girasoli vincent van gogh paul von mendelssohn-bartholdy

I FAMILIARI DEL BANCHIERE EBREO TEDESCO PAUL VON MENDELSSOHN-BARTHOLDY CHIEDONO LA RESTITUZIONE DI UNA VERSIONE DEL 1889 DEI "GIRASOLI" DI VAN GOGH CHE SAREBBE STATA VENDUTA SOTTO COERCIZIONE DURANTE IL REGIME NAZISTA: IL COLLEZIONISTA FU COSTRETTO A CEDERLA E ORA LA FAMIGLIA HA FATTO APPELLO ALLA CORTE FEDERALE DI CHICAGO PER CHIEDERNE LA RESTITUZIONE DALLA SOMPO HOLDINGS, COMPAGNIA GIAPPONESE CHE HA OGGI L’OPERA - MA IN PRIMO GRADO LA RICHIESTA È STATA RESPINTA…

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Estratto dell’articolo di V.Ne. per il “Corriere della Sera”

 

i girasoli van gogh

Una versione del 1889 dei Girasoli di Vincent van Gogh sarebbe stata venduta sotto coercizione durante il regime nazista.

L’accusa arriva alla Corte d’Appello federale di Chicago.

 

L’opera apparteneva al banchiere ebreo tedesco Paul von Mendelssohn-Bartholdy.

Nel 1934, dopo avere subito forti pressioni, il collezionista fu costretto a cederla. Ora gli eredi chiedono ai giudici di riaprire la causa per l’Holocaust Expropriated Art Recovery (Hear) Act. Questa legge esige la restituzione delle opere confiscate o cedute forzatamente durante l’Olocausto.

 

Paul von Mendelssohn-Bartholdy

I Girasoli oggi appartengono alla compagnia giapponese Sompo Holdings che li espone al Sompo Museum of Art di Tokyo. Sompo è l’erede legale della Yasuda Fire & Marine Insurance Company che nel 1987 acquistò all’asta il dipinto.

Nel 2024 la causa fu respinta. […]

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