gergely homonnay

DOPO LA MORTE DI GERGELY HOMONNAY, SCRITTORE UNGHERESE TROVATO SENZA VITA IN UN CLUB GAY A ROMA, GLI INVESTIGATORI CERCANO IL PUSHER CHE GLI HA VENDUTO COCAINA E DROGA DELLO STUPRO - GLI ESAMI TOSSICOLOGICI E L'ANALISI DEGLI STUPEFACENTI SARANNO FONDAMENTALI PER STABILIRE SE CI SIANO LEGAMI CON IL DECESSO - UN'AMICA RACCONTA CHE HOMONNAY "AVEVA MOLTA PAURA CHE QUALCUNO GLI POTESSE FARE DEL MALE"

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Michela Allegri per "il Messaggero"

 

Gergely Homonnay

È stato trovato senza vita nel bagno turco di un locale a San Giovanni. Sul suo corpo non c'erano segni di aggressione. Ma nello spogliatoio, tra gli indumenti, sono stati trovati un sacchetto di polvere bianca e alcune fiale che, secondo gli inquirenti, contengono Ghb, la droga dello stupro. Gergely Homonnay, scrittore ungherese residente a Roma, di 52 anni, è morto nel club privato di via Pontremoli, il Bananon, e ora gli investigatori, mentre attendono i risultati dell'autopsia effettuata ieri, stanno già cercando il pusher che potrebbe avergli venduto le sostanze.

 

Gergely Homonnay

Gli esami tossicologici e l'analisi degli stupefacenti saranno fondamentali per stabilire se ci siano legami con il decesso, ma il pubblico ministero Luca Guerzoni ha già aperto un fascicolo per morte come conseguenza di un altro reato, cioè l'assunzione di droga. Intanto i carabinieri della compagnia di piazza Dante, che indagano sul caso, stanno ascoltando testimoni e amici dello scrittore per ricostruire le ultime ore di vita di Homonnay, l'1 gennaio.

 

Gergely Homonnay

L'ARTISTA

L'artista è molto conosciuto nel suo Paese, soprattutto per le prese di posizione in difesa dei diritti civili e della comunità gay. A trovarlo, mentre era in fin di vita, i responsabili del locale, che hanno subito chiamato i soccorsi. Erano quasi le 13 quando il personale medico è intervenuto per rianimare Homonnay, ma non c'è stato nulla da fare: l'artista era già agonizzante e la morte è stata dichiarata dopo 17 minuti.

 

L'AMICA

Un'amica racconta che Homonnay «aveva molta paura che gli potessero fare del male». A dirlo in un post sui social è stata la teologa magiara Rita Perintfalvi, che era stata a Roma quattro giorni alla fine di dicembre. «Mi si spezza il cuore, non capisco e non ci posso credere - ha scritto la donna - Gergely Homonnay è morto. Ho trascorso 4-5 giorni prima di Natale con lui ed Erzsi (un'amica) a Roma, abbiamo intrecciato molti progetti comuni.

 

Gergely Homonnay

Gergely era felice e innamorato, ma aveva molta paura che gli potessero fare del male». Il riferimento è, probabilmente, all'impegno a favore della comunità Lgbt, alle polemiche con il governo di Viktor Orban e alle critiche social rivolte a Katalin Novak, la ministra della Famiglia candidata proprio da Orban alla presidenza della Repubblica. Lo scrittore era appena stato condannato per diffamazione in Ungheria per aver definito la politica «un orribile verme nazista».

 

LA RICOSTRUZIONE

Le risposte sulla fine dell'artista, comunque, arriveranno dalle analisi. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Homonnay avrebbe festeggiato il Capodanno in un altro locale e poi avrebbe raggiunto il club privato di via Pontremoli alle 5 del mattino dell'1 gennaio.

Gergely Homonnay

 

Gli investigatori stanno cercando di capire se fosse insieme a un uomo, lo stesso che potrebbe avergli venduto sostanze stupefacenti. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno contattato l'ex fidanzato romano dello scrittore che, però, non lo frequentava da tempo e non ha saputo fornire dettagli rilevanti. Hommonay abitava a Roma dal 2018. Viveva da solo in un appartamento in zona San Giovanni.