cardinali mangiano gregorio x

PER ELEGGERE IN FRETTA UN PAPA È MEGLIO TENERE I CARDINALI A STECCHETTO - IL CONCLAVE PIU’ LUNGO RISALE AL XIII SECOLO E PORTÒ AL SOGLIO DI PIETRO GREGORIO X: DURO’ TRE ANNI - IL PONTEFICE ELETTO NEL 1271 IMPOSE NUOVE NORME PER ACCELERARE I TEMPI DEL CONCLAVE: DOPO TRE GIORNI DI SCRUTINIO DOVEVA ESSERE SERVITO AI CARDINALI SOLO UN PASTO AL GIORNO. DOPO CINQUE GIORNI SENZA ESITO POSITIVO ALLE PORPORELLE DOVEVA ESSERE PORTATO SOLO PANE, ACQUA E VINO. GREGORIO X PENSAVA CHE IN QUESTO MODO I CARDINALI MANGIONI  AVREBBERO RAGGIUNTO UN ACCORDO IN MODO PIÙ VELOCE...

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Estratto della'articolo di Chiara Surano per www.corriere.it

 

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Se quello relativo al presunto frigobar svuotato da un cardinale straniero è solo un aneddoto, ciò che lega il secolare rito del Conclave al mondo della cucina è un rapporto profondo, sin dalle origini.

 

Cuochi pronti a giurare sul Vangelo, dieta mediterranea ma anche divieti e pasti razionati: dai menu ridotti in occasione dell’elezione di Papa Gregorio X — siamo nel 1271 — ai segreti della «dieta sobria», ecco quale menu verrà servito ai 133 cardinali che da domani, mercoledì 7 maggio, si riuniranno in Vaticano, al di sotto del Giudizio Universale nella Cappella Sistina, per eleggere il 267esimo pontefice.  [...]

 

conclave cardinali vaticano

Quasi tre anni, il più lungo della storia. Un’elezione papale complicata ed estenuante, tenutasi al Palazzo dei Papi di Viterbo nel 1268, che impegnò 19 cardinali in forte disaccordo sul nome del successore di Papa Clemente IV.

 

Tra irritazione e moti di contestazione da parte del popolo, il 1° settembre del 1271 fu eletto Papa Gregorio X che, per imporre tempi serrati alle future elezioni, istituì le rigide norme del Conclave — dal latino clausi cum clave, ossia chiusi con chiave — mettendo mano anche alla dieta dei cardinali.

 

LARRIVO DEI CARDINALI PER IL CONCLAVE

Come previsto dall’Ubi Periculum, costituzione apostolica del 1274, anche l’alimentazione doveva essere usata come strumento per accelerare i tempi. Dopo tre giorni di scrutinio senza aver eletto un pontefice, doveva essere servito ai cardinali solo un pasto al giorno.

 

Dopo cinque giorni di scrutinio senza esito positivo doveva essere servito loro solo pane, acqua e vino. In preda alla fame e con poche forze, nessun cardinale avrebbe tratto beneficio dal rimandare l’elezione. [...]

 

Se nel Medioevo la fame era dunque un'arma di pressione, oggi le regole in materia di alimentazione sono meno rigide, ma non meno significative né secondarie. Come allora, infatti, è vietato l’ingresso a pasti preparati all’infuori delle cucine vaticane. Una norma che è stata ulteriormente inasprita da Benedetto XVI che, per tutelare la segretezza del rito, ha imposto il giuramento, con mano sul Vangelo, a tutti gli addetti ai lavori del Vaticano.

LARRIVO DEI CARDINALI PER IL CONCLAVE

 

«Tutti gli inservienti della Casa di Santa Marta — dove alloggiano i cardinali —, compreso lo chef a capo delle cucine, sono sottoposti a vincoli di assoluta segretezza».

 

Ed è anche per questo che non è dato conoscere alla lettera il menu riservato ai cardinali durante il Conclave, ma è certo che non verranno servite carbonare né fritti. [...]

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