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Secondo un'analisi di NBC News dei dati pubblicati questa settimana dal National Center for Health Statistics, le famiglie sono più piccole e le persone aspettano più a lungo ad avere figli rispetto agli anni passati.
Il tasso di natalità adolescenziale negli Stati Uniti ha toccato un minimo storico nel 2019 con meno di 1,7 nascite ogni 100 ragazze adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Secondo il rapporto, il tasso di natalità adolescenziale è diminuito drasticamente dal 2007, ma è ancora superiore a quello di molti altri Paesi ad alto reddito.
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Il tasso di fertilità complessivo negli Stati Uniti è diminuito dal 2015 al 2020, raggiungendo un minimo di meno di 6 nascite ogni 100 donne di età compresa tra i 15 e i 44 anni (il tasso è poi aumentato dell'1% tra il 2020 e il 2021, anche se la tendenza generale è ancora al ribasso).
I dati hanno anche rivelato che dal 2015 al 2019 l'età media in cui una donna ha dato alla luce il suo primo figlio è stata di 24 anni, mentre l'uomo medio ha avuto il suo primo figlio a 27 anni.
Negli anni precedenti le medie erano di 23 anni per le donne e 25 per gli uomini.
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I sociologi hanno indicato alcuni fattori che possono spiegare queste tendenze. Uno è che la contraccezione è diventata più affidabile, un altro è che le persone si sposano più tardi nella vita, e la maggior parte delle nascite negli Stati Uniti avviene ancora all'interno del matrimonio.
Un altro possibile fattore, anche se meno influente, è rappresentato dalle tecniche di riproduzione medicalmente assistita, come la fecondazione in vitro, che stanno aiutando alcune persone ad avere figli in età più avanzata (soprattutto quelle con un reddito elevato o con la copertura del servizio come benefit attraverso il proprio datore di lavoro).
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In media, le persone negli Stati Uniti stanno anche scegliendo di avere meno figli, secondo il rapporto dell'NCHS.
I tassi di natalità non si sono mai ripresi del tutto dopo la Grande Recessione, probabilmente a causa di fattori come il debito degli studenti, i prezzi elevati degli alloggi e la carenza di posti di lavoro a tempo pieno.
Anche i costi dell'assistenza all'infanzia e la mancanza di congedi familiari possono indurre le persone a rimandare la nascita dei figli o a rinunciare del tutto alla genitorialità.
I tassi di fertilità variano però da regione a regione: Gli Stati dell'America centrale hanno tassi più alti rispetto ad altre zone del Paese.
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Tuttavia, secondo Michael Rendall, direttore del Maryland Population Research Center, la decisione della Corte Suprema di rovesciare la sentenza Roe v. Wade e le nuove restrizioni all'aborto, che sono seguite in molti Stati, potrebbero influenzare le tendenze future della fertilità negli Stati Uniti.
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