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CROCE ROSSA? NO, CROCE ROTTA – DOPO LA PRIVATIZZAZIONE, FIOCCANO I COMMISSARIAMENTI DELLE SEDI LOCALI - DAI RIMBORSI IRREGOLARI DI COMO ALLA PARENTOPOLI DI CROTONE, DECINE DI INCHIESTE SCUOTONO LA "CRI" – E LA CROCE ROSSA NAZIONALE (DOVE AL POSTO DI FRANCESCO ROCCA È ARRIVATO ROSARIO VALASTRO)? SCARICATA LA SUA VALANGA DI DEBITI A UNA BAD COMPANY, LA ESACRI ISTITUITA NEL 2016, ORA VA AVANTI SENZA FARDELLI…
Estratto dell'articolo di Paolo Russo per “la Stampa”
La Croce Rossa chiede soccorso. Non quella nazionale, che scaricata la sua valanga di debiti a una bad company, la «Esacri» istituita nel 2016, ora va avanti senza fardelli, grazie anche al surplus di appalti e commissioni piovuti dal cielo per via dell'emergenza pandemica, come rimarca nella sua ultima relazione del 2022 la Corte dei Conti. Il problema sono le miriadi di sedi locali, che con la privatizzazione sono diventate autonome anche dal punto di vista del bilancio e dove i commissariamenti fioccano.
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Il comitato Croce Rossa di Crotone, ad esempio, è stato commissariato per la terza volta nell'arco di otto anni a causa di «una preoccupante situazione sia associativa che amminstrativo-gestionale». Leggasi assunzioni familiaristiche, stipula di un sub comodato con la locale Asp non consentito dalla legge, assenza di attività di volontariato
La cattiva gestione è ugualmente all'origine del commissariamento della Cri di Como.
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A Vercelli la locale Croce Rossa è commissariata da quasi sei mesi ed è alle prese con una difficile situazione economica, con lo spettro di esuberi tra il personale dipendente. Il presidente regionale della Cri, Vittorio Ferrero, ascrive alle minori donazioni ricevute le difficoltà economiche. Ma intanto l'ultimo deficit accertato per il 2021 è di 130 mila euro.
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Per cercare di capire come stanno andando invece le cose al livello nazionale, dove al posto di Francesco Rocca alla guida della Cri è arrivato Rosario Valastro, che già ricopriva la carica di vice presidente: dopo la privatizzazione che ha portato nel 2016 ad accollare tutti i debiti alla bad company Esacri, la Cri, senza più fardelli alle spalle, nel 2020 ha visto crescere il suo attivo del 13,9% rispetto all'anno precedente, certifica l'ultima relazione della Corte dei Conti del settembre scorso. Dove però si rimarca anche che questo è avvenuto grazie a un forte aumento della produzione, pari al 68,2%, frutto anche delle convenzioni sottoscritte con le amministrazioni pubbliche e delle donazioni ricevute per fronteggiare l'emergenza Covid. Come andrà in tempi di pace si vedrà.
AMBULANZA CROCE ROSSA 2
AMBULANZA CROCE ROSSA
CROCE ROSSA ITALIANA
croce rossa 6
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