DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E…
L’imprenditore romano, attivo specialmente sul litorale ostiense nel settore turistico e immobiliare, venne arrestato dalle Fiamme Gialle nel 2015 per associazione a delinquere finalizzata a bancarotta fraudolenta, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita e intestazione fittizia di beni.
I successivi approfondimenti economico-patrimoniali, anche tramite imprese estere o intestate a familiari o compiacenti prestanome, hanno rivelato una disponibilità di beni in misura assolutamente sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati, e la provenienza non chiara di una grande parte dei possedimenti.
Scoperti anche rapporti con esponenti delle organizzazioni malavitose egemoni ad Ostia, come i clan Fasciani e Spada, ad alcuni dei quali Balini concedeva, a prezzo irrisorio o addirittura a titolo gratuito, la gestione di attività presso stabilimenti balneari o la gestione del parcheggio interno al porto turistico.
Il decreto, che determina la definitiva acquisizione dei beni da parte dello Stato, riguarda quote societarie, capitale sociale e patrimonio aziendale di 13 società, 522 immobili e 28 terreni a Roma, parte del complesso «Porto turistico di Roma», che ha continuato ad essere operativo, dal 2016, sotto il controllo di amministratori giudiziari, infine sei autoveicoli, crediti societari e disponibilità finanziarie.
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