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AMORI SFIGATI – SU “MYGIRLFUND” SI CREANO RELAZIONI VIRTUALI A PAGAMENTO, E LE DONNE CHE LAVORANO FULL TIME GUADAGNANO 55MILA DOLLARI L’ANNO – LE COPPIE NON SI INCONTRANO MAI, LE RAGAZZE POSSONO AVERE ANCHE 20 ‘CLIENTI-FIDANZATI’ FISSI AL GIORNO

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Carrie Weisman per “AlterNet”

molti incontri avvengono e restano sullo schermomolti incontri avvengono e restano sullo schermo

 

Il rapporto 2016 stilato dal “Pew Research Center“ rivela che il 15% degli adulti statunitensi ha usato un sito di dating on line. Un terzo di questi però non ha proceduto con un incontro di persona, e non stupisce: ormai basta davvero poco per scoprire il passato altrui su internet o tramite i social. E poi l’esitazione è comprensibile. Per molti la cosa inizia e finisce davanti allo schermo.

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Allora nel 2008, Stefan e Brian hanno lanciato una piattaforma chiamata “Mygirlfund”, parte camming, parte social network, dove incontri donne vere e crei relazioni virtuali (a pagamento). Così, esistono rapporti digitali che durano da sette anni. Da quando è nata la piattaforma, si sono iscritte 10.000 donne, quelle che la usano full time guadagnano circa 55.000 dollari l’anno.

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Non tanto quanto le cam girls, perché non esiste tariffario. I soldi girano per motivi diversi, spesso sono contributi degli utenti che vogliono aiutare la loro fidanzata virtuale a comprare qualcosa o a pagare le rette scolastiche. C’è un aspetto sessuale (chiaramente senza interazione fisica) ma prevale quello platonico e amichevole.

 

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Si comunica via testo o live in video chat. C’è poi l’opzione di scambiarsi le foto. Niente pubblicità, niente pop-up. Solo fidanzate virtuali. Le coppie non si incontrano mai davvero, vivono in un costante flirt, e non si lasciano. Le ragazze possono avere anche venti clienti fissi al giorno, ma l’illusione di essere gli unici resta.

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Molte sono vergini, così come gli utenti, ma non perché siano giovani. Esistono quarantenni che non hanno mai avuto esperienze sessuali e sessantenni che ancora non riescono ad avvicinare una donna nella vita reale. L’anonimato, inoltre, libera le personalità e quindi molti esplorano le loro fantasie più perverse. Si tratta di medici, avvocati, professionisti che amano mettersi i collant o le catene.

 

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Le ragazze partecipano per guadagnare qualcosa ma anche per sentirsi desiderate, scelte. Soprattutto le meno belle, qui trovano il loro spazio e parecchi adulatori. Le relazioni non sono basate sull’aspetto estetico, anzi spesso gli utenti cercano donne realistiche, non da copertina, né da film porno. Le ventenni sono esperte di comunicazione virtuale, sono nate e cresciute con internet, conoscono gli scambi digitali. E’ proibito scambiarsi informazioni personali e non si incontreranno mai veramente.

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