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È ARRIVATO IL BOLLETTINO - OGGI 20.396 NUOVI CASI E 502 MORTI: NON SUCCEDEVA DA FINE GENNAIO DI SUPERARE LA SOGLIA DELLE 500 VITTIME - PIÙ CONTAGI CON PIÙ TAMPONI FATTI (369.375), IL TASSO DI POSITIVITÀ SCENDE AL 5,5% (IERI 8,5%) - LA CRESCITA DELLE NUOVE INFEZIONI SEMBRA PIÙ LENTA RISPETTO ALLA VELOCITÀ DI OTTOBRE-NOVEMBRE - LE DOSI DI VACCINO SOMMINISTRATE SONO OLTRE 6,8 MILIONI, GLI ITALIANI CHE HANNO RICEVUTO IL RICHIAMO SONO PIÙ DI 2 MILIONI

Paola Caruso per www.corriere.it

 

il bollettino del 16 marzo

Sono 20.396 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +15.276). Sale così ad almeno 3.258.770 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 502 (ieri sono stati +354), per un totale di 103.001 vittime da febbraio 2020.

 

Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 2.619.654 e 14.116 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +15.807). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 536.115, pari a +5.758 rispetto a ieri (-909 il giorno prima). L’aumento degli attuali positivi di oggi — con il segno più davanti — è dovuto al fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero inferiore rispetto ai nuovi casi.

 

tamponi ai bambini

I tamponi e lo scenario

I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 369.375, ovvero 190.360 in più rispetto a ieri quando erano stati 179.015. Il tasso di positività è 5,5% (l’approssimazione di 5,521%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 5 sono risultati positivi; ieri era 8,5%.

 

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. La curva inizia a salire, come ogni martedì, grazie alle tante analisi processate, per poi toccare il massimo tra mercoledì e venerdì e scendere nel weekend. E così oggi scende al 5,5% il rapporto di casi/test, dall’8,5% di lunedì.

 

terapie intensive

Dal confronto con i dati di martedì scorso quando sono stati registrati +19.749 casi con un tasso di positività del 5,7%, si capisce che lo scenario non migliora. La crescita delle nuove infezioni sembra più lenta rispetto alla velocità di ottobre-novembre e gli esperti pensano che la curva epidemiologica raggiungerà il picco entro la fine del mese.

 

A preoccupare è la situazione sanitaria: secondo il monitoraggio settimanale Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali), aggiornato al 15 marzo, le terapie intensive occupate a livello nazionale sono il 35% del totale disponibile (ieri era il 34%), oltre la soglia di allerta del 30% e pari a un +4% in una settimana, invece i posti letto non intensivi occupati sono il 39% del totale (+4% in sette giorni), con la soglia critica fissata al 40%.

 

VACCINI

Le vittime

Aumentano le vittime. Non si avevano più di 500 decessi in 24 ore dal 26 gennaio, quando 541 persone hanno perso la vita in un giorno. Un dato drammatico.

 

I vaccinati

Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 6,8 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 2 milioni.