DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Estratto dell'articolo di Antonio Lenoci per “la Repubblica”
[…] Tosca Ferrante era un’agente, in servizio a Napoli all’ufficio stranieri e poi a Roma nel Commissariato di Torpignattara. Oggi, a 55 anni, è madre generale delle suore apostoline paoline a Pisa e coordinatrice del Servizio regionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili, nato per assistere le persone più fragili e per prevenire qualsiasi forma di abuso.
«Ho arrestato tanti adolescenti — da qui suor Tosca apre l’album dei ricordi — e alla fine della giornata mi domandavo se qualcuno avesse mai detto loro che poteva esserci un’altra possibilità, se si fossero mai sentiti dire: ti voglio bene».
Poi un abbraccio mancato e tutto cambia. «Ero in servizio a Torpignattara — racconta — alla ricezione del pubblico, quando arriva un giovane appena arrestato dai colleghi. Il ragazzo inizia a piangere, perché era la prima volta e aveva paura. Tra le lacrime mi chiede un abbraccio, ma io ero in divisa, c’era un regolamento da rispettare e così ho risposto che non si poteva. Quel rifiuto terribile me lo sono portato dietro, fino a casa. Guardandomi allo specchio mi sono detta: “Cosa ti ha chiesto, solo un abbraccio, è la prima cosa che si regala ai bambini. Ma chi sei diventata?”. In quel preciso momento è iniziata la ricerca di me stessa».
L’agente Ferrante rinasce suor Tosca, si laurea in psicologia e da 15 anni vive e opera a Pisa, nella parrocchia universitaria di San Frediano. […]«Incontro coppie che vivono un momento critico, suore e sacerdoti che attraversano difficoltà quotidiane, tutti possiamo avere periodi complicati. Con una equipe facciamo formazione a 360 gradi, anche ai genitori, ai catechisti, alle associazioni sportive».
Una parola chiave che ricorre spesso negli incontri è “adultità”. «Uno dei gravi problemi della società — spiega — deriva dal fatto che i giovani subiscono la crisi degli adulti. Servono adulti affidabili che sappiano vivere la propria età per potersi prendere cura del prossimo. Li definiamo “adulti generativi”, si genera vita quando si accompagna qualcuno nella crescita».
Suor Tosca vive di storie, alcune lasciano un segno profondo, come le ferite. «Qualcosa resta ancora delle storie passate, mi porto dentro le ferite delle persone che ho arrestato e ascoltato, le tengo strette non come quell’ultima parola abbandonata alla rassegnazione, ma come un segno di speranza». Insegnare a orientarsi è più facile per chi ha saputo scegliere in tempo davanti al bivio. «Ma non pensate a me come a un’eroina, il mio è stato un percorso naturale. Certo è partito da un incontro in un momento di sofferenza, ma che mi ha fatto semplicemente capire chi volevo essere. Se oggi sono così è grazie alle persone che ho incontrato». […]
Ultimi Dagoreport
FLASH! - AVVISATE CASTAGNA, GIORGETTI, FAZZOLARI, MILLERI E CALTAGIRONE: UNICREDIT PASSA ALL'AZIONE …
DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E…
DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO,…
FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI…
FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI…