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IL PARADOSSO DELL’ITALIA: STRESSA IL CETO MEDIO CHE È L’UNICO CHE TIENE IN PIEDI IL PAESE – IL 64% DELL’IRPEF È PAGATO DA CHI HA UNO STIPENDIO MEDIO. TRADOTTO: IL 30% DI COLORO CHE PORTANO A CASA TRA I 35MILA E I 70MILA EURO PAGA QUASI I DUE TERZI DELLE TASSE - SOLO LO 0,2% HA UN REDDITO COMPLESSIVO SUPERIORE AI 300MILA EURO E DICHIARA IL 7,1% DELL’IRPEF NETTA TOTALE - 12 MILIONI DI ITALIANI NON PAGANO UN EURO DI TASSE…
Estratto dell’articolo di Marco Mobili e Giovanni Parente per www.ilsole24ore.com
[…] sulla scia della crescita del Pil nel 2023 (+6,7% in termini nominali e +0,7% in termini reali), il reddito complessivo dichiarato dalle persone fisiche supera i mille miliardi con un aumento del 5,9% sull’anno d’imposta 2022. Il valore medio si attesta così a 24.830 euro. Su 42,5 milioni di contribuenti che si denunciano al Fisco l’84% dichiara di avere redditi da lavoro dipendente e da pensione.
giorgia meloni e il pizzo di stato - vignetta by emiliano carli
L’imposta netta, ossia quella effettivamente versata all’Erario, cresce del 9% arrivando a 189,9 miliardi per un valore procapite di 5.660 euro. Tuttavia sono oltre 9 milioni i soggetti che dichiarano un’imposta pari a zero. E si arriva addirittura a 11,8 milioni di soggetti che, pur avendo un reddito, non versano tasse grazie al bonus integrativo, i vecchi 80 e poi 100 euro.
Come anticipato restano le disparità. A pagare le tasse in Italia è sempre quello che viene etichettato con una formula spesso troppo onnicomprensiva come «ceto medio», ma che in realtà riguarda quei contribuenti che si collocano sopra i 35mila euro dichiarati. Il 22% (ossia circa uno su cinque) dichiara il 64% dell’Irpef, addirittura il 30% si colloca tra i 35mila e i 70mila euro. Solo lo 0,2% ha un reddito complessivo superiore ai 300mila euro e dichiara il 7,1% dell’Irpef netta totale. Naturalmente anche in questo caso va ribadita la cautela che non si tratta di ricchi, ma dei più fedeli al Fisco.
RICCHI E POVERI - DICHIARAZIONE DEI REDDITI
Ancora disparità se si guarda a livello territoriale. In Lombardia il reddito medio complessivo è il più elevato e supera di poco i 29mila euro procapite.
Segue la Provincia autonoma di Bolzano con 28.780 euro, mentre la maglia nera spetta alla Calabria con 18.230 euro. Resta dunque significativa la distanza tra i redditi medi delle regioni centro settentrionali e quelli delle regioni meridionali.
A dichiarare il reddito più elevato sono i professionisti e gli autonomi con una media che sale da poco più di 64mila euro del 2022 a 70.360 euro. Quello dichiarato dagli imprenditori va su e tocca i 29.250 euro, mentre il reddito medio dei dipendenti si attesta sui 23.290 euro e quello dei pensionati a 21.260 euro.
La differenza tra i redditi dei dipendenti e quelli di autonomi e imprenditori è principalmente legata alla diversa modalità di indicazione dei contributi previdenziali all’interno di questi redditi dove per i dipendenti sono riportati al netto delle quote versate alla previdenza mentre per partite Iva e imprese i redditi sono al lordo dei contributi con un valore medio dichiarato di poco più di 10mila euro.
TASSARE I RICCHI
FINTE RESIDENZE ALL ESTERO PER PAGARE MENO TASSE
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