TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A…
Estratto dell’articolo di Carlotta Lombardo per www.corriere.it
Più di 1.500 vigili del fuoco stanno affrontando l'incendio che ieri ha colpito il sud della California, scoppiato la sera di lunedì (le 8 di ieri, in Italia) lungo la Malibu Canyon Road, sulle colline di Malibù, la cittadina abitata da una comunità di 10.000 persone famosa per le case delle star e per i suoi splendidi scenari di scogliere sul mare e spiagge, come Zuma Beach, immortalata nei film di Hollywood. Alimentato dalla secchezza del terreno e dai venti caldi che soffiano sulle alture a picco sul Pacifico, ha già bruciato 1.200 ettari di terreno, è sceso fino a minacciare lo storico molo e l'università privata Pepperdine sospinto da raffiche di vento fino a 64 km/h che ne hanno allargato in poche ore il perimetro fino a raggiungere più di 15,8 chilometri quadrati.
Nella città delle celebrities del mondo della musica e del cinema il «Franklin Fire», l'inferno di fuoco, continua a bruciare, divorando case e terreni alla velocità di cinque campi da calcio al minuto, per fortuna senza aver causato morti o feriti ma costringendo migliaia di persone ad abbandonare le loro case. Star comprese, che ieri hanno passato la notte fuori casa.
Da Cher, la star, cantante e attrice da sette decenni in testa alle classifiche dei dischi più venduti (un record), inossidabile e immune al passare del tempo, all'attore Dick Van Dyke, lo spazzacamino di «Mary Poppins» (1964) che tra due giorni celebrerà il 99esimo compleanno e che, nella sua casa a Malibù ha da poco partecipato, cantando e ballando, a un video dei Coldplay. Ieri la star sei volte premio Emmy, quattro Grammy e un Tony è stato costretto a lasciarla, lambita dall'incendio Franklin che sta devastando l'enclave delle celebrità.
«Con Arlene» (sua moglie, ndr) abbiamo messo al sicuro i nostri animali, ma Bobo, il nostro gatto, è scappato mentre ce ne andavamo - ha scritto su Facebook l'ex star del cinema -. Preghiamo per la sua sicurezza e perché la nostra comunità sopravviva a questi terribili incendi».
[…]«Siamo senza luce, senza gas, senza acqua calda - ha scritto su Instagram Valentina Castellani, l'italiana fondatrice della casa di produzione cinematografica Quinn studios -. L'aria è pregna di fumo e cenere, silenzio: solo il rumore dell'oceano e delle sirene dei pompieri».
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