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SENZA I NONNI, GLI ITALIANI SAREBBE IN MUTANDE - IL 43,2% DEI PENSIONATI GARANTISCE REGOLARMENTE AIUTI ECONOMICI A FIGLI, NIPOTI O PARENTI. IL 61,8% HA VERSATO (O HA INTENZIONE DI FARLO IN FUTURO) UN CONTRIBUTO ECONOMICO A FIGLI O NIPOTI PER SOSTENERE SPESE IMPORTANTI, COME L'ANTICIPO PER L'ACQUISTO DELLA CASA - IL 94,2% DEGLI ITALIANI È CAUTO NELLE SPESE E TENDE A RISPARMIARE PER AFFRONTARE EVENTUALI MALATTIE O CONDIZIONI DI NON AUTOSUFFICIENZA - IL 72,6% DEGLI ATTUALI PENSIONATI VORREBBE POTER CONTINUARE A LAVORARE, MA SENZA PENALIZZAZIONI FISCALI…

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nonni e nipoti

(ANSA) - ROMA, 05 DIC - Il 43,2% dei pensionati garantisce regolarmente aiuti economici a figli, nipoti o parenti. Il 61,8% ha versato (o ha intenzione di farlo in futuro) un contributo economico a figli o nipoti per sostenere spese importanti, come l'anticipo per l'acquisto della casa.

 

D'altra parte, il 54,2% degli italiani ritiene giusto indicizzare all'inflazione anche le pensioni di valore superiore ai 2.500 euro lordi: idea che riflette la consapevolezza che le pensioni non sono rendite eccesive, perché danno supporto anche a figli e nipoti. Lo indica il rapporto Censis nel capito sul Welfare.

 

nonni e nipote

I longevi italiani appaiono sobri nella gestione delle risorse: il 94,2% è cauto nelle spese e tende a risparmiare per affrontare eventuali malattie o condizioni di non autosufficienza, l'89,7% si dichiara attento nella gestione dei propri risparmi a causa della persistente incertezza economica, l'82,2% esercita un controllo accurato e costante del bilancio familiare, monitorando le entrate e le uscite. Si registra inoltre la disponibilità di molti anziani a restare attivi anche dopo il pensionamento: il 72,6% degli attuali pensionati vorrebbe poter continuare a lavorare, ma senza penalizzazioni fiscali.