FLASH – IL GOVERNO VUOLE IMPUGNARE LA LEGGE REGIONALE DELLA CAMPANIA CHE PERMETTE IL TERZO MANDATO…
Mauro Evangelisti per "il Messaggero"
Il vertice si è svolto ieri pomeriggio, c'erano il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario per l'emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo. Al termine l'annuncio: la campagna per la terza dose comincia, con i soggetti immunocompromessi, il 20 settembre, vale a dire lunedì prossimo.
Questo significa che a meno di nove mesi dall'avvio della campagna vaccinale, quando ancora deve essere completata la prima fase, si parte con la distribuzione dei rinforzi, per quelle categorie in cui la risposta anticorpale con due soli dosi viene ritenuta insufficiente.
L'Aifa, l'agenzia italiana del farmaco, la settimana scorsa aveva dato questa indicazione: «Si ritiene appropriata la dose addizionale di vaccino Covid-19, dopo almeno 28 giorni dall'ultima somministrazione, a completamento del ciclo vaccinale in soggetti adulti e adolescenti, in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante. Rientrano nella suddetta categoria i trapiantati di organo solido e i soggetti che presentino, sulla base della valutazione clinica, un livello di immunocompromissione assimilabile».
Anche se l'elenco dettagliato non è stato ancora diffuso, si parla, per fare alcuni esempi, di coloro che sono sottoposti a terapie immunosoppressive, malati oncologici ed ematologici. Solo nel Lazio si calcola che siano circa 200mila, su base nazionale 3 milioni, ma in realtà i numeri precisi arriveranno solo nelle prossime ore, visto che il Ministero della Salute sta svolgendo un censimento con le Regioni.
ORGANIZZAZIONE Non esiste comunque un problema di dosi, visto che in questo momento c'è una sovrabbondanza di vaccini nei frigoriferi, nell'ordine di circa 10 milioni, tenendo conto che per la terza iniezione si userà sempre Moderna o Pfizer.
Spiega la struttura commissariale: «Verranno rese disponibili alle Regioni dosi addizionali di vaccino a m-RNA (BioNTech/Pfizer e Moderna) per l'avvio delle somministrazioni». A seguire, anche se il documento diffuso ieri da Speranza e Figliuolo non fissa i tempi, toccherà agli operatori sanitari, agli ospiti delle Rsa e agli over 80 in genere. Anche su questo l'Aifa aveva espresso parere favorevole, indicando però come lasso di tempo che deve trascorrere tra seconda e terza dose, almeno sei mesi.
Nelle Regioni si sta già preparando questa operazione, si susseguono riunioni per riformare le squadre che andranno, ad esempio, a vaccinare di nuovo gli anziani nelle Rsa, dove si stanno avvertendo alcuni segnali preoccupanti, a 8-9 mesi dalla vaccinazione, di indebolimento della copertura: sono stati segnalati focolai un po' in tutta Italia.
Sul passaggio successivo, una terza dose al resto della popolazione scendendo per classi di età come già sta facendo, ad esempio, Israele, gli esperti non sono tutti d'accordo. In una intervista al Messaggero, il professor Sergio Abrignani, componente del Cts, ha detto di ritenerlo probabile; altri scienziati preferiscono aspettare che Ema (agenzia europea del farmaco) prenda posizione, visto che fino ad oggi non si è espressa sulla dose booster per tutti (ci sono però richieste di autorizzazione delle case produttrici).
Uno studio pubblicato su The Lancet, realizzato da un gruppo di scienziati di cui fanno parte anche esperti dell'Organizzazione mondiale della sanità e di Fda (agenzia americana del farmaco), sostiene che, al momento, la terza dose per tutta la popolazione non è giustificata: «Anche nelle popolazioni con un'elevata copertura vaccinale la minoranza non vaccinata è ancora il principale fattore di trasmissione, oltre a essere essa stessa a maggior rischio di malattia grave».
Le autorità sanitarie di Israele la pensano diversamente perché hanno rilevato che, dopo sei mesi, c'è un graduale decadimento della protezione dall'infezione.
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