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TU TI SPOGLI, IO TI SPENNO – UNA 23ENNE DI ORIGINE AFRICANA, RESIDENTE IN EMILIA ROMAGNA, È ACCUSATA DI REVENGE PORN AI DANNI DI UN 25ENNE CAMPANO: I DUE SI SONO CONOSCIUTI SUI SOCIAL E, DOPO QUALCHE CHAT, LEI GLI AVEVA CHIESTO DI FARE “SESSO VIRTUALE” IN VIDEOCHIAMATA – A QUEL PUNTO, LA RAGAZZA HA INVIATO AL GIOVANE UNA REGISTRAZIONE DEL VIDEO DELLA LORO “TROMBATA DIGITALE”, PRETENDENDO 1500 EURO PER NON PUBBLICARLO…

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Estratto dell’articolo di Nicola Sorrentino per www.ilmattino.it

 

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Lo fa spogliare in video, durante una chat, poi lo ricatta pretendendo del denaro per non diffondere quella registrazione tra amici e parenti. Una giovane ragazza di 23 anni, di origine africana ma residente in Emilia Romagna, dovrà difendersi dall'accusa di tentata estorsione. La vittima è un ragazzo di Pagani, di due anni più grande, che il 9 settembre del 2021 avviò una conversazione via social con l'attuale imputata.

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La prima udienza del processo si è celebrata giorni fa, con il racconto del teste di polizia giudiziaria che raccolse, all'epoca, la denuncia della vittima, quindi l'esame della ragazza su quanto accaduto. Il cuore del processo è tutto nella denuncia sporta dal giovane, che ai carabinieri raccontò dei tentativi della ragazza di estorcergli dei soldi. Il ragazzo aveva cominciato a chiacchiere con l'imputata attraverso Instagram, dopo una richiesta di amicizia che la 23enne gli aveva inviato poco prima.

 

I FATTI

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Dopo qualche chiacchiera si era passati ad una videochiamata. La ragazza avrebbe così cominciato a spogliarsi, chiedendo alla vittima di fare altrettanto. I due avrebbero fatto «sesso virtuale». Trascorso qualche minuto, la 23enne inviò al ragazzo una registrazione del video, pretendendo la somma in denaro di 1500 euro. Se il ragazzo di Pagani non avesse pagato, quel video sarebbe finito su tutti i social, oltre che a tutti i contatti del giovane. […]

 

[…] La persona offesa spiegò di non avere quella cifra, riuscendo ad accordarsi per l'invio di appena 100 euro. Nel tentare di prendere altro tempo, nei giorni successivi, il ragazzo subì nuove minacce dalla ragazza, la quale sostenne che era pronta ad inviare il video a più persone, inclusi i contatti della vittima. Il ragazzo ricevette poi un Iban e un codice fiscale per eseguire una ricarica postepay.

 

ESTORSIONE SESSUALE - SEXTORTION

L'estorsione non si consumò. Il ragazzo decise, infatti, di recarsi dalle forze dell'ordine e denunciare quel tentativo di estorsione che stava subendo oramai da qualche giorno. Stando alle indagini, il filmato incriminato finì lo stesso in rete. […] Dal nominativo emerso, si scoprì che la stessa aveva già svariati precedenti per truffe ed estorsioni, oltre che per fatti analoghi a quello ora oggetto di un procedimento dinanzi al Tribunale di Nocera Inferiore. Il dibattimento riprenderà dopo l'estate.

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