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LA CRONACA DELLA MORTE DI PAPA FRANCESCO – BERGOGLIO IERI MATTINA SI È SVEGLIATO, COME SEMPRE, PRIMA DELL’ALBA, INTORNO ALLE SEI DEL MATTINO. DOPO UN’ORA, IL MALORE: A ESSERGLI STATO FATALE È STATO UN ICTUS CEREBRALE SEGUITO DAL COMA E DA UN COLLASSO CARDIOCIRCOLATORIO “IRREVERSIBILE” – L’IPOTESI È CHE SI SIA TRATTATO DI UN ICTUS EMORRAGICO (O EMORRAGIA CEREBRALE): LA POLMONITE E LE CRISI RESPIRATORIE CHE L’AVEVANO PORTATO AL RICOVERO AL GEMELLI NON C’ENTRANO, ANCHE SE L’AVEVANO AFFATICATO…

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papa francesco al balcone della basilica di san pietro per il messaggio urbi et orbi di pasqua

1. ADDIO A FRANCESCO LE SUE ULTIME ORE IN MEZZO AI FEDELI

Estratto dell’articolo di Gian Guido Vecchi e Virginia Piccolillo per il “Corriere della Sera”

 

Papa Francesco è morto alle 7.35 di ieri mattina, nel suo appartamento a Casa Santa Marta, d’improvviso. Aveva compiuto 88 anni a dicembre e il 23 marzo era stato dimesso dal Gemelli dopo 38 giorni di ricovero per una polmonite bilaterale.

 

Si dice che avesse passato una notte serena, sostenuto dalla ventilazione assistita. Si era svegliato come sempre prima dell’alba, intorno alle sei del mattino. Gli è stato fatale un ictus cerebrale seguito dal coma e da un collasso cardiocircolatorio irreversibile.

papa francesco al balcone della basilica di san pietro per il messaggio urbi et orbi di pasqua

 

[…] Anche in Vaticano, smarrimento e sorpresa hanno accompagnato l’annuncio […]. Dopo quasi un mese di convalescenza a Santa Marta, con fisioterapia respiratoria e motoria quotidiana, si diceva fosse sulla via del recupero, seppure lento.

 

Certo era evidente l’aria provata, la fatica nel parlare. Francesco tuttavia non ha mai pensato di rimanere in clausura nell’albergo vaticano. […] Fino all’ultimo ha voluto governare la Chiesa e stare tra i fedeli, nonostante tutto. La mattina di Pasqua, due minuti dopo mezzogiorno, si è affacciato alla Loggia centrale delle Benedizioni della basilica di San Pietro, sospinto sulla sedia a rotelle dall’infermiere, per la Benedizione Urbi et Orbi di Pasqua.

FRATELLO SOLO - PRIMA PAGINA DEL MANIFESTO PER LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

 

«Cari Fratelli e sorelle, buona Pasqua», ha detto a fatica. Non era nelle condizioni di leggere il lungo messaggio che, come ogni anno, ripercorreva i conflitti e i dolori del mondo. Ma alla fine, la voce roca, ha pronunciato a fatica la benedizione in latino: « Benedicat vos omnipotens Deus, Pater, et Filius, et Spiritus Sanctus ». Lo ha fatto perché solo il Papa poteva farlo, nel giorno più importante per i cristiani.

 

Aveva appena ricevuto per un saluto il vicepresidente americano J.D. Vance, a Santa Marta, e si è fatto portare in piazza: non ha rinunciato a un lungo giro sulla Jeep scoperta, tra decine di migliaia di fedeli. Senza risparmiarsi, strette di mano, saluti affettuosi e abbracci ai bambini. Il senso di responsabilità, del compimento del proprio dovere.

 

[…] Nel certificato di morte di «Sua Santità Francesco (Jorge Mario Bergoglio) nato a Buenos Aires (Argentina) il 17 dicembre 1936», firmato dal professor Andrea Arcangeli, direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, si legge che l’ictus, il coma e il collasso hanno colpito un uomo che aveva un quadro clinico complesso: «Pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica, bronchiectasie multiple, ipertensione arteriosa, diabete di tipo II». Ieri sera la salma è stata traslata nella cappella di Santa Marta.

