condizioni disumane nella sezione psichiatrica del carcere di torino 1

CAPACE DI INTENDERE E...FREGARE! - CARLO MONTELLA, CONDANNATO PER OMICIDIO, USURA, ASSOCIAZIONE CAMORRISTICA ED ESTORSIONE, HA FATTO FINTA DI SOFFRIRE DI UNA MALATTIA PSICHIATRICA PER SOTTRARSI AI PROCESSI - L'UOMO, AFFILIATO AL "CLAN TEMPESTA", IN CAMPANIA, È RIUSCITO A FREGARE LA GIUSTIZIA GRAZIE A DELLE PERIZIE MEDICHE FARLOCCHE, MA È STATO SCOPERTO - LA DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA HA CONFISCATO BENI DI MONTELLA PER UN VALORE DI DUE MILIONI DI EURO...

DIA - DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

(ANSA) - Beni immobili per oltre due milioni di euro sono stati confiscati dalla Dia di Salerno a Carlo Montella, detenuto nel carcere di Parma e condannato in via definitiva per una lunga serie di gravi reati come l'omicidio, l'associazione camorristica, usuira ed estorsione. La confisca è stata disposta dopo una sentenza emessa lo scorso primo luglio dalla Cassazione.

 

Tra i beni a cui la Dia ha messo i sigilli figurano un complesso immobiliare ("Parco Concetta") e un'altra proprietà immobiliare nel comune di Sant'Egidio del Monte Albino. Montella è affiliato al clan Tempesta, federato con l'organizzazione malavitosa "Nuova Famiglia" dell'agro-nocerino-sarnese e i beni confiscati sono frutto delle sue attività illecite.

DIA - DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

 

Per sottrarsi ai processi, inoltre, ha simulato una patologia psichiatrica con deterioramento cognitivo che è anche riuscito a farsi documentare attraverso perizie medico-legali grazie alle quali ha anche ottenuto il riconoscimento dell'incapacità di sostenere il giudizio e lo stralcio della sua posizione da alcuni processi che tra Salerno e Napoli lo vedevano imputato.

 

DIA - DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA

Grazie alle indagini coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, però, condotte con intercettazioni telefoniche, ambientali e videoriprese, si è riusciti a scoprire la verità e a sottoporre Montella ai processi che per lungo tempo erano rimasti in sospeso, procedimenti giudiziari che hanno portato a sentenze definitive.

uomin della direzione investigativa antimafia