‘TERREMOTO, PENSACI TU’ – DOPO LA SCOSSA A NAPOLI, ARRIVANO SFOTTÒ DEMENTI E COMMENTI RAZZISTI SUI SOCIAL - E TWITTER SOSPENDE CHI INSULTA

E. Teb. per ‘Il Corriere della Sera'

La mobilitazione per bloccare i profili è scattata subito e alcuni utenti sono stati sospesi da Twitter. Ieri poi sono arrivate anche proposte di querela e c'è chi è arrivato a ipotizzare una «class action». Obiettivo, i navigatori che hanno reagito alla notizia del terremoto di domenica a Napoli con sfottò, insulti contro partenopei e meridionali o addirittura auguri di morte. La maggior parte dei commenti è apparsa sulle pagine Facebook dei mezzi di informazione, ma anche sugli account privati, e su Twitter. Immediato il tam tam degli «altri», napoletani in testa, per denunciarli e fermarli. E alcuni profili sono stati segnalati e chiusi, almeno temporaneamente.

A suscitare l'indignazione del Web frasi come «terremoto pensaci tu», «morirete come scarafaggi», o «finalmente le disgrazie non solo al Nord». E poi gli «auguri»: «Zitti zitti che Babbo Natale cor terremoto a Napoli forse sta per realizzare uno dei miei 3 desideri... O Vesuvio #pensaci tu», scrive ad esempio un utente su Twitter.

Schermaglie che ricordano quelle delle tifoserie calcistiche, ma che vengono rilanciate e moltiplicate dal megafono del Web. Anche grazie alla protezione fornita dall'anonimato dei nickname o dalla distanza della comunicazione virtuale. E suscitano a loro volta reazioni a catena: «È una vergogna che non smette di ripetersi - commenta un giovane professionista di Napoli che vive a Roma - Non bastavano i cori negli stadi, adesso ci attaccano anche su Facebook. Basta, questa gente distrugge l'immagine del Sud, non dobbiamo rispondere agli insulti, dobbiamo querelare».

Molto meno tranquille le risposte di altre persone: c'è chi se la prende con «i cornuti gallici»; chi attacca «quelli che vengono a passare l'estate da noi... non abbiamo bisogno di voi statevi al nord noi al sud vogliamo solo...chi lo ama». E infine che ripaga con parolacce di ogni tipo e auspici di distruzione: «che un meteorite bello grande centri il nord!!!».

Sui social network intanto rimbalza anche la preoccupazione per lo sciame sismico seguito alla scossa di magnitudo 4.9 sui monti del Matese, tra Caserta e Benevento, che domenica è stata avvertita fino a Napoli e al Molise. Sono state una quindicina le scosse di ieri: la più forte, di magnitudo 3.1, nella notte tra domenica e lunedì, alle ore 3.18. Limitati i danni: sette le famiglie evacuate nel Casertano perché le loro abitazioni sono inagibili. Intanto molte persone hanno deciso di passare la notte scorsa fuori dagli edifici per paura di alte scosse: solo nel piccolo paese di Piedimonte Matese sono venti la famiglie che si sono rifiutate di tornare nelle loro case, anche se erano state dichiarate agibili.

 

 

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