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DAGOREPORT - DA IERI SERA, CON LA VITTORIA IN GERMANIA DELL’ANTI-TRUMPIANO MERZ E IL CONTENIMENTO…
COME TI CUCINO IL REGIME – LA STORIA DEL DANESE ULRICH LARSEN, CHEF DISOCCUPATO 44ENNE, CHE SI E' INFILTRATO IN UN’ASSOCIAZIONE PRO COREA DEL NORD, RIUSCENDO A SVELARE L’ELUSIONE DELLE SANZIONI INTERNAZIONALI SULLA VENDITA DI ARMI DA PARTE DEL REGIME: NEL DOCU-FILM “THE MOLE” L’UOMO SI INFILTRA NEL PAESE PER VENDERE ARMI PESANTI AL MIGLIOR OFFERENTE, RIUSCENDO A SMASCHERARE LE… - VIDEO
Francesco De Remigis per “Il Giornale”
Quando arrivò sugli schermi «The Interview», la commedia prodotta dalla Sony che metteva in scena l' uccisione di Kim Jong-un, la reazione nordcoreana si spinse fino a un hackeraggio dei server della major. Era solo fiction. L' attacco riuscì e si cancellò la «prima». Sei anni dopo, un copione diverso imbarazza Pyongyang. Un docu-film coprodotto dalla Bbc che proverebbe l' elusione delle sanzioni internazionali sulla vendita di armi da parte del regime.
Protagonista uno chef, il danese Ulrich Larsen, oggi 44enne, infiltratosi per dieci anni in un' associazione pro Corea del Nord. Infine giunto, a detta sua, a negoziare contratti con emissari di Kim Jong-un. Il giorno dopo la messa in onda, lo scorso 13 ottobre, i ministri degli Esteri danese e svedese hanno detto di voler portare il girato alle Nazioni Unite. Per Hugh Griffiths, ex coordinatore della commissione Onu sulla Corea, il documentario «The Mole» è altamente credibile. «Tutto falso» per il regime.
Ma chi c' è dietro l' opera che sta facendo vacillare Pyongyang? Un cuoco disoccupato che s' inventa un mestiere. Infiltrarsi in Corea e smascherare triangolazioni per vendere armi pesanti al miglior offerente. Tutto comincia dieci anni fa. Larsen vede un film su un viaggio in Corea del connazionale Mads Brügger, «The Red Chapel», e contatta il cineasta chiedendogli di continuare il lavoro.
Da chef in degenza si trasforma in 007. Nel 2009 si unisce a una filiale della Korean Friendship Association (Kfa). Si guadagna la fiducia del capo, si «cucina» un intermediario spagnolo. Recluta un altro personaggio per interpretare un uomo d' affari scandinavo con molti soldi e senza morale. Con costui, vola in Corea dove, in un bunker, alcuni funzionari mostrano un «menu» di armi, missili, carri armati da acquistare.
Un altro aspetto del film, d' interesse per l' Onu, è l' apparente coinvolgimento di diplomatici per schivare le sanzioni. In una sequenza, Larsen è all' ambasciata a Stoccolma, riceve i piani di un progetto in Uganda da tale Mr Ri. Filma tutto con telecamere nascoste. Mr Ri chiede discrezione: «Se accade qualcosa, l' ambasciata non ne sa niente, ok?».
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