DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell’articolo di Manuela Galletta per www.lastampa.it
È morto come suo cugino. Ammazzato. E come suo cugino è morto giovanissimo. Fulminati entrambi da un colpo di pistola esploso in una Napoli sempre più violenta, dove i giovanissimi criminali scalciano e si fanno largo a suon di prepotenze, “stese”, ricorso spregiudicato all’uso delle armi. Arcangelo Correra, 18 anni compiuti lo scorso 25 ottobre, è la nuova vittima di una città fuori controllo sul fronte criminale. Gli è stato fatale un colpo esploso alla testa.
Correra, giunto gravissimo in ospedale, non ce l’ha fatta ed è morto poche ore dopo, andando così a stendere un velo di impotenza e un senso di ineffabile sconfitta sulla marcia “Disarmiamo Napoli” che stamattina 75 associazioni avevano organizzato dopo gli omicidi (avvenuti in circostanze diverse) di altri due figli di questa terra che non cosce pace, il 15enne Emanuele Tufano e il 19enne Santo Romano.
[…] Correra, si trovava in via dei Tribunali, angolo piazza Sedil Capuano, quando intorno alle 5 di stanotte un proiettile gli ha bucato la testa. Con lui ci sarebbero stati due amici. Ed è proprio in questo contesto che sarebbe maturato l’omicidio. Ma non un omicidio di camorra. La Squadra Mobile di Napoli tende ad escludere che ad esplodere il colpo di pistola sia un killer sbucato dall’oscurità. Si valuta piuttosto la pista dell’assurdo “gioco” tra ragazzi. […]
LA MORTE DEL CUGINO
santo romano, il 19enne ucciso a san sebastiano al vesuvio 1
Arcangelo era il cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso il 4 ottobre 2020 in via Duomo mentre stava compiendo una rapina. Gli sparò un poliziotto, intervenuto nelle fasi concitate dell’azione criminale: Caiafa e il complice Ciro De Tommaso (figlio d’arte, essendo l’erede di Genny ‘a carogna divenuto mediaticamente noto per i fatti accaduti allo stadio Olimpico di Roma nel 2014 durante la finale di Coppia Italia Fiorentina-Napoli dopo il delitto del tifoso azzurro Ciro Esposito) puntarono una Mercedes con alcuni ragazzi a bordo, ma in quel momento passò di là un’auto civetta della polizia.
Gli agenti notarono che De Tommaso era armato, questi puntò l’arma contro gli stessi poliziotti. Uno degli agenti cercò riparo dietro la Marcedes, Caiafa gli ordinava di sparare. Un agente a questo punto apri il fuoco, sparò tre volte e un proiettile raggiunse Caiafa al collo non lasciandogli scampo. […]
REAZIONI DELLA POLITICA
Presenti tra gli altri il padre comboniano Alex Zanotelli e una vasta rappresentanza della giunta comunale di Napoli. Tra gli altri l'assessore alla Legalità Antonio De Iesu e quello allo Sport Emanuela Ferrante, l'assessore alle Politiche Sociali Luca Trapanese e quello alle Politiche Giovanili Chiara Marciani. In apertura è stato letto un messaggio di vicinanza e adesione all'iniziativa del vescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia. Sembra tutto inutile. Le parole sembrano inutile.
Il Pd - in una nota a firma dei parlamentari del Pd Sandro Ruotolo, Marco Sarracino, Valeria Valente, Arturo Scotto, Toni Ricciardi, Stefano Graziano, Susanna Camusso, Antonio Misiani - parla di «emergenza nazionale» che «come tale va trattata» e chiede al governo di «venire in Parlamento perché si apra un confronto politico».
La Lega replica subito e assicura che l’Esecutivo Meloni non resterà a guardare: «Dallo Stato, con il ministro Piantedosi che ho sentito immediatamente dopo l’accaduto, c’è e ci sarà una risposta a questa emergenza con azioni concrete - ha commentato in una nota il senatore napoletano della Lega Gianluca Cantalamessa, capogruppo in commissione Antimafia a Palazzo Madama e responsabile dipartimento Antimafia del partito -, ma non possiamo far finta che queste tragiche morti non siano conseguenza anche di un problema di natura comportamentale dei nostri giovani che va al di là della politica». […]
Sulla tragedia è intervenuto il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, napoletano, che ha ricordato che il nuovo omicidio è avvenuto «a pochi giorni di distanza dalla tragica morte del 19enne Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio ucciso a colpi di pistola da un 17enne, e del 15enne Emanuele Tufano ucciso nel corso di una sparatoria tra gang di giovanissimi a piazza Mercato dove ieri sera, peraltro, c'è stata una nuova stesa con cinque bossoli ritrovati a terra. Di fronte a questa deriva di morte e violenza, nemmeno una parola o un atto concreto da parte del governo e del ministro dell'Interno Piantedosi che continuano a far finta di nulla».
[…] «Sono addolorato per la morte assurda di un giovane di appena 18 anni, ucciso da un colpo di pistola nel cuore della nostra città di Napoli – ha commentato il senatore di Forza Italia Francesco Silvestro, nuovo commissario del partito in provincia di Napoli –. Questo ennesimo tragico episodio, che arriva pochi giorni dopo l'assassinio di un altro ragazzo di 19 anni, è un richiamo urgente per tutti noi, un monito che non può e non deve essere ignorato».
Secondo il parlamentare la città «sta affrontando una questione giovanile gravissima, e non è più il tempo di rinvii. Ritengo fondamentale un intervento immediato del governo: la situazione attuale necessita di misure straordinarie e mirate. È tempo di istituire un commissario straordinario che possa dedicarsi con piena competenza e determinazione alla questione giovanile, che oggi rappresenta un'emergenza di portata nazionale».
«A Napoli, in soli 17 giorni, tre ragazzi sono stati uccisi con armi da fuoco. È una vera e propria tragedia: tra i giovani circolano più armi che libri, e questo è il risultato. Abbiamo adolescenti e ragazzi ingannati e catturati dai comportamenti della camorra, diventati ormai la loro "paranza”. È veramente disgustoso vedere la destra attaccare il sindaco Manfredi per quanto accaduto a Napoli, come se fosse sua la responsabilità di mantenere l'ordine pubblico o di controllare chi porta pistole. In questo paese esiste un ministro dell'Interno o è troppo occupato a inviare 300 agenti della polizia di Stato a presidiare centri fantasma per migranti in Albania? Dove sono il ministro Piantedosi e il modello Caivano?». Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde.
SAVIANO: “IL FALLIMENTO DEL MODELLO CAIVANO”
«Il completo fallimento del modello Caivano, sbandierato dal governo, si vede in questi omicidi». Lo dice a LaPresse lo scrittore Roberto Saviano, […] «Queste non sono faide decretate da famiglie di camorra e la camorra non ha fermato la diffusione delle armi». E poi: «Arcangelo Correra è morto nel centro storico di Napoli, dove è nata la “paranza” dei bambini. Correra cade in zona Tribunali, da sempre controllata dalle paranze. Basti pensare a Emanuele Sibillo, diventato quasi un mito, ucciso ormai dieci anni fa. Questo dimostra che sotto la cappa dell'overtourism nulla è cambiato».
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