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“LE RESTRIZIONI AGLI OVER 70 NON HANNO SENSO SE GLI ALTRI SI ASSEMBRANO E FANNO FESTE. IN ITALIA MOLTI RAGAZZI VIVONO CON I GENITORI E CON I NONNI PER CUI...” - LA VIROLOGA ELISA VINCENZI, PRIMA IN ITALIA A ISOLARE LA SARS: “IL VACCINO ARRIVERÀ IN PRIMAVERA, MA SARÀ SOLO UN AIUTO. L’ESTATE DOVRÀ ESSERE MOLTO PRUDENTE” - “I TRASPORTI SONO A RISCHIO. IL LOCKDOWN? SE DEV’ESSERE PRIMA AVVIENE E MEGLIO È. NELLA FASE CI VOLLERO DUE MESI, ORA…”

ELISA VICENZI 1

Francesco Rigatelli per “la Stampa”

 

«La seconda ondata poteva essere evitata con un' estate più prudente e con la limitazione delle occasioni di super diffusione. Ora non so se siamo ancora in tempo per questo o saremo costretti alla chiusura totale, ma per prevenire una terza o quarta ondata dovremo organizzarci meglio altrimenti vivremo un lockdown dopo l' altro».

 

Elisa Vicenzi, direttore dell' Unità Patogenesi virale e biosicurezza del San Raffaele di Milano, è stata la prima in Italia a isolare il virus della Sars e ora nel suo laboratorio «dove non si contagia mai nessuno perché osserviamo bene le regole» studia un nuovo antivirale per il Covid-19.

 

coronavirus anziani 2

La seconda ondata è più preoccupante della prima?

«Direi ugualmente, perché si diffonde rapidamente producendo una malattia sostanzialmente uguale. L' unico aspetto positivo è che, pur senza una cura precisa, abbiamo imparato a gestire meglio i pazienti».

 

Si poteva fare qualcosa per evitare la seconda ondata?

«Purtroppo non si è compreso cosa stava accadendo. Il virus non era stagionale e non era diventato più buono. Semplicemente abbiamo goduto di un lockdown lungo e dell' estate all' aperto.

 

coronavirus ospedale di varese

Non si è capito neppure che il punto fondamentale è la superdiffusione, non tanto l' Rt, perché in realtà ci sono persone che infettano più di altre e questo accade in contesti particolari. Delle regole precise sugli assembramenti avrebbero portato a una seconda ondata minore. Anche le cene numerose in casa o fuori andavano evitate».

 

Ora si parla di lockdown nazionale, regionale o cittadino. Qual è il più indicato?

«È chiaro che più si chiude più si diminuiscono i rischi di contagio, ma forse ci possono essere ancora delle alternative al lockdown totale. Penso che la chiave stia nell' eliminare il più possibile le occasioni di superdiffusione».

ANZIANI E CORONAVIRUS

 

In questo senso troverebbe giusto il coprifuoco alle 18?

«Potrebbe servire per salvaguardare scuola e lavoro, basta che poi non si facciano cene e feste in casa».

 

Possiamo permetterci di mantenere ancora aperte le scuole e le università?

CORONAVIRUS - OSPEDALE

«C' è molto dibattito a riguardo, ma più che le lezioni sembrano un problema gli assembramenti prima e dopo. C' è una correlazione tra i decibel della voce e le goccioline emesse. In questo senso, sarebbe importante testare in particolare i docenti. Bisogna investire su questo se si vuole evitare la chiusura».

 

E i trasporti?

ELISA VICENZI

«Purtroppo sono un luogo a rischio, anche perché il tracciamento è difficile dove le persone si incontrano per caso. Va tenuto conto che il tempo del contagio è di 10-15 minuti, per cui è importante che tutti si lavino le mani, usino le mascherine e mantengano le distanze».

 

Ha visto che i presidenti di Liguria, Piemonte e Lombardia propongono di limitare gli spostamenti degli over 70?

«Sì, ma cosa vuol dire? Che gli altri possono assembrarsi? Se è così, non sono d' accordo. Se invece fosse in aggiunta alle misure attuali potrebbe avere senso. L' idea che c' è dietro è quella di arrivare all' immunità di gregge tramite il contagio poco grave dei giovani, ma in Italia molti ragazzi vivono con i genitori e con i nonni per cui temo sia un' utopia».

CORONAVIRUS - OSPEDALE

 

Se si arrivasse al lockdown, quanto tempo servirebbe per far calare i contagi?

«Nella prima fase ci vollero due mesi, ma avevamo numeri sottostimati, ora potrebbe occorrere meno tempo. Però se lockdown dev' essere prima avviene e meglio è, anche se chiudere tutto sarebbe pesante».

 

Un lockdown ora e degli investimenti per evitare la terza ondata?

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«Se si chiude poi vanno evitati gli errori estivi vietando gli assembramenti e potenziando tracciamento e test salivari rapidi. Bisogna attrezzarsi in fretta altrimenti rischiamo un lockdown dopo l' altro, che non è un bel vivere».

 

Il vaccino quando se lo aspetta?

«In primavera, almeno per le categorie a rischio, ma non eliminerà subito il virus. Sarà solo un aiuto, per cui l' estate dovrà essere molto prudente e tutto l' anno prossimo purtroppo col fiato sospeso».

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