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"HO 35 ANNI, ME NE RESTA SOLO UNO DA VIVERE" - IL DRAMMA DI TATIANA SCHLOSSBERG, NIPOTE DELL'EX PRESIDENTE AMERICANO JOHN KENNEDY, CHE RIVELA AL "NEW YORKER" DI ESSERE AFFETTA DA UNA FORMA MOLTO AGGRESSIVA DI LEUCEMIA MIELOIDE - LA LUNGA LISTA DI TRAGEDIE DELLA FAMIGLIA: LA 35ENNE È FIGLIA DI CAROLINE KENNEDY, CHE HA PERSO SUO PAPA' JOHN FITZGERALD, QUANDO AVEVA SOLO CINQUE ANNI - L'INCIDENTE AEREO IN CUI MORI' BOBBY KENNEDY QUANDO AVEVA 38 ANNI E IL TUMORE AL CERVELLO DI JACKIE, MOGLIE DI JFK - L'ACCUSA DI TATIANA SCHLOSSBERG A SUO CUGINO BOBBY KENNEDY JR: "È UN IMBARAZZO PER LA NOSTRA FAMIGLIA"
Estratto dell'articolo di Mario Platero per il "Corriere della Sera"
Ci sono tre filoni narrativi nel saggio tristissimo, colmo di dignità e di forza che Tatiana Schlossberg ha scritto per il New Yorker con la morte davanti a sé, a soli 35 anni, per una aggressiva forma di leucemia mieloide acuta con mutazione Inversione 3.
Il primo riguarda la continuità della tragedia kennediana. La madre di Tatiana è Caroline. Ha perso in due tragici assassinii per la storia americana il padre, quando aveva 5 anni, poi lo zio, Bobby, poi il fratello John John a 38 anni, in un incidente aereo, infine la madre, la leggendaria Jackie, giovane, appena 64 anni, per un cancro al cervello. Ora, da un anno mezzo, si confronta con la malattia terminale della sua Tatiana, figlia bellissima, brillante, simpatica, sanissima, giornalista ambientale, felice, sposata a un medico, George Moran, con un bambino di tre e una bambina di uno e mezzo.
Tatiana scrive il saggio in prima persona, racconta di quel che prova confrontandosi con la morte, dopo aver lottato all’estremo. In questa condizione, trova la forza e la grinta per attaccare il cugino, Bobby Kennedy Jr. il controverso segretario alla Sanità del presidente Trump che ha tagliato fondi per la ricerca e che proprio in questi giorni ha annunciato che eliminerà molti vaccini: «Questo mio cugino è un imbarazzo per la nostra famiglia... ricerche che ha eliminato mi avevano salvato la vita dopo un’emorragia post parto... si rende conto che eliminando i vaccini mette a rischio la vita di milioni di bambini e la mia stessa vita visto che devo rifarli tutti?».
Il secondo filone narrativo è dunque politico, è la fiamma che brucia perenne in questa famiglia e in Tatiana, pronta a combattere sul letto di morte per una causa certamente giusta. Riuscirà a costringere questo cugino, che sta distruggendo per sue psicosi personali il sistema sanitario americano, alle dimissioni? A commuovere o smuovere Trump? Non credo. [...]
Comincia dalla notizia. «Alle 7.05 del mattino del 25 maggio del 2024, dieci minuti dopo essere arrivata al Columbia Presbyterian, nasceva mia figlia. Mio marito George e io la guardavamo e l’ammiravamo in questa sua “nuovezza”». Poche ore dopo i dottori notano un numero abnormale nella conta delle sue cellule bianche: 130.000 per microlitro contro la normalità di 4-11.000 per microlitro.
«Mi dicono che potrebbe essere leucemia — continua — “Non è leucemia” dico a George, “ma di cosa stanno parlando?”. Sono sempre stata sportiva, sanissima, ho fatto tutte le cose giuste». Il giorno prima del parto, incinta di nove mesi, aveva nuotato per un’ora in piscina. Il racconto continua, drammatico, devastante: lo spostamento in un altro reparto dell’ospedale.
L’inizio di un percorso di analisi e cure. L’arrivo dei genitori, Caroline e Edwin Schlossberger. La separazione dalla figlia appena nata che non poteva restare con lei per pericolo di infezioni. Il calvario delle opzioni, dalla chemio, che comincia subito, alla trasfusione di cellule staminali della sorella che ha il suo stesso tipo. Quelle del fratello coincidono per metà, ma lui insiste: «Forse possono servire anche le mie».
Una famiglia unitissima nella tragedia. I brevi ritorni a casa. Il figlio di tre anni che l’abbraccia e la incoraggia. Lei che pensa che non vedrà crescere né lui né la figlia che ha visto pochissimo. Tutto scritto con lucidità, passione, commozione, ma anche con il distacco razionale di una giovane donna e madre straordinaria. Racconta degli amici, dei dottori, delle infermiere: «Con il mondo in mano a loro staremmo molto meglio». [...]
Scrive che cercherà di viverlo al meglio e il più possibile coi figlioletti accuditi dal marito, un medico, «l’uomo migliore che potessi avere», dalla madre, dalla sorella. Fra un anno, suo fratello Jack Schlossberg, 32 anni, correrà per il seggio della Camera del dodicesimo distretto a New York. Ha annunciato la candidatura pochi giorni fa, pochi giorni prima che la sorella pubblicasse il suo saggio. La tenacia di questa famiglia nel dolore e nelle avversità resta una lezione per chi a Washington predilige le leggerezze e l’avventurismo. [...]
caroline kennedy alla casa bianca con il padre jfk
jackie e caroline kennedy anni 70
barack obama caroline kennedy
vicky kennedy
joe biden caroline kennedy
caroline kennedy
jackie kennedy caroline e john jr 1964
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