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BRUXELLES IN-GAZATA – DOPO L'ANALISI CHE HA DECRETATO LA VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI DA PARTE DI ISRAELE NELLA STRISCIA, L'ALTO RAPPRESENTANTE KAJA KALLAS HA MESSO SUL TAVOLO DEI GOVERNI UE UN DOCUMENTO CON DIECI OPZIONI PER SANZIONARE L’ESECUTIVO DI NETANYAHU: SI VA DALLO STOP DEL REGIME CHE CONSENTE AI CITTADINI ISRAELIANI DI VIAGGIARE IN EUROPA SENZA VISTO FINO A UN EMBARGO SULLE ARMI. MA MANCA L'ACCORDO PER APPROVARE LE MISURE, CHE RISCHIANO DI RESTARE SULLA CARTA – SECONDO L’ONU, DA FINE MAGGIO A OGGI SONO STATI 798 I CIVILI PALESTINESI UCCISI MENTRE ERANO IN ATTESA DEGLI AIUTI...

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Estratto dell’articolo di Marco Bresolin per “La Stampa”

 

KAJA KALLAS - AUDIZIONE PARLAMENTO EUROPEO

Dopo l'analisi che ha decretato la violazione dei diritti umani da parte di Israele a Gaza, Kaja Kallas ha messo sul tavolo dei governi Ue un documento con dieci diverse opzioni per sanzionare il governo di Benjamin Netanyahu.

 

Secondo il testo visionato da La Stampa, le ipotesi suggerite dall'Alto Rappresentante per la politica estera europea vanno dallo stop del regime che consente ai cittadini israeliani di viaggiare in Europa senza visto fino alla sospensione totale dell'accordo, passando per sanzioni ai ministri e a un embargo sulle armi.

 

Alcune delle misure proposte richiedono l'unanimità, mentre per altre basterebbe la maggioranza qualificata. Ma secondo fonti Ue al momento non ci sarebbero i numeri per adottare alcuna di queste misure, che saranno discusse martedì durante la riunione dei ministri degli Esteri Ue.

 

striscia di gaza - palestinesi in attesa di aiuti umanitari

L'incontro sarà preceduto lunedì sera da una cena con i ministri del vicinato meridionale al quale è stato invitato anche il capo della diplomazia israeliana, Gideon Saar. [...]

 

Kallas e Saar hanno negoziato nei giorni scorsi un'intesa che potrebbe allentare la pressione su Israele da parte dei governi dell'Unione europea, scongiurando così l'ipotesi di sanzioni. Secondo l'Alto Rappresentante, Israele ha accettato un accordo che porterà a «un aumento significativo del numero giornaliero di camion per il trasporto di cibo e beni non alimentari che possono entrare a Gaza».

 

benjamin netanyahu nella striscia di gaza

Gli aiuti dovrebbero essere distribuiti attraverso le agenzie delle Nazioni Unite e non tramite la "Gaza Humanitarian Foundation". Secondo l'Onu, dal 27 maggio 798 persone sono state uccise nei pressi dei centri di distribuzione degli aiuti. Mentre peggiora la situazione in Cisgiordania: ieri è stati ucciso anche un palestinese con cittadinanza Usa.

 

Il menu di proposte che Kallas sottoporrà ai ministri, senza indicare alcuna preferenza, elenca alcune opzioni nel quadro dell'Accordo di associazione: sospensione totale (serve l'unanimità), sospensione parziale limitata al dialogo politico (unanimità), sospensione parziale limitata al commercio (basterebbe la maggioranza qualificata), sospensione del protocollo sulla partecipazione di Israele ai programmi Erasmus+ e Horizon (unanimità), sospensione di determinate attività di cooperazione a livello tecnico (non servirebbe una decisione formale).

 

distribuzione aiuti umanitari a gaza 8

Ci sono poi altre misure, non legate all'Accordo di associazione, che potrebbero essere adottate: sanzioni ai ministri israeliani per violazione dei diritti umani (unanimità), embargo sulle armi (unanimità), divieto di importare prodotti dalle colonie (unanimità), stop alla partecipazione di Israele a determinati programmi finanziati con fondi Ue, sospensione dell'accordo sull'aviazione (a maggioranza), reintroduzione dell'obbligo di visto per i cittadini israeliani che viaggiano in Europa. Ipotesi che sembrano destinate a rimanere solo sulla carta.

BENJAMIN NETANYAHU E ISRAEL KATZ VISITANO LA STRISCIA DI GAZAgiorgia meloni kaja kallas foto lapresse