio i carabinieri per aver trovato l'investitore, ma non capisco perché non sia in galera. In Ghana sarebbe già così».
D'accordo anche il deputato veronese Flavio Tosi che sostiene sia «vergognoso che l'investitore segno a piede libero. La giustizia italiana ha storture evidenti».
[…]
Non è escluso che il pm possa chiedere una misura cautelare che dovrà poi essere valutata dal giudice.
chris abom 1la strada provinciale 12 dell aquilino veronail punto in cui è stato investito Chris Abom
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