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IL CONTROPOTERE DELLA CONOSCENZA? I BIO-HACKER - SEMPRE PIÙ RICERCATORI E BIOLOGI LAVORANO AL DI FUORI DEI CANALI UFFICIALI CONDIVIDENDO INFORMAZIONI SU SCIENZA, RICERCHE MEDICHE E STUDI - RYAN HAMMOND STA USANDO LE PIANTE DI TABACCO TRANSGENICHE PER PRODURRE ESTRADIOLO E PROGESTERONE

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Estratto dell’articolo di Paolo Dimalio per “il Fatto Quotidiano”

 

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“Cerco un modo facile ed economico per creare ormoni sessuali, con lieviti o piante geneticamente modificate". Ryan Hammond, da Baltimora, ha studiato arte e fa due lavori part time. Nel tempo libero si dedica alla biologia sintetica col progetto Open Source Gendercode. Lo scopo? Trovare un metodo fai-da-te per cambiare sesso, evitando pregiudizi e parcelle mediche. Hammond condivide tutto in Rete, chiunque può collaborare.

 

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"Gli attivisti queer e trans di Baltimora mi chiedono sempre se sto mettendo il progetto al riparo da chi vuole guadagnarci soldi", spiega Ryan, per il quale non c' è ancora nessun profitto. "Se una persona usa informazioni o materiale di Dna del sito - prosegue - è obbligato a condividere i risultati del suo lavoro". I collaboratori devono accettare i termini di servizio stesi da un avvocato, per garantire il pubblico dominio. Ryan ha raccolto 4 mila dollari grazie al crowdfunding.

 

[…] Ryan Hammond consulta regolarmente biologi e genetisti: l' idea è usare piante di tabacco transgeniche per produrre estradiolo e progesterone. […]Ryan non è solo a dilettarsi con provette e Dna. Il sito DIYbio.org raccoglie circa cento gruppi sparsi per il mondo. È l' avanguardia di una biologia fai-da-te: scienza mescolata al punk, etica do it yourself e rigore accademico.

 

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Il primo circolo nasce nel 2008, a Boston, grazie agli scienziati Jason Bobe e Mackenzie Cowell. Nel 2010, l' hacker Meredith Patterson presenta il Manifesto Biopunk in un convegno all' Università della California, Los Angeles: "Noi rifiutiamo la convinzione generale che la scienza debba essere riservata solo alle università milionarie, ai laboratori delle corporation e del governo". Da allora, la biotecnologia è uscita dalle torri d' avorio, per finire negli scantinati di periferia. […]

 

Come Gaia Leandra, biohacker da Napoli. Ha costruito un microscopio utilizzando la webcam della Playstation 3: "Il nostro compito è riciclare e collaborare per realizzare strumenti che il mercato concede a caro prezzo. Il microscopio fai-da-te costa 30 euro invece di 300". Le istruzioni sono su hackteria.org.

 

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[…] il biohacking non è un business: "Ci sono start up interessanti, ma senza mercato", spiega Alessandro Delfanti, ricercatore e giornalista. Nel 2013 ha scritto un libro sul biohacking: "In Canada c' è una start up per produrre Thc (il principio attivo della Cannabis, ndr) ma stenta a decollare. Oggi, la biologia fai-da-te è gente in cantina a divertirsi". Spesso, lo svago veste un' idea politica radicale.

 

A Barcellona, il gruppo Gynepunks insegna alle ragazze come prendersi cura delle parti intime, senza il ginecologo. […] Con le nuove tecnologie, il futuro è aperto. "Cosa accadrà, se a sperimentare con provette e molecole sono 10 milioni di persone, invece di migliaia di scienziati?", si chiede Gilberto Corbellini, docente di bioetica a La Sapienza. "Un laboratorio non costa più due miliardi di dollari - sottolinea con entusiasmo - ci sarà un salto enorme nell' innovazione". È andata così, col digitale. […] Intanto, fervono progetti.

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Con Open Source Insuline, biohackers e pazienti americani collaborano per produrre insulina con lievito transgenico. Il New York Times titola: "Una rivoluzione fai-da-te nella cura del diabete". Amy Karle, artista e biohacker statunitense, ha creato una mano con cellule staminali e una stampante 3D . Il collettivo internazionale Hackteria, invece, con Biostrike, prova a scovare l' antibiotico del futuro. Batteri e microbi mutanti rischiano di innescare un' emergenza sanitaria, ma Big Pharma investe spicci, perché i ricavi sono a lungo termine. […]