uccello vola a bassa quota freccia tricolore torino

“BIRDSTRIKE, HO FATTO UN BIRDSTRIKE” – NELLA SCATOLA NERA DELLA FRECCIA TRICOLORE PRECIPITATA NEL 2023 ALL’AEROPORTO CASELLE DI TORINO, CAUSANDO LA MORTE DI UNA BAMBINA DI 5 ANNI, È STATO REGISTRATO L’AUDIO DEL PILOTA, IL MAGGIORE OSCAR DEL DÒ, CHE CONFERMA L’IMPATTO CON UN VOLATILE: UN GABBIANO, FORSE UNA CORNACCHIA, SI È IFNILATO NEL MONOMOTORE DEL VELIVOLO, CAUSANDONE L’ARRESTO. CASO CHIUSO? NON PROPRIO: GLI INQUIRENTI SI STANNO CONCENTRANDO SULLE EVENTUALI RESPONSABILITÀ DEL PERSONALE DELLO SCALO, CHE AVREBBE DOVUTO DISSUADERE I VOLATILI IN PISTA…

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Estratto da https://www.messaggeroveneto.it/

 

incidente frecce tricolori a torino 3

Nella carcassa dell’Aermacchi MB-339, sigla “Pony 4”, precipitato il 16 settembre 2023 a Caselle (Torino) causando la morte della piccola Laura Origliasso, cinque anni, non ci sono tracce di volatili, ma è stato certamente un birdstrike (così viene identificato l’impatto fra un aereo e un volative) a causare la caduta della Freccia Tricolore.

 

Lo racconta con certezza – come riporta La Stampa – la consulenza disposta dalla Procura di Ivrea a un pool di professionisti. Un gabbiano, forse una cornacchia, si è infilato nel monomotore del velivolo causandone l’arresto.

 

INCIDENTE FRECCIA TRICOLORE A TORINO

La registrazione audio conferma l’impatto con un volatile. Al momento l’unico indagato nel procedimento è il pilota, il maggiore Oscar Del Dò, 37enne friulano originario di Martignacco e residente a Campoformido, che quando si rese conto dell’avaria indirizzò la sua Freccia Pony 4 verso la pista dell’aeroporto, in un punto completamente privo di mezzi e di persone, e si lanciò con il paracadute. L’apparecchio, però, dopo avere toccato il suolo continuò a strisciare in linea retta, fracassò la recinzione e urtò un’automobile di passaggio sulla strada limitrofa che prese fuoco. La bambina rimase intrappolata tra le fiamme.

 

OSCAR DEL DO

[…] Nel documento, lungo circa quattro pagine, si fa cenno alla registrazione audio captata dalla scatola nera in cui è lo stesso pilota a scandire queste parole: «Birdstrike, ho fatto un birdstrike», prima di azionare il pulsante di espulsione dall’aeromobile e atterrare con l’ausilio di un paracadute sulla strada pubblica che costeggia la pista dell’aeroporto nel comune di San Francesco al Campo.

 

Immagini e video mostrano stormi di uccelli sulla traiettoria. Quello non sarebbe l’unico indizio che ha portato gli specialisti alla conclusione. Agli atti dell’inchiesta della Procura ci sono delle fotografie e frame di video fin qui inediti che documentano la presenza corposa di stormi di uccelli sulla traiettoria di volo dell’Aermacchi. Immagini, si apprende, inequivocabili.

 

[…]

 

PAOLO ORIGLIASSO CON LA FIGLIA LAURA LA MOGLIE E L ALTRO FIGLIO

Le telemetrie della scatola nera confermano l’arresto del motore. C’è tutta una serie di telemetrie di cui vi è traccia scrupolosa all’interno della scatola nera dell’aereo che […] indicano la genesi dell’arresto del motore in un corpo estraneo penetrato dentro l’elica. Una serie infinita di dati numerici su temperatura, giri e caratteristiche del motore che non lascerebbe adito ad alcun dubbio.

 

La relazione è stata predisposta da tecnici guidati dall’ingegner Mauro Esposito che hanno effettuato un esame irripetibile sulla carcassa e sul computer che la governava. Le operazioni di smontaggio e analisi sono state complesse, necessitavano di professionisti e attrezzature particolarmente specializzate ed è su questo fronte che gli inquirenti (pm Valentina Bossi), guidati dalla procuratrice Gabriella Viglione, avevano impresso un’accelerazione alle indagini sostituendo d’imperio i consulenti ingaggiati a marzo (due docenti del Politecnico di Milano) con un nuovo professionista, Esposito appunto […]

 

[…]

incidente frecce tricolori a torino 2

Anche lo scalo di Caselle resta sotto esame. L’attenzione degli inquirenti è probabile si sposti su eventuali responsabilità in capo allo scalo di Caselle. Oltre alle registrazioni delle comunicazioni tra gli aerei e la torre di controllo, sono agli atti dell’inchiesta i report effettuati dal dipendente deputato alla “dissuasione” dei volatili sulla pista che anche quel pomeriggio intervenne. E che scrisse, ad esempio, come nelle ore precedenti prima che le Frecce Tricolori si alzassero in volo, sulla lingua di asfalto di Caselle ci fossero fino a 170 tra gabbiani e corvi.

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