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UN GIUDICE DELLA LOUISIANA HA ORDINATO L'ESPULSIONE IN ALGERIA O IN SIRIA DI MAHMOUD KHALIL, DOPO CHE IL NOTO LEADER DELLA PROTESTA FILOPALESTINESE NEGLI USA HA OMESSO DI RIVELARE INFORMAZIONI SULLA SUA DOMANDA DI GREEN CARD - L'ORDINANZA AFFERMA CHE LA MANCATA COMPILAZIONE COMPLETA DELLA DOMANDA DI GREEN CARD DI KHALIL "NON È STATA UNA SVISTA DA PARTE DI UN RICHIEDENTE DISINFORMATO E IGNORANTE", PIUTTOSTO LA CORTE "RITIENE CHE IL CONVENUTO ABBIA INTENZIONALMENTE TRAVISATO FATTI SOSTANZIALI" - KHALIL, RESIDENTE PERMANENTE LEGALE NEGLI STATI UNITI, SPOSATO CON UNA CITTADINA AMERICANA E PADRE DI UN FIGLIO NATO NEGLI USA, È STATO TRATTENUTO DALL'UFFICIO IMMIGRAZIONE PER TRE MESI…
(ANSA-AFP) - WASHINGTON, 17 SET - Un giudice della Louisiana ha ordinato l'espulsione in Algeria o in Siria di Mahmoud Khalil, dopo che il noto leader della protesta filopalestinese negli Usa ha omesso di rivelare informazioni sulla sua domanda di green card. Lo si legge dai documenti del tribunale depositati mercoledì. "Con la presente si ordina che il convenuto venga espulso dagli Stati Uniti in Algeria o, in alternativa, in Siria", ha scritto il giudice Jamee Comans.
proteste pro palestina alla columbia university
L'ordinanza del 12 settembre afferma che la mancata completa compilazione della domanda di green card di Khalil "non è stata una svista da parte di un richiedente disinformato e ignorante", piuttosto la corte "ritiene che il convenuto abbia intenzionalmente travisato fatti sostanziali".
In una dichiarazione all'ong American Civil Liberties Union (Aclu), Khalil ha dichiarato in risposta all'ordinanza: "Non sorprende che l'amministrazione Trump continui a vendicarsi di me per il mio esercizio della libertà di parola. Il loro ultimo tentativo, attraverso un tribunale per l'immigrazione farsa, rivela ancora una volta la loro vera natura".
mahmoud khalil alle proteste pro palestina alla columbia university
Khalil, residente permanente legale negli Stati Uniti, sposato con una cittadina americana e padre di un figlio nato negli Usa, è stato trattenuto dall'ufficio immigrazione per tre mesi a partire da marzo e rischiava l'espulsione. Ex studente della Columbia University, uno dei leader più in vista delle proteste pro-palestinesi nei campus universitari a livello nazionale, è stato rilasciato a giugno ma ha dovuto affrontare continue minacce di espulsione da parte delle autorità federali.
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