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LA GUERRA DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE! VOLANO STRACCI TRA SAM ALTMAN E MARK ZUCKERBERG - IL CAPO DI OPENAI ACCUSA L’AD DI META DI AVER CERCATO DI SOTTRARGLI I SUOI MIGLIORI ESPERTI DI IA: “HA OFFERTO BONUS DI BENVENUTO DA 100 MILIONI DI DOLLARI E COMPENSI ANNUALI ANCHE SUPERIORI. È FOLLE” – IL PADRE DI CHATGPT HA ANCHE DEFINITO L’AZIENDA DI MENLO PARK “NON PARTICOLARMENTE ALTERNATIVA” – LO SCAZZO NASCE DALL’INVESTIMENTO DA 14,8 MILIARDI DI DOLLARI DA PARTE DI META IN “SALE AI”, FONDATA DALL’EX COINQUILINO DI ALTMAN…
Estratto dell’articolo di Martina Pennisi per il “Corriere della Sera”
Come il calciomercato, ma per l’Intelligenza artificiale. […] Il portafoglio spalancato sarebbe quello di Mark Zuckerberg, ad di Meta che — come sta trapelando sulla stampa americana — è impegnato in un rilancio degli sforzi della sua azienda nell’Ai. Un importante investimento da 14,8 miliardi di dollari è pubblico e risale a inizio settimana, per rilevare il 49% della startup Scale Ai e assumere il suo co-fondatore e ad, Alexandr Wang. Secondo quanto si vociferava, Wang porterà con sé a Menlo park non più di quattro dipendenti.
E il resto della squadra? Secondo Sam Altman, numero uno di OpenAI, sarebbe dovuto provenire dalla sua azienda. Durante una puntata del podcast Uncapped del fratello Jack, Altman ha dichiarato che Zuckerberg avrebbe cercato di sottrargli i suoi migliori esperti di Ai: «Hanno iniziato a fare queste offerte gigantesche a molte persone del nostro team: bonus di benvenuto da 100 milioni di dollari e compensi annuali anche superiori. È folle. Sono davvero felice che, almeno finora, nessuno abbia accettato».
[…] Ha definito Meta «un’azienda non particolarmente innovativa». E ha detto di sentirsi come i dipendenti Facebook (il primo nome di Meta) quando Google aveva lanciato un social media, nel 2011: «Era chiaro che non avrebbe avuto successo. Mi sento un po’ allo stesso modo». Stoccate che provano a relegare Zuck ai libri di storia dell’innovazione pre-esplosione dell’Ai (o meglio: pre-esplosione di ChatGpt), nonostante le voci — mai confermate — che volevano OpenAI impegnata nella creazione di un suo social dimostrino come i due colossi potrebbero trovarsi a dover competere su un terreno più affine al proprietario di Facebook e Instagram.
[…] È altresì vero che l’ultima versione del modello di Meta Ai, Llama 4, sta faticando e secondo alcuni il colosso avrebbe cercato di mascherarlo peccando di scarsa trasparenza: sì, esiste un problema OpenAI per Menlo park, che nel 2013 ha affidato i suoi sforzi nel settore a Yann LeCun, premio Turing 2018, considerato fra i padri dell’Ai e più cauto dei suoi omologhi sui progressi ottenuti finora.
mark zuckerberg e l intelligenza artificiale foto creata con l ai
[…] Il calciomercato dei talenti non è ovviamente una partita a due, mentre l’obiettivo dichiarato da queste aziende è quella di eguagliare e superare l’Intelligenza umana: secondo il venture capital SignalFire, la destinazione preferita dai ricercatori è Anthropic. Google lo scorso anno ha puntato 2,7 miliardi su Character.Ai per assumere il fondatore Noam Shazeer, cui si deve lo sviluppo di tecnologie alla base dei modelli odierni. […]
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