la citta proibita

CIAK, MI GIRA! – “LA CITTÀ PROIBITA” DI GABRIELE MAINETTI, IL KUNG FU DI PIAZZA VITTORIO, PURTROPPO ANCORA NON PARTE. INCHIODATO AL TERZO POSTO CON 74 MILA EURO E 11 MILA SPETTATORI – CRESCE AL PRIMO POSTO “FOLLEMENTE”, L’“INSIDE OUT” CON MEZZO CINEMA ITALIANO PRONTO A SPINGERE LA SCOPATA TRA EDOARDO LEO E PILAR FOGLIATI: 253 MILA EURO, 33 MILA SPETTATORI E UN TOTALONE DI 13 MILIONI 108 MILA EURO. BOOM!… – VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

la citta' proibita 7

Stavolta non c’erano né partite della Roma né terremoti. Ma “La città proibita” di Gabriele Mainetti, il kung fu di Piazza Vittorio, con Yaxi Liu, Giallini e Ferilli, purtroppo, ancora non parte. Inchiodato al terzo posto con 74 mila euro, 11 mila spettatori nella bellezza di 398 sale per un totale, in due giorni, di 159 mila euro.

 

Cresce invece al primo posto “FolleMente”, l’Inside Out un filo pariolino di Paolo Genovese con mezzo cinema italiano pronto a spingere la scopata tra Edoardo Leo e Pilar Fogliati, ma anche a discutere sulla sessualità femminile perché qualcuno tra le sceneggiatrici ha letto Carla Lonzi (è già qualcosa). 253 mila euro, 33 mila spettatori e un totalone di 13 milioni 108 mila euro. Boom! Altri 3 milioni e acchiappa il quarto posto di “Diamanti” di Ferzan Ozpetek, altro film al femminile diretto da un maschio.

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Al secondo posto troviamo i 17 Mikey di Robert Pattinson in “Mickey 17”, il fantascientifico un po’ deludente di Boon Joon Ho con Pattinson e Mark Ruffalo nei panni di un Trump+Musk più tutti gli svitati americani che vogliono conquistare i pianeti o almeno la Groenlandia. 134 mila euro, 17 mila spettatori con 368 sale un totale di 1 milione 333 mila euro.

 

 

follemente

Con tutto il rispetto per il film di Mainetti e per il suo budget, leggo 17 milioni di euro dichiarati, non credo che riesca a incassare questo weekend più di 700-800 mila euro. O no? Temo che non abbia ancora preso i giovani spettatori. Intanto “Anora” di Sean Baker con Mikey Madison, 6 milioni di budget, 5 Oscar vinti, più la Palma d’Oro a Cannes, è quarto con 56 mila euro, 8 mila spettatori in 327 sale e un totale di 1 milione 751 mila euro. E pensare che da noi era andato malissimo quando uscì e che ora viaggia sia in streaming (l’ho pagato 4,99 euro ieri su Sky) che in sala.

 

robert pattinson mickey 17

Al quinto posto segue “Bridget Jones: un amore di ragazzo” con Renée Zellweger con 50 mila euro, 6 mila spettatori e un totale di 1 milione 889 mila euro. “Il Nibbio” con Claudio Santamaria e Sonia Bergamasco è sesto con 39 mila euro, 5 mila spettatori e un totale di 489 mila euro. “Heretic”, l’horror con Hugh Grant è settimo con 36 mila euro 4 mila spettatori e un totale di 1 milione 98 mila euro.

 

La new entry “Lee” con Kate Winslet come la celebre fotografa di guerra Lee Miller, coraggiosa e scostumata quanto basta, è ottavo con 24 mila euro, 3 mila spettatori e un totale di 38 mila euro. Poco. E’ un buon film.

 

elodie gioco pericoloso

Tra le new entry è partito malissimo all’11° posto “Gioco pericoloso”, thriller erotico scritto e diretto da Lucio Pellegrini, solo su soggetto di Elisa Fuksas, mi precisa la stessa Fuksas, con la bellissima Elodie che se la vede con due maschi nel mondo dell’arte romano, Adriano Giannini, critico d’arte miliardario, e Eduardo Scarpetta, artista squattrinato e pizzuto, 18 mila euro, 2.703 spettatori in 205 sale per un totale di 32 mila euro.

 

Peccato perché, anche se è un tentativo interessante di rivitalizzare un genere italiano di grande prestigio ed Elodie ha un potenziale ancora non esploso non indifferente. Andrà meglio in streaming.

 

 

adriano giannini elodie eduardo scarpetta gioco pericoloso

Al 13° posto troviamo “Il caso Belle Steiner” di Benoit Jacquot, inchiodato come molestatore da ben tre attrici, con Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg, 14 mila euro, 2.210 spettatori in 53 sale. 16° posto per “L’orto americano” di Pupi Avati con Filippo Scotti, uno dei rari thriller italiani funzionanti con un suo fascino originale. E non lo dico solo perché ho fatto pace con lui recentemente. Ma è un film fatto con una ricetta antica di cinema.

 

Occhio, al 17° posto al bellissimo “Dreams” di Dag Johan Haugerud, Orso d’Oro al Festival di Berlino, 2.712 euro con 427 spettatori in 33 sale. “Dreams” chiude una strepitosa trilogia di film sentimentali diretti da Haugerud nei mari del nord, iniziata un anno fa sempre a Berlino da “Sex” e proseguita a Venezia con “Love”. Andrebbero visti tutti e tre. Questo parte dall’innamoramento della protagonista, una adolescente di Oslo, Ella Øverbye, per la professoressa di francese. 

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