DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
Paolo Berizzi e Piero Colaprico per “la Repubblica”
Massimo Bossetti rimprovera la moglie per non avergli fornito un alibi. Per la sera del 26 novembre 2010, ovviamente. Nella sala colloqui del carcere di Bergamo, Marita Comi, accompagnata dal cappellano don Fausto Resmini, incontra per la prima volta Bossetti dopo l'arresto avvenuto dieci giorni prima. Sono le 11.07 del 26 giugno dell'anno scorso.
BASTA BUGIE
Bossetti: "Sul giornale c'è su l'articolo... che tu hai detto che non sapevi dove mi trovavo quel giorno lì a lavorare... ".
Comi: "Allora, io non ho fatto nessuna dichiarazione sui giornali, assolutamente (...) Ascolta io gli ho detto... perché mi hanno chiesto, a che ora sei arrivato... Gli ho detto "non mi ricordo" Massi".
B: "Il marito non trova un alibi con la moglie... ".
C: "Ecco ma dopo, dopo ci ricamano sopra Massi. È per quello che non devi ascoltare, non devi leggere i giornali. Non è vero, gli ho detto solo che non mi ricordo a che ora sei arrivato. Quattro anni fa non mi ricordo a che ora sei arrivato! Gli ho detto che comunque di sicuro prima delle 19.30, perché comunque cenavamo sempre insieme, e poi, siamo sempre insieme anche la sera ".
B: "Usciamo sempre a fare la spesa insieme, ho detto io!"
YARA GAMBIRASIO - MASSIMO BOSSETTI
C: "La spesa? Ma comunque siamo sempre a casa alla sera. Guarda che loro mi hanno chiesto un'ora, l'ora non mi ricordo Massi, non posso dirgli un'ora che non mi ricordo, capisci? È per quello che non mi sento di dire bugie, Massi, devo dire solo la verità... basta! La dico io e la devi dire anche tu, hai capito? Basta... ".
LE ARMI SEQUESTRATE
È preoccupato Bossetti il 3 luglio 2014: secondo colloquio in carcere con Marita. Gli investigatori registrano un passaggio che definiscono "interessante". La moglie gli parla del sequestro in casa di un coltello e di alcuni taglierini.
Comi: "Hanno tirato fuori tutto Massi!... ".
Bossetti : "Han trovato quel coltello là? Ti ricordi?"
C: "Sì".
B: "Quello lo tenevo se entrava qualcuno a casa".
C: "Non l'hai mai usato? Sei sicuro? ".
B: "Mai, mai".
C: "Non troveranno niente Massi?"
B: "Non troveranno niente perché non ho fatto niente".
È evidente, annotano gli investigatori, che "entrambi i coniugi, sospettando che i loro dialoghi possano essere registrati, non proseguono nel discorso". Ma di coltelli tornano a parlare nel colloquio del 29 luglio.
Comi: "Ascolta, alt un attimo... i due coltellini".
Bossetti : "Tre".
C: "Mi avevano detto che erano due... tre, a parte quello grosso, i piccoli, erano in una scatola rossa (...) Li ho trovati io ieri sera... ce li ho lì nella borsa".
B: (sottovoce) "Tirali via". (...)
C: "Quanti ce ne hanno allora, quanti ce ne avevi?"
B: "Quei due piccolini (...) Uno nel cassetto, nel comodino quello tipo Rambo".
C: "Allora quanti ne avevi, quattro?"
B: "Ma quei due lì non sapevo di averli... giuro... l'ho letto... ".
C: "Scusa eh".
B: "Buttali, buttali... capito? Buttali via".
QUALCUNO MI HA VISTO?
Toni tesi anche nel colloquio del 4 dicembre. Marita comunica a Bossetti che, secondo indiscrezioni giornalistiche, sono emersi altri "profili telefonici" all'interno dei quali sarebbero stati trovati contatti con Yara.
B: "Cosa facevo io col telefono?"
C: "Un altro profilo... ci sono dei contatti con Yara!".
B: "Non potevo avere io contatti con lei... non c'ho il suo numero di telefono".
C: "Eh sì".
B: "Smentite tutto. Quello che mi interessa a me è di quelle foto lì".
C: " Prima dicevano che la conoscevi così, poi che ti è venuto un raptus, che l'hai presa così, e l'hai portata via (...) lei non ci stava ed è degenerato nel... ".
B: "C'è qualcuno che mi ha visto? "
C: "Loro c'hanno le prove"
B: "Eh? Tirino fuori le prove, glielo dirò anch'io".
I PIANTI IN CANTIERE
Come già emerso, per "non fare i lavori in cantiere" Bossetti a volte piangeva fingendo disperazione e inventava di dovere andare a Milano per fare la chemioterapia per curare un tumore alla testa. La moglie non gli perdona le bugie.
C: "Ti va contro questa! Perché sei uno che racconta balle".
B: "Non me ne frega niente. Testimoni? Quali? Quelli del cantiere?"
C: "Se hai raccontato palle adesso, puoi raccontarle anche quattro anni fa".
CACCIA A UN FANTASMA
"Quando parlavamo di Yara diceva (...) quello lì (...) non lo prenderanno mai". Lo ha rivelato Ester Arzuffi, le madre di Massimo Bossetti, intercettata nella sala d'attesa dei carabinieri di Bergamo, qualche ora dopo l'arresto del figlio.
LE FOTO DELLE DANZATRICI
La perizia informatica sul computer Acer Aspire di Bossetti ha scoperto, tra le varie immagini memorizzate dopo ricerche pornografiche, anche foto di "ragazze di giovane età mentre eseguono esercizi di danza".
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