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Paola Caruso per www.corriere.it
Sono 20.396 i nuovi casi di coronavirus in Italia (ieri sono stati +15.276). Sale così ad almeno 3.258.770 il numero di persone che hanno contratto il virus Sars-CoV-2 (compresi guariti e morti) dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 502 (ieri sono stati +354), per un totale di 103.001 vittime da febbraio 2020.
Le persone guarite o dimesse sono complessivamente 2.619.654 e 14.116 quelle uscite oggi dall’incubo Covid (ieri +15.807). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il virus — risultano essere in tutto 536.115, pari a +5.758 rispetto a ieri (-909 il giorno prima). L’aumento degli attuali positivi di oggi — con il segno più davanti — è dovuto al fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero inferiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi e lo scenario
I tamponi totali (molecolari e antigenici) sono stati 369.375, ovvero 190.360 in più rispetto a ieri quando erano stati 179.015. Il tasso di positività è 5,5% (l’approssimazione di 5,521%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 5 sono risultati positivi; ieri era 8,5%.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. La curva inizia a salire, come ogni martedì, grazie alle tante analisi processate, per poi toccare il massimo tra mercoledì e venerdì e scendere nel weekend. E così oggi scende al 5,5% il rapporto di casi/test, dall’8,5% di lunedì.
Dal confronto con i dati di martedì scorso quando sono stati registrati +19.749 casi con un tasso di positività del 5,7%, si capisce che lo scenario non migliora. La crescita delle nuove infezioni sembra più lenta rispetto alla velocità di ottobre-novembre e gli esperti pensano che la curva epidemiologica raggiungerà il picco entro la fine del mese.
A preoccupare è la situazione sanitaria: secondo il monitoraggio settimanale Agenas (Agenzia per i servizi sanitari regionali), aggiornato al 15 marzo, le terapie intensive occupate a livello nazionale sono il 35% del totale disponibile (ieri era il 34%), oltre la soglia di allerta del 30% e pari a un +4% in una settimana, invece i posti letto non intensivi occupati sono il 39% del totale (+4% in sette giorni), con la soglia critica fissata al 40%.
Le vittime
Aumentano le vittime. Non si avevano più di 500 decessi in 24 ore dal 26 gennaio, quando 541 persone hanno perso la vita in un giorno. Un dato drammatico.
I vaccinati
Le dosi di vaccino somministrate sono oltre 6,8 milioni. I cittadini che hanno ricevuto la seconda dose sono più di 2 milioni.
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