 

papa francesco aiutato a bere messaggio urbi et orbi di pasqua

Per la prima volta, i sigilli sono stati apposti in due luoghi: le stanze a Santa Marta e l’appartamento, del resto mai abitato, nel Palazzo apostolico. In Piazza San Pietro il cardinale Mauro Gambetti, accanto a sé suor Raffaella Petrini, segretario generale del Governatorato, ha guidato per i fedeli la recita del rosario.

 

Con la morte del pontefice è iniziata la Sede vacante: alle nove di questa mattina, nell’aula del Sinodo, si riunirà la prima congregazione dei cardinali già presenti a Roma per decidere la data dei funerali, probabilmente questo sabato. Ma la traslazione della salma nella basilica vaticana per l’omaggio dei fedeli potrebbe avvenire già domani mattina.

 

PAPA FRANCESCO NEL 2015

Il Conclave per eleggere il successore secondo le norme della Universi Dominici Gregis si riunisce tra i 15 e i 20 giorni successivi alla morte del Papa, e quindi entro il 10 maggio: decideranno i cardinali che potranno, nel caso arrivino tutti per tempo, anticipare i tempi. […]

 

2. L’EMORRAGIA DOPO IL RISVEGLIO «ERA SEMPRE PIÙ AFFATICATO»

Estratto dell’articolo di Margherita De Bac per il “Corriere della Sera”

 

La comparsa improvvisa di un deficit neurologico ha sorpreso papa Bergoglio a Casa Santa Marta. Nell’atto di constatazione della morte […] si legge che la causa del decesso è da ricondurre a « ictus cerebri , coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile». E si ricorda che papa Francesco era «affetto da pregresso episodio di insufficienza respiratoria acuta in polmonite bilaterale multimicrobica; bronchiectasie multiple; ipertensione arteriosa; diabete tipo II».

 

papa francesco al balcone della basilica di san pietro per il messaggio urbi et orbi di pasqua

Ieri Francesco si era svegliato alle 6, poi alle 7 è comparso un malessere. Si è subito pensato a un ictus cerebrale. «È un danno al cervello persistente, dovuto a problemi vascolari», spiega Francesca Romana Pezzella, neurologo della Stroke Unit dell’ospedale San Camillo di Roma, segretario dell’Associazione italiana ictus, e chair del piano europeo per ictus cerebrale.

 

L’ictus può essere causato dalla chiusura (ictus ischemico) o dalla rottura (emorragico) di un’arteria cerebrale. «Nel caso del Papa — osserva Pezzella — l’ipotesi è che si sia trattato di ictus emorragico (o emorragia cerebrale), che nella prima ora è accompagnato da un elevato rischio di morte. Il tessuto cerebrale subisce un danno e bisogna intervenire subito: più l’intervento è rapido più aumentano le possibilità di ripresa».

 

fedeli in lacrime per la morte di papa francesco

Ci possono essere dei sintomi che preannunciano l’ictus: difficoltà della parola e di movimento, debolezza degli arti. «Una parte del corpo — spiega ancora Pezzella — è bloccata, gli arti immobilizzati, può essere presente paresi facciale. È impossibile distinguere l’ictus ischemico da quello emorragico in assenza di una Tac cerebrale».

 

Un fattore decisivo è l’età: «L’incidenza raddoppia per ogni decade di età dopo i 55 anni. È più frequente nel sesso maschile fino ai 60-70 anni, poi l’incidenza è maggiore nelle donne. È molto importante la storia personale. Se ci sono precedenti in famiglia, il rischio cresce del 30%».

 

papa francesco.

Secondo Pezzella, la polmonite e le crisi respiratorie che avevano portato al ricovero al Gemelli non c’entrano con quanto successo: «Quello che sappiamo e che è stato possibile osservare durante le sue uscite negli ultimi giorni, è che il Pontefice era molto sofferente e affaticato. L’ictus non ha niente a che vedere con i problemi respiratori. Si può ipotizzare che sia stato provocato da un picco di ipertensione», patologia di cui Bergoglio soffriva, come certificato anche nella constatazione di morte. Proprio l’ipertensione «è la prima causa di ictus, seguito da età, diabete, fibrillazione atriale, immobilità».

 

[…]

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