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Il video riprende il momento in cui dei piloti britannici sganciano una bomba da undici tonnellate di potenza su una piccola città tedesca durante la Seconda guerra mondiale.
I piloti della RAF sganciarono in totale otto di queste bombe, chiamate ‘Grand Slam’, sopra il viadotto ferroviario dellla cittadina di Arnsberg, nel nordest della Germania, il 15 e il 19 marzo del 1945.
Questi enormi ordigni, trasportati dai bombardieri Lancaster, furono progettate per distruggere edifici, attraversando il cemento prima di detonarsi e causando ingenti danni strutturali agli obiettivi.
Furono utilizzate per la prima volta il 14 marzo sopra un viadotto nei dintorni della città di Bielefield, facendone oggi il 73° anniversario dal loro primo utilizzo.
I piloti in seguito attaccarono Arnberg con due bombardamenti a distanza di pochi giorni. In quell’occasione sganciarono, oltre alle due Grand Slam, anche sei bombe Tallboy – loro predecessori, con una potenza pari a 5.5 tonnellate l’una.
La missione del 15 marzo fu tuttavia compromessa dalla nebbia e tutte le bombe mancarono il loro obiettivo, in tal modo ne seguì una seconda il 19 di quello stesso mese. Questa volta furono sganciate ben sei Grand Slam e tredici tallboy, che fecero un cratere del diametro di dodici metri sulla ferrovia danneggiando il resto del viadotto rimasto in piedi.
In seguito al successo ottenuto a Bielefeld e Arnsberg, le Grand Slam furono impiegate in altre sei occasioni a Arbergen, Nienburg, Brema, Farge, Amburgo e a Helgoland.
In appena un mese la RAF sganciò in totale 42 Grand Slam sugli obiettivi tedeschi, tra cui numerosi ponti e ferrovie, rifugi di sottomarini e batterie di artiglieria.
Tutte le incursioni, esclusa la missione del 15 marzo, risultarono nella parziale o completa distruzione dei loro obiettivi, con la perdita di un solo bombardiere.
La Grand Slam ottenne il record di bomba non-nucleare più devastante fino al 13 aprile 2017, quando l’aeronautica statunitense sganciò la GBU-43, soprannominata La Madre di Tutte le Bombe (MOAB) sull’ISIS in Afghanistan.
Mentre la Grand Slam era stata progettata per scendere a grande velocità, raggiungendo i 1105kmh in discesa, permettendo così di penetrare gli obiettivi prima di detonarsi – con l’obiettivo di distruggere il cemento armato – la MOAB è invece una bomba termobarica che bruciando l’ossigeno circostante nella sua caduta genera una fortissima onda d’urto dopo la sua detonazione.
Ciò la rende un ordigno esplosivo perfetto da usare contro gli individui, in particolare le truppe nascoste nei tunnel sotterranei, come nel caso dei combattenti dell’ISIS.
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